Di Vito Ubaldini
Tra alberi e barche
la luna,
sciabola rancita,
cuce le vele salendo dal sale.
Il vetro in panne
nella nebbia di fiati
la lascia intravedere.
Dita ovunque
oltre che sulla penna
le mie su di lei
le sue su di me
tra le luci attente
nel guardare in mare.
Dita ovunque,
oltre che sulla penna,
labbra sulle mie
le mie sulle Sue
tra voci incitanti
di pescatori eccitati
all’uscita del porto.
Dita ovunque
il Mazaro tavola,
il cielo un foglio,
io la penna
lei calamaio,
nella luce di una sigaretta
dentro il fumo inquieto
che il suo respiro
agita su di me.
Tra alberi e barche
la luna,
sciabola candida,
scuce le vele
dei suoi pesanti seni:
è ora di mangiarla
ed ingoiarne anche i semi!
Tratto da: ” Scrivo che mi passa” di Vito Ubaldini. Libridine Editore
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