Era un’estate strana quella,
dove il sole si vedeva di rado
e pioveva
pioveva spesso.
La pioggia cadeva a scrosci
lungo le vie dei miei pensieri
lungo pomeriggi interi
e le strade d’asfalto
lungo i campi vuoti
e il chiacchiericcio leggero dei passanti.
Era un’estate strana quella.
Dove restammo in città ad aspettare il sole
ma si nascondeva
dietro grigie nuvole d’acqua fredda.
Pioveva
lungo le fossette del tuo sorriso
tra le tue scapole ben disegnate
tre le tue labbra morbide
sulle tue ciglia folte.
E la pioggia cadeva insistente
confondendosi con le mie lacrime
di stanchezza, amarezza, stoltezza.
D’ansia e d’amore
a ritmo con il battito altalenante
del mio cuore.
Era un’estate strana quella.
Fonti
Crediti