Un cinquantenne con uno scolapasta sulla testa, avvolto in un mantello colorato e un quarantenne con un copricapo tricorno nero, un gilè e una benda su un occhio: appaiono così, in veste ufficiale, Marco Miglianti, Scardinale del Sacro Tortellino e Marco De Paolini, Capitan Pizzocchero.
Sono i due massimi esponenti della Chiesa Pastafariana Italiana, il Presidente e il Pastefice, o Pappa.
Li incontro, attorniati da qualche decina di uomini e donne in abiti pirateschi, sabato 3 ottobre, alla manifestazione per la laicità dello Stato svoltasi al parco Sempione a Milano e sembrano ben disposti all’idea di una intervista.
Vi chiamate “Chiesa pastafariana italiana”: chi siete? Una religione, una associazione o una parodia?
Presidente: Innanzitutto noi siamo una religione. Ci siamo registrati, nel novembre 2014, all’Agenzia delle Entrate come associazione religiosa, abbiamo un codice fiscale. Quindi abbiamo tutti i requisiti e ci stiamo battendo per essere riconosciuti dallo stato come Religione.
Nel test di Medicina di questo anno accademico la vostra è stata definita una “religione parodistica”. Cosa dite in proposito?
Presidente: Riteniamo che sia stato profondamente sbagliato perchè i pastafariani potrebbero aver sbagliato ed essere stati discriminati poichè definire la nostra religione come parodistica è un errore. Ci aspettiamo quindi più precisione in futuro da chi si occupa di queste cose.
Abbiamo due figure dunque in questa religione: un rappresentante dell’Associazione religiosa e un rappresentante dal ruolo più simbolico di “Pappa”. Come si arriva a queste cariche?
Pappa: Essendo la nostra associazione senza alcun fine di lucro abbiamo una struttura democratica nell’ organizzazione interna. Però abbiamo una guida spirituale che in questo caso è la carica di Pastefice Massimo, o Pappa, che guida le sorti e la teologia della nostra Chiesa. Ovviamente io sono molto onorato di questo ruolo che ricopro e questa carica è stata un impegno e una dedizione totale che in moltissimi anni di studio di teologia pastafariana mi ha portato poi alla fine all’elezione da parte dei colleghi scardinali al Soglio, anzi alla Soglia, al tavolo della cucina della Chiesa pastafariana Italiana.
Dunque, Pastefice, alla luce dei vostri “anni di studio della teologia”, vuole raccontarci dell’origine di questa religione?
Pappa: E’ una religione ANTICHISSIMA che si rimonta ai primi pirati, forse addirittura ai primi uomini che hanno camminato sulla Terra, ma è stata rivelata al grande pubblico nel 2005 dal nostro profeta Bobby Henderson, che ha scritto una lettera aperta al ministero dell’educazione del Kansas chiedendo che fosse insegnata nelle scuole pubbliche la teoria della creazione pastafariana alla pari della teoria dell’evoluzione e di quella che l’ala più conservatrice degli Stati Uniti voleva che fosse insegnata in quel momento, la teoria della Creazione, del Disegno Intelligente da parte di un Dio di altre religioni.
La nostra religione prevede infatti che ci sia un Prodigioso Spaghetto Volante che in un momento di ebbrezza alcolica abbia creato un universo imperfetto. Quindi Egli è come le altre divinità onnipotente e onniscente però il fatto che fosse sbronzo in quel momento spiega tante cose del mondo reale che le altre religioni non possono spiegare.
Questa è l’origine della nostra religione nell’età moderna. Il profeta Bobby Anderson la diffonde e oggi siamo numerosi adepti in tutto il mondo, anche in Russia e in Polonia. Siamo decine di migliaia, o centinaia di migliaia. In tutto il mondo anche milioni di persone seguono la nostra religione.
Come e quando il pastarianesimo è arrivato in Italia?
Pappa: Nel 2012 il mio predecessore il primo Pappa italiano, Giorgio De Angelis, al secolo, e invece Al Zarkawi il suo nome da Pastefice, ha dichiarato l’indipendenza e l’autonomia della Chiesa pastafariana italiana e da lì è stata fondato il capitolo italiano della Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante.
Qual è il vostro rapporto con la Scienza e le teorie scientifiche?
Presidente: A differenza di altre religioni noi non abbiamo mai avuto nessun conflitto con la scienza riguardo ai nostri dogmi perchè noi di dogmi non ne abbiamo. Riguardo alle basi della nostra religione, noi sappiamo che i fisici hanno dimostrato che l’Universo è fatto di minuscoli spaghetti (loro le chiamano “stringhe” ma noi sappiamo che in realtà sono spaghetti). Ci sono anche altre prove scientifiche, come ad esempio il surriscaldamento globale, una cosa che è negata da più parti ma che invece noi sappiamo essere reale e dovuto alla diminuzione del numero di pirati sulla Terra. Di queste teorie si occupa l’Accademia Pastafariana delle Scienze. Siamo forse l’unica religione compleatamente fondata su teorie dimostrabili.
Parliamo ora invece del rapporto che avete con le altre religioni. I nomi delle vostre cariche (Pappa, frescovi, scardinali) ricordano quelle della Chiesa Cattolica. Come rispondete a chi si basa anche su questa nomancaltura per considerarvi come parodistici?
Presidente: Le altre religioni, essendo state RIVELATE prima si sono scelte dei nomi. Io non ne farei una questione di date. Noi siamo stati rivelati dopo e ci siamo scelti i nomi dopo, però fra duemila anni nessuno si ricorderà più chi è stato il primo e chi è stato il secondo. Abbiamo le nostre tradizioni, abbiamo i nostri nomi, abbiamo le nostre preghiere, le nostre canzoni. Abbiamo tutto quello che ha una religione che vuole avere la stessa dignità delle altre.
Pappa: Penso che siano pure coincidenze il fatto che somiglino ai nomi delle altre religioni. Alla fine se vediamo altre figure mitologiche come, chessò, quella di Cristo ci rendiamo conto che è simile ad altre figure di religioni precedenti che sono risorte dopo la morte, generate da una madre vergine. Quindi come dire che Cristo è stato copiato da una religione precedente? No, le religioni hanno tutte la stessa dignità, così come le altre di altri racconti.
Avete avuto contatti diretti con altre religioni?
Presidente: Per adesso abbiamo avuto contatti con i buddisti. Abbiamo avuto contatti anche con Scientology, di cui a Firenze abbiamo visitato la sede. Con i cattolici c’è qualche problema in più perchè loro non vogliono. Noi siamo aperti, vorremmo aprirci. Abbiamo aperto anche da poco un tavolo interno per cercare di capire come aprire dei dialoghi con le altre religioni. Noi vogliamo capire il punto di vista degli altri e cercare di spiegare il nostro perchè, come diceva giustamente il Pastefice, tutti devono avere pari dignità perchè spesso viene distorto il pensiero pastafariano.
Noi abbiamo al nostro interno due anime: una è un’anima goliardica e una è un’anima seria.
Non è dunque soprattutto questa anima goliardica ad avvicinare a voi le persone, i nuovi adepti? Come capite, o fate capire, che possedete anche un’anima seria?
Presidente: Io ti posso rispondere per quella che è la nostra esperienza. La nostra esperienza è che alcuni si sono avvicinati per questo lato goliardico ma poi hanno capito che c’era un progetto serio per la laicità dello Stato e si sono ancora più attaccati. Chi si avvicina per la goliardia e poi vede che è solo goliardia poi tende ad allontanarsi. Invece abbiamo visto che ci stiamo ingrandendo, ma soprattutto che quelli che arrivano per la goliardia poi rimangono per affrontare temi seri e questo ci riempie di orgoglio.
Ora un paio di domande per capirvi come persone al di là del vostro ruolo: personalmente come e quando vi siete avvicinati al pastafarianesimo?
Presidente: Io mi sono avvicinato nel 2012, subito dopo che il nostro grande Giogio De Angelis aveva fatto questa lettera di autodeterminazione della Chiesa pastafariana Italiana. Mi sono avvicinato perchè ho sentito questo “richiamo”, l’ho conosciuto e abbiamo iniziato a collaborare insieme ad altri per arrivare a questo nostro obiettivo che è il riconoscimento. Abbiamo iniziato a diffondere il pastafarianesimo e abbiamo visto che trovavamo terreno fertile. La gente si avvicina perchè noi portiamo il sorriso. Abbiamo seguito molto da vicino gli amici delle Sentinelle in piedi e per aiutarli abbiamo fatto nelle piazze le “Tagliatelle in piedi” quindi noi abbiamo portato la pasta alla gente abbiamo visto che la gente, vedendo come siamo vestiti e vedendo quello che proponevamo si avvicinava col sorriso, quindi noi portiamo un messaggio di felicità alla gente. E vediamo che è apprezzato.
Pappa: Anche io mi sono avvicinato nel 2012 quando in Austria Niko Alm è riuscito a ottenere la patente con il sacro Copricapo nella foto del documento. Così mi sono incuriosito e ho scoperto cosa c’era dietro. Ho capito di essere in qualche modo predestinato. Oltretutto io non avendo un occhio e portando la benda da pirata e essendo i pirati il Popolo Eletto dei Pastafariani mi sono detto “che migliore religione che questa per me?”
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