Di Ilaria Zibetti
Dite a una persona di non fare una cosa e vedrete che la maggior parte delle volte ella infrangerà il divieto. Questa affermazione ben si addice al protagonista di quella che è universalmente nota come “ la prima opera lirica”; sebbene a onor del vero ci siano stati un paio di tentativi precedenti. Mi riferisco a “L’Orfeo” del Maestro Claudio Monteverdi, datata 1607, quindi in pieno periodo barocco, in cui si riprende il mito greco ben noto a tutti. Ve lo siete perso? Eccone un’anticipazione che ritroverete meglio nel video qui riportato:
il cantante Orfeo, figlio del dio della musica Apollo, dopo un lungo corteggiamento riesce a sposare finalmente la bella ninfa Euridice ma tant’è che dopo appena poche ore dalle nozze ( senza quindi la consumazione dello stesso ) la ragazza muore avvelenata dal morso di un serpente. La dea della Sventura ci ha visto anche questa volta e il fresco vedovo tenta un’impresa disperata: scendere negli Inferi per recuperare la sposa. Ci riuscirà? Dall’affermazione enunciata ad inizio articolo tutto è incerto ma su tutti vince una cosa: la Musica, personificata addirittura nel Prologo dell’Opera, con la sua forza di supporto e di guida aiuterà Orfeo nella sua avventura ultraterrena indipendentemente dal finale della faccenda.
Personalmente, per quanto prospetti un termine tutto sommato gioioso e propositivo, musicalmente a me mette una tristezza notevole, ciò nonostante conoscere quest’opera è un must in quanto ha dato inizio allo sviluppo della creazione di capolavori quali “Le nozze di Figaro”, “Il barbiere di Siviglia”, “Rigoletto”, “Tosca” ecc… Orfeo, che possiamo considerare il capostipite delle opere appena citate, è una favola in musica ma riprende potentemente le allegorie e la ricerca spasmodica dell’amore e della bellezza nell’arte e nella vita attraverso la figura del cantante per eccellenza, la lotta contro le paure dell’oscuro ignoto e della morte affiancati dalla speranza della felicità… ma anche la debolezza umana che lo porta a cadere in errori a volte talmente stupidi che viene da esclamare : “ ma sei un ciula!!” E se guarderete il video scoprirete perché Orfeo può essere non solo un archetipo ma anche un esempio di stoltezza notevole.
Buon ascolto e… alla prossima trama !
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