Di Francesca Tricomi
Domenica 28 giugno Estathè Market Sound di Milano ha ospitato dalle 10 alle 24 i dj più grintosi del momento.
È la seconda edizione per Milano che anche nel 2016 ha promesso di ospitare ancora “uno dei festival più colorati e divertenti”. Per i fan della musica elettronica e house Holi Dance Festival non si ferma qui, perché l’evento colora tutta Italia in un tour di festa: ritroviamo i dj in console in Sardegna, in Salento e a Riccione ad agosto, a Firenze, Napoli e Catania a settembre.
L’evento si ispira a un’antica festa indiana, che ogni anno viene celebrata con il lancio rivolto al cielo di una miriade di colori. Il Festival vuole ripetere lo stesso rito: allo scoccare di ogni ora vengono lanciate verso il cielo le polveri colorate che sfumano nell’aria creando milioni di effetti ottici che incantano gli ospiti. Ovviamente il lancio è accompagnato da musica che spazia tra diversi generi: dal reggae alla tecno, dalla dance degli anni Novanta all’House. Il primo lancio di colori è avvenuto alle 14 scandito dalla musica del primo ospite dell’Holy: Federico Gardenghi, di soli 10 anni.
Questo festival sembra ricordare molto il Tomorrowland, un evento che si svolge ogni anno in Belgio dove in un grandissimo parco viene allestito il palco e vengono organizzati dei camping per assistere al festival musicale che comprende un weekend intero. Holi Dance Festival è ovviamente più ristretto e si sviluppa in modo differente, perché il Tomorrowland non concentra il suo fulcro nelle polveri colorate, ma focalizza il suo obiettivo nella musica per lanciare le novità musicali sul mercato.
In seguito, ogni ora un ospite speciale si esibiva sul palco dell’Estathè Market Sound dando il via alla guerra delle polveri. In ordine si sono scatenati Jovine, DON JOE OF CLUB DOGO , Aramà, Ema Stokholma, Dance Revenge, Datura, PAPS’N’SKAR, Discoradio Party, Francesco Giglio, Miss Nine, DJ Juicy M e Frank Starr. Hanno intrattenuto il pubblico milanese per tutta la domenica e le loro note sono rimbombate per le mura dalle 10.00 alle 24.00.
La piazza dei Mercati Generali di Milano conteneva quasi 5.000 persone; data la portata dell’area, ci fa capire quanti volessero divertirsi a ritmo di musica trascorrendo una giornata diversa dalle altre.
Intorno al palco erano disponibili docce per rinfrescarsi dal caldo torrido che in questi ultimi giorni sta invadendo Milano ed erano allestiti dei gazebo che vendevano cibo e distribuivano gadget.
Le aspettative dei ragazzi erano alte, ma il risultato del Festival le ha superate di gran lunga. Non si è trattato solo di un gioco di colori: l’Holi Dance Festival è stato uno dei modi più estroversi per riunire il maggior numero di persone sotto l’ala di una passione comune, cioè la musica.
Non è da sottovalutare perché, mentre là fuori si grida che i ragazzi non hanno più passioni, né capacità di organizzare il loro futuro, all’interno i giovani si sono divertiti senza creare disagio al prossimo. Questo evento ha dato la possibilità a molti di passare una giornata in compagnia di vecchi e nuovi amici, tra note accattivanti, assaggiando i diversi gusti della musica house internazionale.