Parlando di ecologia e di cinema non si può non parlare di una realtà italiana che è quella del Festival CinemAmbiente. Esso nasce a Torino nel ’98 proponendosi lo scopo di presentare i migliori film a tematica ambientale e di promuovere il cinema e la cultura ambientali.
Si tratta di un festival a emissioni zero, in quanto le emissioni di anidride carbonica vengono interamente compensate e i prodotti utilizzati hanno certificazioni ecologiche.
Il festival presenta un centinaio di film all’anno che competono in varie sezioni. L’anno scorso, in occasione della 17° edizione del CinemAmbiente Environmental Film Festival, il film Green Generation è stato selezionato nella sezione Concorso Documentari Italiani.
Il docu-film, avente il patrocinio dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), è stato prodotto da Maiora Film in collaborazione con Rai Cinema.
Esso comincia con un appello dell’astronauta italiano Umberto Guidoni, che è una sorta di testimone spaziale dell’effetto serra sul pianeta. Green Generation vuole informare sulla situazione attuale del riscaldamento globale facendo una misurazione sulla ‘febbre del pianeta’, prendendo dunque in considerazione le cause, gli effetti, gli studi, le scoperte ed esaminando possibili soluzioni sostenibili al problema formulate da scienziati e intellettuali italiani e non.
Il filmaker Sergio Malatesta desidera scoprire quanto sia grave la situazione sulla Terra, iniziando dai poli, dove il ghiaccio si scioglie rapidamente. Sono molti gli enti, le organizzazioni e le personalità che collaborano con la realizzazione di questo documentario: dall’ESA all’ENEA, passando anche da Greenpeace, scienziati e persone comuni, la NASA, l’INAF, l’Università La Sapienza e molti altri che mettono a disposizione di questo progetto il loro sapere. Gli esiti infatti sono allarmanti, in quanto si stima che nel 2020 la temperatura al suolo del Mediterraneo potrebbe salire di 2-3°C, aumentando esponenzialmente nel corso del tempo, avendo non poche gravi ripercussioni sull’ambiente.
Non si parla solo in negativo, però. Infatti è già possibile ricavare energia pulita, basti pensare agli impianti eolici, idroelettrici o ai pannelli solari. Si fa riferimento anche al progetto del Bosco Verticale di Milano, un abbinamento di due torri che causano solo ristrette emissioni serra. Vi sono anche le automobili a idrogeno in circolazioni, che consentono di non inquinare l’ambiente.
Il modo per salvare il pianeta dall’incidenza del riscaldamento globale esiste e non è neanche troppo difficile. Potrebbe anche risollevare l’economia e preservare le generazioni future. Bisogna solo sensibilizzare la società dei consumi su quello che sta succedendo sul pianeta dove essa stessa vive, fosse anche solo per poter vivere meglio.
Il documentario non è troppo lungo, sono solo 52 minuti che porterebbero le persone a riflettere sul fatto che i comportamenti ecocompatibili sono alla portata di tutti e non comportano sacrifici.
Spendere meno di un’ora del proprio tempo per informarsi un pochino su quello che sta succedendo non è un peccato così grave.
Per cui, buona visione!
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