Minigonna, crop tops, blazer, jeans, vestiti, jumpsuits o meglio, in poche parole, c’è l’imbarazzo della scelta per noi donne. Però, non è sempre stato così, il primo designer a dare una svolta al tubino nero era Yves Saint Laurent con il controverso smoking da donna nel 1966.
Yves Saint Laurent nasce il primo agosto del 1936 a Orano, nell’Algeria francese. A 18 anni si trasferisce a Parigi e dalla metà degli anni 50 entra a far parte della maison Dior prendendo il posto dello stilista, dove realizza una collezione che cambia la moda francese: la linea “Trapéze”.
La sua prima collezione sfila il 29 Gennaio del 1962 e verrà definita da Life come “il migliore insieme di tailleur conosciuti dopo quelli di Chanel”. Laurent trae ispirazioni dal mondo dell’arte come ad esempio Andy Warhol, Picasso e Mondrian, trasferendo cosi il suo amore per l’arte sulle collezioni sartoriali.
Tornando al suo capo icona, lo smoking da donna, è importante sapere che lo smoking è un tipo di abbigliamento che per lungo tempo è stato considerato tipicamente maschile. Era una sorta di veste da camera che gli uomini iniziarono ad utilizzare alla fine dell”800 quando andavano nelle fumerie, luoghi in cui si trovavano a conversare, bere cognac e fumare. Infatti il nome deriva da smoking jacket, cioè una giacca che veniva usata appositamente per proteggere gli altri abiti dall’odore del tabacco.
Grazie a Coco Chanel, donne incominciarono ad indossare pantaloni con tailleur, incominciando così a cambiare il dress code dell’epoca, fino a quando nel 1966 Yves Saint Laurent disegnò e portò in passerella lo smoking femminile.
All’inizio ovviamente non fu visto di buon occhio, fu invece molto apprezzato dalle donne all’avanguardia. Per tantissime donne questo capo è stato ed è ancora un simbolo di emancipazione femminile. Donne come Catherine Deneuve e Bianca Jagger lo portavano ad esempio come blusa sopra i pantaloni. Lo stesso Yves Saint Laurent diceva:
Per le donne, lo smoking è un capo indispensabile, con il quale si sentono a proprio agio, possono essere quello che sono. Si tratta di stile, non di moda. Le mode vanno e vengono, lo stile è per sempre...
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