Nelle viscere del cielo
nel freddo abbraccio
di mille mondi
odiosamente
stridono le Sfere.
I mali rilucono
in pallidi prismi
di fiamme stellari.
Hanno la pelle bianca
più delle tue care ossa.
Dai vetri rotti
di questa terra
traluce la conclusione
del tuo fragile,
fragile cuore.
Del tuo muto,
muto vagare…
Sì, voltati ancora
a vagliar le dune
e una sola goccia
di miele dorato
cadrà sulle labbra tese
del tuo ultimo sorriso.
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