di Elisa Navarra
Scriveva Pennac pocanzi
Le “10 regole del buon lettore”,
Ma or che son in crisi anche i romanzi
Servirebbe quasi un correttore.
Primo è il “Diritto di non leggere”,
Ormai diventato più una prassi:
Vecchi volumi fermi lì a reggere
Mura scaffali ripiani ed assi.
“Saltar le pagine” l’abbiam travisato:
Più che le digressioni dickensiane
In politica abbiam ignorato
Qualche passo del Codice Penale.
“Diritto di lasciar un libro a metà”:
Con Wiki-Spoiler di certo non sbagli;
Della Spending-Review questa è l’età:
Anche i libri son vittima dei tagli!
“Rileggere” andrebbe ricordato
A chi ha lasciato sui banchi del Liceo
Omero e Saffo, perché ha pensato
Di perder tempo con Arianna e Teseo.
Il diritto di “Legger qualsiasi cosa”
Con E.L. James è stato estremizzato;
Eppur la saga non è parsa noiosa
A chi nell’eros è sfumato…
C’è poi il “Diritto al Bovarismo”,
Oggi più che altro necessità;
Le avventure di Salgari, il Naturalismo
Sono l’unica fuga dalla città.
Abbiam diritto di “Leggere ovunque”,
Anche al semaforo in automobile:
Rispetto ad un Social qualunque
Leggere un libro è sempre più nobile!
Si sta perdendo quello di “Spizzicare”,
Dal Lettore di Calvino distanti;
Sarà per il Kindle, per navigare,
Per le biblioteche meno abbondanti.
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