Molecole in movimento si scontrano: possono dar luogo a reazioni casuali che avvengono spesso in entrambe le direzioni. Così, ad esempio, le proteine contenute in un pezzo di carne ingerito potrebbero restare come sono oppure lentamente sfaldarsi in aminoacidi, per poi, in certi casi, ricomporsi e combinarsi tra loro a seconda dell’ambiente in cui si trovano.
Esistono però altre proteine, appositamente montate dalle nostre cellule per pilotare questi scontri a vantaggio dell’organismo: gli enzimi. Essi danno un ordine finalizzato a scopi precisi a eventi chimici che, pur apparendo caotici rispettano delicati equilibri determinati da concentrazioni e affinità.
Governare l’anarchia
Così come in una società utopicamente anarchica e non violenta le persone tenderebbero a certi comportamenti in adattamento agli incontri che fanno, senza imposizioni esterne, allo stesso modo sembrano comportarsi le molecole, viste come umanizzate, in assenza di enzimi o in caso di quantità di enzimi non sufficiente.
Tuttavia il corpo umano richiede ritmi di reazione piuttosto serrati: l’anarchia può non bastare, perché per far sì che ci siano gli incontri giusti occorrerebbero tempo o temperatura (movimento di particelle) troppo elevate. Perciò gli enzimi incoraggiano alcuni tipi di incontri, pilotando il “comportamento” delle particelle.
Quando manca una guida
Essi sono talmente importanti che la mancanza genetica di anche uno solo di questi può dar luogo a malattie mortali, altamente invalidanti o che interferiscono con lo stile di vita di un individuo per tutta la sua esistenza.
Un esempio di questa situazione si ha ad esempio nella malattia chiamata fenilchetonuria: la mancanza o riduzione di fenilalanina idrossilasi causa carenza di tirosina, un aminoacido prodotto grazie a questo enzima a partire dalla fenilananina (altro aminoacido) ingerita ed indispensabile per la sintesi di neurotrasmettitori come l’adrenalina. Le persone con questo tipo di problema devono seguire una dieta strettissima o la troppa fenilananina non spinta a tramutarsi in tirosina causerebbe danni a livello cerebrale.
Il sistema degli enzimi nella società, è possibile?
Si può provare ad applicare questo modello biochimico alla società: non è altrettanto chiaro però chi fra gli uomini-proteine debba svolgere il ruolo di impositore di regole degli enzimi e chi senza i primi vivrebbe nell’anarchia.
Come una proteina, che svolgeva il ruolo di enzima in una cellula ingerita contenuta in un legume o in un pezzo di carne, una volta all’interno di un corpo umano viene sottoposta a reazioni guidate da altri enzimi, così un individuo che si fosse comportato nel rispetto di regole solo proprie, può trovarsi sottoposto a nuove regole una volta giunto in un nuovo ambiente.
L’appartenenza a un determinato culto può portare più persone a seguire un determinato stile di vita anche senza che nessuno, se non la propria coscienza religiosa, debba imporlo: un’anarchia (intesa come “assenza di governo”) silenziosa e non violenta differente dalla comune idea che questa parola sembra evocare, se si pensa ad anarchici assassini come gli uccisori della principessa Sissi, o del re Umberto I.
Ad esempio, nella seconda metà dell’800, si affermò in Russia, ad opera dello scrittore Lev Tolstoj, un ideale di “anarchismo mistico” cristiano, ideologia non molto distante dall’ideale socialista degli ebrei che, nello stesso periodo, pianificavano di andare in Terra Santa a costruire i Kibbutz.
Tornando all’analogia iniziale, sono questi i casi in cui gli enzimi pilotanti le reazioni sembrano essere oggetto delle reazioni stesse: una contraddizione?
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