“Mi ricordo che c’era una libreria, su Ulica Gor’kaja, a poche decine di metri dalla Piazza Rossa, una specie di libreria volante e informale, che si caratterizzava […] per il fatto di vendere un libro solo, pile e pile di copie di Mosca-Petuškì, il poema (ferroviario) di Venedikt Erofeev”. Inizia […]