Intentional Learning: quando le skills sono tutto

Da tempo si parla di skills, e si dice che siano queste il vero motivo per cui un’azienda dovrebbe assumerti. Ma cosa è invece l’intentional learning? Particolarmente note sono le soft skills, una combinazione di abilità, tratti caratteriali e atteggiamenti, che consentono alle persone di lavorare bene con gli altri e di raggiungere i propri obiettivi integrando ulteriori hard skills.

Il Collins English Dictionary le definisce:

desirable qualities for certain forms of employment that do not depend on acquired knowledge: they include common sense, the ability to deal with people, and a positive flexible attitude.

Nonostante siano competenze trasversali, e da alcuni non tanto valutate, sono molte le società di consulenza aziendale a sostenere che tali skills determinino chi possa un giorno divenire un leader.

Intentional Learning: quando l’apprendimento diventa la via del successo

In una società come quella attuale, i cui posti di lavoro vengono trasformati dalla tecnologia e ora dalle esigenze emerse dalla Pandemia, diventa fondamentale che i dipendenti sappiano aggiornare le proprie competenze. Anche se l’emergenza di riqualificazione non è proprio recente (si pensi a Keynes e al noto discorso Possibilità economiche per i nostri nipoti), il Covid-19 ha accelerato il processo.

Quindi di cosa hanno bisogno le aziende? Di cosa ha bisogno la società affinché più persone trovino lavoro e si adattino alle nuove esigenze? La risposta è la capacità di apprendimento! McKinsey lo dice forte e chiaro:

We believe that an underlying cause is the fact that so few adults have been trained in the core skills and mindsets of effective learners. Learning itself is a skill, and developing it is a critical driver of long-term career success. People who have mastered the mindsets and skills of effective learning can grow faster than their peers and gain more of the benefits from all the learning opportunities that come their way.

 Tra le tante skills da noi tutti conosciute vi è una che in questi tempi si sta distinguendo: la cosiddetta intentional learning.

Secondo la American Accounting Association (1995), l’intentional learning è un processo persistente e continuo finalizzato all’acquisizione e comprensione di strategie. Tali strategie agevolano la propria capacità di raggiungere e applicare la conoscenza.

Lo studente intenzionale: il nostro compagno di banco

intentional learning

Lo studente intenzionale non è una figura a noi completamente sconosciuta. Fa pensare a quel mio compagno di banco del liceo sempre attento alle lezioni, incurante del voto del compito, ma focalizzato nell’organizzare ed applicare la conoscenza (Bereiter e Scardamalia).

Lo studente intenzionale è colui che è motivato ad imparare e che si assume la responsabilità del suo apprendimento, impegnandosi attivamente nella ricerca e messa in pratica delle strategie di assimilazione della conoscenza.

Perché essere un intentional learner sta divenendo rilevante? Perché la mentalità in cui gli studenti intenzionali operano per tutto il tempo è quella dell’apprendimento: ogni esperienza o conversazione, per loro, porta con sé un’opportunità di sviluppo e di crescita.

Ovviamente, non bisogna credere che sia qualcosa con cui si nasca, anzi, la McKinsey&Co ci rincuora definendo le due fondamentali mindsets e cinque core practices acquisibili con la pratica.
Ma cosa sono? Che cosa si intende per mentalità di crescita?

È la capacità di essere liberi dall’aspettativa di dover essere perfetto, rendendo gli ostacoli strumenti per migliorarsi.

La curiosità, motore dell’apprendimento intenzionale, è intesa come l’apertura alle idee e la capacità di creare connessioni tra concetti disparati. È fondamentale perché spinge il singolo a imparare, perché non diminuisce con gli anni e ci permette di mantenere viva la scintilla della motivazione.

Le mentalità sono strumenti fondamentali per lo studente intenzionale, supportano il suo processo di apprendimento, liberandolo dai vincoli di una mentalità fissa e incurante. Nonostante alcuni nascano con queste propensioni, è possibile svilupparle nel tempo. È difficile, e necessita di un forte dialogo interiore e di capacità di superare le proprie convinzioni. Ma non è impossibile.

Core Practises?

Come accennato, le pratiche fondamentali sono cinque e caratterizzano il comportamento del social learner. Ecco le pratiche segnalate dalla McKinsey&Co:

  • Stabilisci obiettivi piccoli e chiari;
  • Rimuovi le distrazioni;
  • Cerca attivamente feedback utili;
  • Pratica deliberatamente nelle aree in cui vuoi crescere;
  • Esercitati a riflettere regolarmente.

intentional learning

Cinque semplici azioni che possono indirizzarci verso un nuovo approccio per affrontare la nostra vita e il mercato del lavoro.

 


Secondo le società di consulenza l’intentional learning è la skill più richiesta dal mercato del lavoro? Ma che cosa è? Un articolo per scoprirlo

 

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