Domandare per crescere: intervista con Intimo distacco (pt. 1)

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Marco Rocco, in arte, Marco Distacco, ideatore, insieme a Luca Laudito, di una delle figure più intriganti di Instagram: Intimo Distacco. Intimo Distacco, noto per essere il protagonista delle vignette della loro pagina, dall’8 settembre è diventato anche un libro, edito da Rizzoli.

Chi usa frequentemente Instagram si sarà di certo imbattuto nelle loro vignette, accogliendo i loro spunti di riflessione e sorprendendosi proprio nel cercare di formulare domande. E le risposte? Non arrivano sempre subito, a volte ci vuole un po’. Altre volte le abbiamo già dentro di noi e dobbiamo solo scoprirle.

Luca e Marco sono due ragazzi di circa trent’anni che si sono conosciuti tra le pause caffè in università. È proprio allora che hanno scoperto di condividere una grande passione: quella per il disegno e per la scrittura.

Marco, raccontaci un po’ di te e Luca: chi disegna, chi scrive, da quanto tempo collaborate…

«Tutto è partito circa tre anni fa. Avevo fatto l’ultimo esame di economia all’università, ci siamo beccati un po’ per caso. Chiacchierando, abbiamo scoperto che ad entrambi piaceva sia scrivere che disegnare, e siamo partiti con un blog di scrittura creativa. Il nostro progetto è sempre stato così: condividiamo e facciamo insieme tutto, testi, disegni, idee. Parliamo tanto, ci confrontiamo molto: per noi la cosa più bella è proprio condividere. Insomma, avevamo tanta voglia di fare, volevamo unire la nostra creatività e dare vita a qualcosa di concreto.

In quel periodo la cosa più concreta erano i social. E infatti eravamo partiti pubblicando Intimo Distacco su Facebook. Poi, man mano che Facebook “perdeva colpi”, ci siamo avvicinati al mondo di Instagram. Abbiamo iniziato a pubblicare su Instagram senza troppe aspettative, semplicemente mettendo le vignette online. Con il passare del tempo, abbiamo realizzato che i nostri dubbi e le nostre domande erano quelle che rispecchiavano un’intera generazione. E allora abbiamo iniziato a fare le cose per bene…»

Dubbi, domande, riflessioni… cos’è per voi Intimo Distacco?

«Intimo Distacco è la nostra catarsi. Nel senso che lo abbiamo chiamato così perché avevamo bisogno di distaccarci dal nostro futuro, distaccarci dalle nostre domande. Se ci fate caso, i capelli di Intimo sono punti di domanda. Intimo è un distacco da noi stessi, ma un distacco intimo. È un modo per concretizzare i nostri dubbi in disegno, in scrittura. Potremmo dire che è un modo per prendere le distanze dai nostri dubbi e guardarli da fuori, in modo esterno, riflessivo, forse quasi oggettivo. È proprio questo che ci porta ad avere meno paura dei nostri dubbi: il rifletterci.»

intimo distacco

Non si può fare a meno di notare un’altra figura, che è una costante e affianca Intimo in svariate vignette. Mi riferisco a Nemesi, questa fanciulla dai capelli rossi e lo sguardo magnetico… raccontatecela meglio!

«Ci piace lasciare che Nemesi venga liberamente interpretata. C’è chi dice che è la parte femminile di Intimo, chi dice che è il suo amore idealizzato. Nel libro andremo a svelare qualcosa di più. Nelle vignette, invece, è bello lasciare libera interpretazione.

Spesso veniamo criticati da chi pensa che gli atteggiamenti di Intimo verso Nemesi siano tropposensibili, e quindi difficilmente riconducibili ad un ruolo maschile. L’ideale dell’uomo che non si mostra emotivo, che non riflette, che è sempre istintivo e non chiede mai scusa… si tratta, appunto, solo di un ideale. Un ideale ancora troppo idolatrato nella nostra società. Un ideale che non deve assolutamente essere alimentato, perché non rispecchia la realtà! Noi ci proponiamo di rompere questo stereotipo. Ogni giorno riceviamo messaggi di ragazzi che si rispecchiano in Intimo e nei suoi atteggiamenti, persone che stanno vivendo situazioni simili, affrontandole con la stessa sensibilità. In molte vignette Nemesi ed Intimo diventano una cosa sola, si mescolano. Quando ci si innamora, i sentimenti si mescolano, si crea una commistione di maschile e femminile, un vortice. Non esiste un “modo di comportarsi maschile” e un “modo di comportarsi femminile.»

intimo distacco

Infatti, il problema è proprio che la nostra società, per motivi storici e culturali, è abituata a considerare la sensibilità e l’emotività come debolezze, e ad attribuire gli atteggiamenti empatici o sensibili in modo preponderante alle donne. Sono le donne quelle che piangono più spesso, quelle che riflettono di più, quelle che si fermano e accettano il dolore o la gioia e li vivono fino in fondo. Gli uomini sembrano sempre più intoccabili, più ”di pietra”: non è così. Non è il nostro essere uomo o donna che determina il nostro grado di emotività, sensibilità, riflessività o empatia. Tra i tanti spunti di riflessione, Marco e Luca offrono anche questo.

Nelle vignette di Intimo, non è un caso se compaiono più dubbi che soluzioni: perché? Non è raro che il lettore si trovi davanti ad una riflessione avviata ma non conclusa. Per intenderci: Intimo non vuole dare consigli, vuole solo porre domande. Come mai questa scelta?

«In generale, come scelta comunicativa, non ci piace fare quelli che danno le risposte. A volte poi è ovvio che le sappiamo pure le risposte, o che abbiamo sviluppato una nostra idea rispetto alle domande che poniamo ai nostri lettori. Ma quella è e resterà sempre la nostra risposta. Poi ognuno deve rispondere da sé. Cerchiamo sempre di creare una discussione e un dialogo con chi ci segue, e questo è evidente dai commenti che vengono scritti sotto le vignette. Noi vogliamo solo porre le giuste domande, illuminare questioni che per troppo tempo sono rimaste chiuse a chiave in stanzini poco illuminati, perché nessuno aveva la voglia o il coraggio di fare luce.»

In effetti è proprio vero che quella di Intimo Distacco è una novità: le persone non sono ancora abituate, soprattutto il pubblico adulto. Più si va avanti con l’età e meno domande ci si fa. Si crede di avere già le risposte, o, qualora non si abbiano, ci si convince del fatto che anche trovandole, la vita non cambierebbe poi tanto. Per porsi delle domande, soprattutto per formulare le domande giuste, serve tanto coraggio. Tanta consapevolezza del fatto che le riposte potrebbero non arrivare subito, o, in certi casi, non arrivare mai. E questo genera ansia, è difficile: molta gente, piuttosto che mettersi in discussione, preferisce lasciar perdere.

La prima parte dell’intervista si conclude qui, con uno spunto di riflessione: quanto è importante avere la voglia e il coraggio di farsi domande? Nella seconda parte dell’intervista, che sarà pubblicata a breve sempre qui su Lo Sbuffo, continueremo a parlare con Intimo Distacco di temi centrali nelle loro vignette. Affronteremo soprattutto la questione dell’incomunicabilità: quanto è difficile parlare? E poi, ovviamente, ci saranno interessanti approfondimenti e dettagli sull’appena pubblicato libro Un Intimo Distacco.

Non perdete la seconda parte dell’articolo!

 


FONTI
Pagina Instagram di Intimo Distacco
Libro “Un Intimo Distacco” (link al libro)

CREDITS
Tutte le immagini provengono dalla pagina Instagram di Intimo Distacco

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