Kim Hill

Kim Hill in the Black Eyed Peas: quando le scelte artistiche dividono e uniscono

La divisione e l’unione rappresentano il ciclo della vita. Sono elementi necessari, che lo si voglia o meno. All’interno di un qualsiasi gruppo, musicale nello specifico, è usuale imbattersi in separazioni e possibili riavvicinamenti. La carriera musicale di un artista è spesso e volentieri imprevedibile.  Quella di Kim Hill racchiude l’essenza dei due elementi che incredibilmente vengono accettati e abbracciati con grande consapevolezza, nonostante le conseguenze inaspettate della sua separazione.

Biografia di Kim Hill

Kimberly Allise Hill è una cantante americana che tra 1998 e 2002 fece parte dei Black Eyed Peas, gruppo musicale alternative hip hop. Ebbe il ruolo di corista, contribuendo alla produzione dei primi due album, Behind the front (1998), e Bridging the gap (2000).

Cresciuta a Syracuse (NY) assieme alla madre single, durante tutto il periodo adolescenziale vive un forte periodo di dissonanza sociale. Si sente soffocata da un conflitto interno che non le dà tregua, che raggiunge il suo culmine in occasione del suo diciottesimo compleanno. Bastano due semplici domande della madre, “Dov’è la tua voce?” e “Qual è il tuo posto?”, a far scaturire in lei la necessità e la voglia di una svolta, facendola partire. Direzione L.A., obiettivo: sfondare nel mondo dello spettacolo.

Prima rottura e incontro con i Black Eyed Peas

Kim Hill arriva a Los Angeles e in poco tempo riesce a farsi strada nel mondo dello spettacolo facendo qualche comparsa in alcune serie tv e esibendosi in alcuni localetti della metropoli californiana. Luoghi in cui una sera le si avvicina un gruppetto di tre ragazzi, sulla ventina, che le fanno i complimenti per la performance. Si presentano rispettivamente come Will.I.Am, Taboo Nawasha e apl.de.ap, che formano i Black Eyed Peas.

Questi ragazzi le propongono di ascoltare qualche brano della band e di portarla in studio per mostrarle come lavorano; dapprima Kim Hill appare incerta vista la giovanissima età dei ragazzi, ma i suoi dubbi vengono immediatamente allontanati al sentire le fresche melodie allo stesso tempo funk, hip hop e dancehall. Per i successivi quattro anni formano una delle band più illuminanti del mondo, aprendo concerti di artisti già affermati all’epoca come i No Doubt, gli Outkast e Eminem, per citarne alcuni, facendo letteralmente impazzire l’ambiente hip hop underground di Los Angeles.

Seconda rottura

Tra Kim e i ragazzi si formò fin da subito un legame molto forte, di rispetto fraterno, ma purtroppo tutte le cose, soprattutto le cose belle, prima o poi finiscono. Un giorno vengono invitati a esibirsi in uno storico programma televisivo musicale, Soul Train, da cui erano passati i migliori artisti come David Bowie, Elton John o Steve Wonder. La notizia li aveva lasciati increduli, era un sogno che si realizzava. Ma qualcosa va storto. Per tutta la durata dello show cantano in playback, e questo a Kim non piacque affatto. In un’intervista per il «New York Times» Kim afferma:

La band fu molto chiara riguardo a come venivamo percepiti dal pubblico e riguardo all’essere puristi, motivo per cui la pressione iniziò a farsi sentire sempre più pesante e a rendere il tutto troppo commerciale, e nel mentre pensavo, “non lo stiamo facendo davvero”?

Nel frattempo la band cambiò la propria agenzia di management, e ciò comportò anche un cambio d’immagine della band, ma soprattutto di Kim. Il fulcro del problema stava nel modo in cui veniva espressa la sessualità, e Kim non volle mai essere vista come un oggetto mentre si esprimeva attraverso la sua musica. Si arriva alla rottura, divisione, e Kim si costruisce una distinta carriera da solista, aprendo il proprio sito web. Ed è qui che arriva la conseguenza inaspettata; Kim viene sostituita da Fergie e da quel momento in poi i Black Eyed Peas diventano delle vere e proprie icone, sfornando hit dopo hit, dettando loro le regole del gioco attraverso la musica e lo stile.

La rottura finale

Kim Hill decise di andarsene, ma bisogna specificare che nessuno del gruppo la obbligò a farlo, motivo per cui non ci fu nessun risentimento fra lei e gli altri. La separazione fu un elemento necessario per lei in quel momento, e appena venne a conoscenza dell’incredibile successo della ex-band, non esitò a chiamare Will per esprimere la sua felicità nel vederli tutti felici per aver realizzato il loro sogno.

Separazione da se stessa e il mondo esterno, separazione da casa, separazione dalla band probabilmente nel loro momento migliore. Questi sono gli elementi significativi della vita di Kim che l’hanno portata non solo ad accettarli come parte del viaggio, senza antipatie o litigi, ma anche a renderli propri e a usarli come motivazione ad andare avanti e a pensare che l’unione può soltanto rafforzare.

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