C’è bisogno di poeti

Mattina e sera durante il dentifricio

Fan già due,

Poi altre due tre a seconda

Per la faccenda seduta.

Ogni santo giorno.

Per trecentosessantacinque bisestili esclusi,

Per quanto ti reggono fegato e polmoni e sorriso.

Datemi retta, c’è bisogno di poeti.

E si badi bene di non tirar su 

i vetri fumè

delle magnifiche sorti e progressive

O della soteriologia.

Molto più semplicemente

È che mentre fai le tue cosette alla toilette

E riequilibri ciò che c’è da riequilibrare,

Umore compreso,

Col romanzo vai immancabilmente lungo.

E i racconti, questi fratellini strabici,

vanno bene solo per le faccende

di più lento e delicato raccoglimento,

Ma a quel punto sarà 

la concentrazione a farvi difetto.

Gli articoli online, certo,

Ma il telefonino al bagno non è igienico,

A sentire gli esperti.

E quindi la poesia.

Poesia e sigaretta

Cagata perfetta.

Non scherziamo, c’è bisogno di poeti.

Già non fumo.

 

 

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