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Quando l’egocentrismo è troppo: il caso di Jimin delle AOA

Il mondo musicale coreano – generalizzato spesso come K-Pop – nasconde diverse insidie, come l’ipersessualizzazione dei cosiddetti idol e l’ossessione di molti fan (anche pericolosi), chiamati sasaeng. Come se non bastasse, per raggiungere i propri sogni gli idol sono sottoposti dai 15 anni (spesso anche a un’età più piccola) ad allenamenti estenuanti e continui, anche digiuni, e ovviamente uno stress psicologico immane, pur di riuscire a debuttare e farsi apprezzare dal pubblico. Ma che succede se, debuttando in gruppo, si è tormentati anche da un compagno del proprio gruppo, solo a causa del suo egocentrismo? È il caso di Shin Jimin, leader delle AOA, che per ben 10 anni ha quasi portato al suicidio la compagna Mina.

Non è una storia per animi sensibili, quindi se sentite di non riuscire a trattare con temi quali autolesionismo, suicidio e depressione, questo articolo non fa per voi.

Ma chi sono le AOA?

È necessario partire dall’inizio, e capire di chi stiamo parlando. Le Ace of Angels (abbreviato con AoA, appunto) sono un gruppo composto da quattro ragazze (inizialmente otto) che debutta nel 2012. Fin qui, nulla di strano. La (ormai non più) leader delle ragazze e rapper, Shin Jimin, sembra essere la punta di diamante del gruppo: bella, brillante e con un bel fisico, insieme alle altre riesce subito a conquistare l’animo del pubblico, rendendo presto le AOA uno dei gruppi K-Pop più conosciuti – soprattutto tra 2015 e 2017. Nel corso degli anni, però, alcune delle ragazze decidono di lasciare il gruppo. Non è una cosa insolita, anzi – sono molti gli idol che vogliono intraprendere in maniera decisiva una carriera da solisti, o che semplicemente si rendono conto che il mondo musicale non è la loro strada.

Il caso di Kwon Min-Ah (conosciuta dai fan semplicemente come Mina), uscita dal gruppo l’anno scorso, è completamente diverso.

Le rivelazioni di Mina

Kwon Min-Ah

Il 3 luglio, Mina pubblica su Instagram uno screenshot di qualcuno con un messaggio semplice, ma terribile: “Va’ al diavolo, stronza“. Nulla di fin troppo eccezionale in realtà, viste le innumerevoli offese che ogni celebrità, quotidianamente, riceve dai propri hater. Vogliamo concentrare però la nostra attenzione sul commento della cantante (e attrice) nel post, nonché ciò intorno a cui ruota la vicenda di cui vogliamo raccontare. Dopo aver confessato di aver iniziato a lavorare sin da giovane a causa di difficoltà economiche familiari, Mina afferma:

In seguito alla morte di mio padre, mentre piangevo nella sala d’aspetto, una unnie (ndr: unnie è il termine coreano usato per indicare una ragazza più grande) mi ha trascinato da una parte, dicendomi di smettere di piangere perché stavo rovinando l’atmosfera. […] Dopo quell’episodio siamo salite sulla stessa macchina, quindi sono stata costretta ad andare a dormire, prendendo tranquillanti e sonniferi. Dovevo fare un buon lavoro con i miei programmi, ma mi sentivo a pezzi. Ho anche provato a togliermi la vita per colpa sua una volta.

Shin Jimin

La ragazza non spiega chi possa essere la misteriosa bulla all’interno del gruppo, ma sempre più persone iniziano a sospettare di Jimin, visti i frequenti atteggiamenti di bullismo ed egomania dimostrati dalla ragazza negli anni. Tra occhiatacce, offese sottili e l’ignorare più volte le sue compagne (Mina in primis), la rapper non ha mai perso un’occasione per mettersi al centro dell’attenzione, seguendo il suo mero, puro, egocentrismo. Nessuno, però, si sarebbe aspettato che sarebbe andata tanto oltre, vessando una persona per ben dieci anni e portandola a volersi togliere la vita.

“Scusati con me”

A dimostrazione di ciò che ha dovuto subire, nonché dell’immenso stato di depressione e ansia a cui al momento è sottoposta, Mina ha in seguito pubblicato una foto di tagli ai polsi e varie cicatrici – che ovviamente non faremo vedere per rispetto nei suoi confronti. È sconcertante però pensare che sia stata costretta a pubblicare una cosa così personale perché non creduta per le sue parole. Finalmente, però, rivela il nome della causa dei suoi problemi.

Le cicatrici sono diventate meno visibili, ma unnie, i ricordi non vanno via. Sto impazzendo ogni giorno. Jimin, la legge? Cosa, una causa? Non posso farlo perché non ho soldi. Risarcimento per danni mentali? Non ne ho bisogno e non ho alcuna intenzione di farlo. Sento che è così ingiusto che mi sono rovinata a causa tua, unnie. […] Per me, aprire gli occhi ogni giorno è una tortura, ma devo sfamare la mia famiglia. Per favore, riconoscilo e scusati con me.

Le scuse, effettivamente, sono arrivate: Mina ha raccontato che la leader sarebbe andata da lei chiedendole di perdonarla, per poi scusarsi pubblicamente su Instagram il 4 luglio e annunciare il ritiro sia dalle AOA sia dal mondo dello spettacolo il giorno dopo. Saranno state scuse sincere? Vedendo quanto Jimin è stata capace di tormentare una ragazza per così tanto tempo, nonché il fatto che si sia scusata solo dopo essere stata esposta, i dubbi sono tanti (come la stessa Mina ha affermato).

Se pensiamo che qualcuno sia arrivato a volersi togliere la vita a causa del mero egocentrismo di un’altra persona, l’accaduto è davvero sconvolgente. Nel frattempo, però, speriamo nella buona guarigione di Mina, che ha intrapreso un percorso psicologico per uscire dalla depressione.

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