incendio wall of dolls

Un incendio ha bruciato parte del Wall of Dolls di Milano

Nella notte tra il 19 e il 20 luglio un incendio ha danneggiato parzialmente il Wall of Dolls di Milano. L’installazione, costruita nel 2014 e situata in Via de Amicis, vicino alle Colonne di San Lorenzo, consiste appunto in un muro di bambole. Il suo scopo è quello di sensibilizzare i cittadini sulle tematiche del femminicidio e della violenza sulle donne. Le bambole, insieme ai mazzi di fiori e alle foto delle numerose vittime, in un colpo d’occhio, simboleggiano la gravità della violenza di genere.

Secondo le prime ricostruzioni dei Vigili del fuoco e della Polizia locale, l’incendio del Wall of Dolls sarebbe stato provocato da un gruppo di ragazzini in modo non intenzionale, mentre stavano usando dei botti. Al momento, i responsabili sono in via di identificazione. L’incendio è stato denunciato dal proprietario di un locale in zona Colonne.

L’installazione ora è parzialmente rovinata, con alcune bambole carbonizzate rimaste sulla parete e altre cadute a terra. Le tre fondatrici della onlus Il muro delle bambole, Jo Squillo, Giusy Versace e Francesca Catollo hanno annunciato che l’installazione sarà restaurata il prima possibile, in modo da continuare a rappresentare un simbolo e uno stimolo alla riflessione sulla lotta contro la violenza sulle donne. Le dichiarazioni delle tre fondatrici hanno ricevuto la solidarietà di moltissimi politici locali e nazionali di molti schieramenti.

Come ha dichiarato Giusy Versace a MilanoToday.it,

Vedere un gesto di violenza contro un muro creato per testimoniare proprio la violenza di genere è terribile. Ogni bambola su quel muro rappresenta una donna che non c’è più o che ha avuto il coraggio di denunciare il male subito. Spero vivamente che i responsabili di questo gesto si facciano avanti e contribuiscano a ridare la dignità che merita a quest’opera.

Quella dei femminicidi è una piaga della nostra società, il punto di non ritorno nella violenza patriarcale sulle donne. Solo da gennaio 2020, 39 donne sono rimaste vittima di femminicidio. Il lockdown ha costretto molte donne a rimanere in casa con i propri aguzzini, esacerbando situazioni di violenza e subordinazione di genere (ve ne abbiamo parlato qui). L’installazione Wall of Dolls è più attuale che mai: per questo motivo, il suo sfregio è un ulteriore schiaffo simbolico alla già difficile lotta per i diritti delle donne.

CREDITS

Copertina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.