Segnali che parlano: l’esperienza di Alicia Eggert

L’arte insegna come la vita sia la fonte d’ispirazione principale da cui attingere. Dalle persone che si incontrano alle sensazioni che si vivono, la vita rappresenta uno dei soggetti principali per l’arte. Questo stesso pensiero viene seguito dall’artista Alicia Eggert nelle sue installazioni.

Come l’esperienza aiuta

Nel 1986 Alicia ha cinque anni e i suoi genitori diventano missionari in Sudafrica. Tutto ciò accade durante gli ultimi anni dell’Apartheid: la famiglia vive quindi in un quartiere tutto bianco. Alicia frequenta una scuola pubblica, mentre i suoi genitori contribuiscono alla fondazione di una chiesa multirazziale nel centro di Città del Capo.

La sua piccola età le rende praticamente impossibile  capire l’entità di ciò che sta accadendo in Sud Africa in quel momento. Alicia assiste così al razzismo e all’oppressione delle persone di colore che conosce e ama quotidianamente. Tuttavia, a causa del colore della sua pelle, non c’è modo di comprenderlo appieno. Ha però il privilegio di sperimentare, in prima persona, uno dei movimenti sociali più influenti del XX secolo.

Le persone che ha incontrato in Sudafrica, però, potevano immaginare un futuro migliore per sé stessi e per il loro Paese. Questo l’ha impressionata particolarmente, ovvero il progetto per loro di un nuovo futuro possibile. Hanno poi lavorato insieme, incessantemente, per decenni, fino a quando non hanno raggiunto questo straordinario cambiamento storico. Tutto ciò ha avuto un impatto enorme nel mondo, nelle persone e in Alicia stessa, l’ha trasformata come persona. Ha instillato in lei un senso di meraviglia, ottimismo e possibilità che permea tutto ciò che crea oggigiorno.

Forever

Le sue sculture come Forever danno forme fisiche e tangibili al linguaggio e al tempo. Quelle forze potenti ma invisibili che modellano il modo in cui si percepisce e si sperimenta la realtà. Nel farlo, Alicia cerca di dare agli altri l’opportunità di riflettere sulla propria percezione della realtà e ispirarli a chiedersi cos’altro potrebbe essere possibile.

Per questa installazione, è iniziato tutto con un’idea abbastanza semplice, anche se un po’ strana. Alicia voleva mettere l’espressione per sempre nel paesaggio, in modo che potesse apparire e scomparire nella nebbia. Ci sono voluti più di due anni per pianificare ed eseguire il lavoro. Alicia ha richiesto l’aiuto di tante persone, come il capitano della nave che ha contribuito a trasportare tutto il materiale sull’isola. Così come di volontari che hanno trasportato migliaia di chili di legno e acciaio in cima alla collina attraverso arbusti alti fino alla vita. Alla fine, Forever è durata solo tre settimane.

Cercare dove non si dovrebbe

Alicia usa spesso i segni per la sua arte perché sono efficaci nell’attirare la nostra attenzione e comunicare informazioni. Spesso, infatti, sottolineano cose che altrimenti trascureremmo, cose che non vedremmo. I segni influenzano il modo in cui tutti noi navighiamo nel mondo, il che significa che hanno la capacità di creare un’esperienza o una comprensione collettiva.

Il suo periodo in Sudafrica le ha insegnato che quando le persone sono in grado di trovare un terreno comune e lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune, possono accadere cose potenti e molto di più diventa possibile. Proprio per questo motivo, Alicia vuole creare maggiori opportunità per trovare quel tipo di terreno comune. Vuole che le persone sentano il potere della collaborazione, talvolta letteralmente.

You are magic

Alcuni anni fa un amico di Alicia le ha mostrato come i nostri corpi possano condurre in sicurezza piccole quantità di elettricità. Ad esempio, se si stringe la mano di un’altra persona una piccola corrente elettrica può passare attraverso le mani e diventare come un interruttore.

L’anno scorso, Alicia ha usato quella forma di connessione umana per attivare una scultura gonfiabile. Ha messo due sensori su una piattaforma abbastanza distanti in modo che una persona non potesse farla funzionare da sola. Ma quando due o più persone lavorano insieme per completare quel circuito elettrico, il gonfiabile prende vita.

Esso inizia a riempirsi di aria, e più le persone si tengono per mano, più diventa grande, espandendosi nelle parole You are magic, ovvero “voi siete fantastici”. Non appena rilasciano le mani e interrompono quella connessione, le parole iniziano immediatamente a flettersi e cadere, tornando a un mucchio di tessuti senza vita a terra.

Il messaggio di Alicia Eggert

In questo momento, come in tanti altri, il futuro è piuttosto cupo e incerto. Ma forse la speranza di un domani più luminoso, più sostenibile, più equo dipende innanzitutto dalla nostra capacità di immaginarlo. Dopo averlo immaginato, dobbiamo davvero credere che sia possibile. Ma soprattutto, dobbiamo trovare un terreno comune dove le persone possano lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo comune. Una volta fatto, saremo veramente fantastici, perché tutto ciò che è possibile, è reale.

alicia eggert


FONTI:

ted.com

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