Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino, cinquant’anni fuori dagli schemi

All’interno del panorama cinematografico di ieri e di oggi, l’Italia può vantare grandi autori, interpreti e artisti il cui nome è divenuto famoso a livello internazionale. In particolar modo, tra i migliori registi nel nostro Paese, spicca sicuramente il nome di Paolo Sorrentino. Attraverso i suoi numerosi lavori e una carriera invidiabile, è riuscito a farsi strada nel mondo del cinema italiano e straniero, collezionando numerosi successi. Ebbene, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, ripercorriamo le tappe fondamentali della vita di uno dei pilastri della regia italiana odierna.

Le prime collaborazioni

Paolo Sorrentino nasce il 31 maggio 1970 a Napoli. Rimasto prematuramente senza genitori, conclude gli studi liceali e intraprende la carriera universitaria puntando sul campo economico, ma ben presto comprende la sua vera vocazione: si lascia l’istruzione accademica alle spalle e decide di intraprendere la strada del cinema

Colleziona le prime esperienze sul campo affiancando alcuni registi di cortometraggi e, verso la fine degli anni Novanta, si dedica alla stesura di alcune sceneggiature, continuando nel frattempo a collaborare con produttori e registi noti, uno fra tutti Michele Placido.

Successo e riconoscimenti

Dai corti al primo lungometraggio, Paolo Sorrentino esordisce con L’uomo in più, che vede Toni Servillo nei panni del protagonista, interprete con cui ci saranno continue collaborazioni anche in futuro. Le particolarità del suo modo di fare cinema e il suo talento vengono riconosciuti, dando così il via ad una carriera di successo: per questa pellicola, viene designato come vincitore ai David di Donatello tra i registi esordienti. 

Nel 2004 si presenta a Cannes con Le conseguenze dell’amore, un film che permette di indagare meglio le caratteristiche del suo modo innovativo di fare regia. Tra i vari elementi inaspettati, viene evidenziata la sua inclinazione verso personaggi grotteschi e il movimento dato a tutta la pellicola attraverso bruschi cambiamenti di ritmo grazie all’alternanza di dialoghi e silenzi mai casuali. 

Due anni dopo presenta L’amico di famiglia, in cui inizia ad emergere in maniera sempre più prepotente l’immagine di un’Italia alle prese con i propri valori culturali e i propri principi morali. Il lavoro di Sorrentino scava nel profondo fino ad esasperare alcuni di questi tratti. In questo percorso di indagine, arriva irrimediabilmente ad affrontare anche il mondo della politica con la pellicola Il divo, in cui delinea e descrive la figura di Giulio Andreotti. Continua a ricevere riconoscimenti sempre più numerosi ed importanti e sposta sul grande schermo una visione del tutto sorprendente di alcune caratteristiche di questa parte del mondo italiano.

L’approvazione all’estero

Nonostante il successo, continuano le collaborazioni per corti e film con altri autori e nel 2011 lavora alla sua prima pellicola in lingua inglese, intitolata This Must Be the Place. Nel 2013 raggiunge uno dei momenti migliori della sua carriera con La grande bellezza, film per il quale riesce ad aggiudicarsi l’Oscar come miglior film straniero. La descrizione di un’Italia piena di contraddizioni e discutibile sotto vari aspetti, l’impiego di molti interpreti di grande bravura e successo sembrano essere gli elementi vincenti soprattutto per il pubblico americano, conquistato dalla bravura e dal talento di Sorrentino.

Traguardi e futuro

Infine, tra i suoi lavori più recenti c’è anche Youth – La giovinezza, anch’esso in lingua inglese e la scelta di dedicarsi ad alcune serie, tra cui The Young Pope, che ha riscosso un buon interesse tra il pubblico, e Loro, distribuito in due parti nel 2018.

Dunque, Paolo Sorrentino ha avuto una vita costellata di vicende artistiche invidiabili, che lo rendono uno dei registi italiani più apprezzati anche all’estero. Il traguardo dei cinquant’anni è un importante punto d’arrivo, ma egli non sembra avere intenzione di fermarsi. Consapevole di aver già accumulato numerosi successi e vittorie, sembra avere in mente molti progetti e idee per il futuro. Ciò che è certo è che i suoi lavori appaiono sempre dissacranti, originali e fuori dal coro e sono in grado di offrire sempre prospettive nuove e inaspettate: non ci resta che attendere futuri sviluppi, che appaiono decisamente per nulla deludenti.

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