Complice la stima di Christopher Nolan, ma non solo, Cillian Murphy e Tom Hardy si sono ritrovati spesso sullo stesso set. I due già presenti in film importanti sono probabilmente destinati a consacrarsi definitivamente nei prossimi anni. Sono tanto diversi, come inglesi e irlandesi, ma complementari, come cervello e anima, come l’eleganza e il fascino selvaggio.
Cillian Murphy e Tom Hardy agli albori
Tom Hardy, inglese ma da un fascino tutt’altro che British ha avuto una carriera tutta in crescendo. Sempre stato un ragazzo difficile e con diversi problemi di alcolismo, gode di quell’aria da bad boy, barba e muscoli. Tra i primi ruoli tanti quelli da gangster, che risultato molto riusciti e per il quale è stato scelto da Josh Trank nei panni di Al Capone, e il ruolo da protagonista in Bronson nei panni del criminale più pericoloso di Inghilterra.
Due stili a confronto
I due anche da soli hanno ottenuto parti di tutto rispetto e il loro valore recitativo è indiscutibile. Spesso nella parte del cattivo e poco in quella dell’eroe Cillian Murphy, dopo Batman: begins, si è ritrovato nel cast di film come Tron: legacy, In Time, e Trascendence. In quest’ultimo il suo nome figura accanto a quello di gente del calibro di Johnny Depp, Morgan Freeman e Rebecca Hall.
Il suo stile recitativo è atipico. A differenza di molti altri non è apprezzato perché trasmette emozioni. Riesce anzi a trasmettere distacco, freddezza, impassività assieme ad un forte carisma. È il genere di personaggio spietato, ma che non si sporca le mani. Anche da protagonista non è un giusto assoluto, ma contraddittorio. E quando quest’aura attorno al suo personaggio deve rompersi per dovere di trama, sa trasmettere il dramma senza apparire distrutto. Nel ruolo del cinico Tommy Shelby ha senza dubbio trovato il suo apice.
Cillian Murphy e Tom Hardy insieme
Insieme per la prima volta in Inception, si sono ritrovati faccia a faccia in Dunkirk, ne Il Cavaliere Oscuro: il ritorno e per quattro stagioni in Peaky blinders. Tom Hardy è lo spaccone e camaleontico Eames, mentre Cillian Murphy è lo sfaccettato e complesso Robert Michael Fischer nell’iconico film dove si entra nel sogno del sogno del sogno di qualcuno.
In Dunkirk, che riprende la ritirata degli Alleati, Nolan fa a meno dei dialoghi e mostra l’evento è da tre punti di vista: terra, aria e mare. In questo caso i due restano agli antipodi nei rispettivi personaggi, ma con ruoli invertiti rispetto al solito. Tom Hardy nei panni di Farrier, pilota di guerra, vede tutto dall’alto, risulta eroico, imperturbabile. Nell’immagine più alta del film è di spalle che guarda stoicamente il suo aereo bruciare. Contrapposto a Farrier c’è un soldato che osserva i fatti da terra. Scappa, trema, è terrorizzato, e resta per tutto il film senza un nome. L’interprete è naturalmente Cillian Murphy.
Al cast della trilogia del Il cavaliere Oscuro si aggiunge per l’ultimo capitolo Tom Hardy, nei panni di Bane, il principale antagonista. Lo Spaventapasseri fa da giudice in un tribunale allestito sotto la legge marziale di Bane. I due non interagiscono tanto, ma è il terzo film di Christopher Nolan in cui partecipano entrambi. Evidente quanto io regista li apprezzi.
Peaky Blinders
Merita una menzione a sé Peaky Blinders. Perché i due si trovano più volte faccia a faccia. Sono l’uno la nemesi dell’altro. Il solito freddo, cinico e ambizioso Cillian, il solito irrazionale e un po’ schizzato Tom. Tommy Shelby e Alfie Solomons sono nemici, alleati, soci, amici e traditori l’uno per l’altro. Per la legge del denaro, e del nemico del mio nemico tante volte i due si ritrovano spalla a spalla. Altrettante, quando Tommy pensa di potersi fidare di Alfie questo lo tradisce, e quando pensa di essersene liberato torna. Alla fine della quarta stagione i due si ritrovano stesi su una spiaggia, colpiti a vicenda da un proiettile. Tommy gli giura di averlo sparato non per affari, ma solo per puro risentimento personale. Un disprezzo che nasconde rispetto.