scialla!

“Scialla! (Stai sereno!)”: pedagogia e leggerezza

Scritto e diretto da Francesco Bruni, Scialla! (Stai sereno!) è un film arrivato sul grande schermo nel 2011 e che ha ottenuto il grande plauso di critica e pubblico, diventando il film italiano più premiato dell’anno. La pellicola di Bruni vanta un cast di tutto rispetto, con un Fabrizio Bentivoglio in gran spolvero e una Barbora Bobul’ová in splendida forma. Una pellicola che segna anche l’esordio cinematografico del giovane Filippo Scicchitano (il Leo di Bianca come il latte, rossa come il sangue) e vede Giuseppe Guarino in qualità di eccellente comprimario.

Il cinema italiano tra le strade della capitale

Scialla! (Stai sereno!) è un film all’italiana. Nessun effetto speciale, nessuna gara automobilistica, invasione aliena o guerra. Una commedia semplice, che racconta una storia come tante riuscendo però a tingerla di sfumature nuove e colorate. Ambientato a Roma, il film non ha alcuna pretesa di grandezza e lascia che siano le performance dei protagonisti a disegnare i contorni di un’opera mai banale e abilmente diretta.

La pellicola racconta due storie parallele, pronte a incrociarsi, vite destinate a mescolarsi. Bruno Beltrame (Fabrizio Bentivoglio), ex professore padovano, abita a Roma e occupa le giornate adoperandosi come ghostwriter e dando lezioni private. Tra i suoi più “fedeli” studenti c’è Luca (Filippo Scicchitano), ragazzo dal gran cuore ma svogliato e perennemente alla ricerca di un’alternativa alla scuola. Luca vive con la madre Marina in un appartamento della capitale e non ha mai conosciuto il padre, ma ancora non sa che la sua vita sta per prendere una svolta inaspettata.

Padre e figlio

File:Fabrizio Bentivoglio 2011-03.jpg - Wikipedia

Costretta a partire per un lavoro di sei mesi nel Mali e consapevole di non poter portare con sé il figlio, Marina (Arianna Scommegna) sceglie di affidare Luca a Bruno, rivelando a quest’ultimo di essere il padre del ragazzo. Inizialmente preso alla sprovvista dalla notizia, Bruno decide comunque di accettare la proposta. Seppur divenuto all’improvviso padre di un adolescente, Bruno non ha alcuna intenzione di modificare il suo stile di vita e, in un primo momento, lascia al ragazzo la possibilità di autogestirsi.

Un’occasione ghiotta per Luca per continuare a marinare la scuola, ascoltare musica nelle scarse ore di frequenza e dormire. Una situazione destinata a trasformarsi per evolversi in qualcosa di totalmente nuovo per entrambi i protagonisti. In seguito ad un colloquio con una professoressa di Luca, Bruno viene a conoscenza della tragica situazione scolastica del figlio e, all’improvviso, decide di rimboccarsi le maniche per aiutarlo a conquistare una meritata promozione.

Pedagogia adolescenziale

La svolta pedagogica di Scialla! (Stai sereno!) permette al film di sviscerare la sua vera anima e dare libero sfogo al carattere istrionico dei suoi interpreti. Chiaramente impreparato al ruolo di padre appena conquistato, Bruno si riscopre genitore severo ma affettuoso. La crescita di Luca e il suo miglioramento nel rendimento scolastico diventano ben presto obiettivi in grado di insaporire una vita che aveva perso colore.

Una trasformazione di ruoli che coinvolge anche e soprattutto la quotidianità di Luca, costretto per la prima volta a confrontarsi con un genitore diverso dalla madre e a veder minacciata la sua irriverenza. Tra gag comiche, momenti complicati e ore di studio ininterrotto Francesco Bruni regala al suo pubblico una fotografia straordinariamente realistica del rapporto padre-figlio, riuscendo a delineare diverse sfumature di una convivenza a tratti persino difficoltosa.

Bruno: “Ho due ernie…!”

Luca: “È una cosa positiva o negativa?”

Il regista mette in scena uno spaccato sociale interessante, lasciando Luca libero di muoversi tra i meandri del suo status di teenager, cattive compagnie comprese. Tuttavia la pellicola riesce sempre a svicolare dal rischio di perdersi in pericolosi cliché adolescenziali. Il personaggio del “Poeta”(Giuseppe Guarino), pusher anticonvenzionale amante della cultura, si rivela infatti foriero di un’originale colpo di scena. Sul medesimo versante adulto la pornostar slovacca Tina(Barbora Bobul’ová), la cui biografia è affidata alla penna di Bruno, è un ulteriore elemento di sorpresa per il ruolo particolare ma significativo che riveste all’interno della storia.

Bruno: “Eravamo rimasti a…?”
Tina: “La prima volta che ho fatto DP.”
Bruno: “DP…?”
Tina: “Doppia penetrazione.”
Bruno: “Giusto. Bisogna che mi faccia un glossarietto, sto perdendo colpi.”

Originalità, rap e grandi interpreti

Scialla! (Stai sereno!) è un film semplice ma imprevedibile, capace di adeguarsi ad un canovaccio di vita quotidiana e trasformarlo con sequenza vivaci e talvolta sorprendenti. Francesco Bruni, forte di una regia pulita e libera da fronzoli o inutili virtuosismi, riesce a dirigere i suoi interpreti con grande maestria. A tutti i personaggi è dedicato lo spazio necessario e il regista lo sfrutta a pieno per delineare caratteri e particolarità di ciascuno di essi.

Scialla! (Stai sereno!) è dunque un film che affronta una questione complicata quale l’educazione adolescenziale senza commettere l’errore di abbandonarsi a facili risposte. Complici le ottime interpretazioni di Bentivoglio, Scicchitano e comprimari, la pellicola riesce nella difficile operazione divertire il suo pubblico spingendolo al contempo ad un’interessante riflessione sull’argomento. Una pellicola che facendosi forza del rap di un ottimo Amir, riesce anche ad avvicinarsi ad un target più giovane, facendo dell’eclettismo il suo maggiore punto di forza.

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