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Gianluca Iacono: dal pianeta Vegeta alla New York di HIMYM

E’ noto al grande pubblico per aver dato voce al Principe dei Sayan Vegeta in Dragon Ball e a Marshall Eriksen nella celebre sitcom How I Met Your Mother. Ma dietro a un microfono si nasconde molto di più. Gianluca Iacono ci racconta qualcosa della sua vita da attore, colma di sfaccettature e curiose esperienze.

Come nasce il doppiatore Gianluca Iacono. Come nasce la passione? C’è una qualche figura di riferimento che ti ha avvicinato a questo mondo?

Il doppiatore Gianluca Iacono in realtà non esiste. Esiste l’attore Gianluca Iacono e il doppiatore viene di conseguenza. Non ho mai pensato né tutt’ora penso di essere solo un doppiatore, bensì un attore che come tutti si presta ai vari aspetti del proprio lavoro. La passione della recitazione è nata quando ero bambino; ho studiato dizione e ho avuto sicuramente qualche mentore come il mio maestro di musica delle medie.

Il mio insegnante di dizione che era un attore di Torino mi ha poi introdotto nel mondo della radiofonia e del doppiaggio e da quel momento ho studiato recitazione in maniera molto approfondita. Nel frattempo lavoravo, facevo qualche piccolo spettacolo e poi mano a mano ho fatto tanto teatro, cabaret, qualcosa in televisione e al cinema e moltissimo doppiaggio, che è ciò per cui sono più famoso.

Ci racconti il tuo rapporto con Paolo Torrisi? Sei stato scelto da lui nel 97 per il ruolo di Vegeta, che di fatto ha dato una svolta alla tua carriera. Hai aneddoti su di lui, ricordi particolari su quella che di fatto, insieme alla tua, è la voce dell’infanzia di almeno due generazioni? 

Goku And Vegeta | waterseas23 | Flickr

Sì nel 97 Torrisi mi ha dato il ruolo di Vegeta senza che né io né lui sapessimo che sviluppo potesse avere il personaggio considerato che all’epoca non esisteva il web così come lo conosciamo oggi. Non c’erano informazioni a lungo termine per quanto riguardava la produzione e il personaggio sarebbe potuto scomparire dopo poco tempo.

Per quanto riguarda Paolo Torrisi era una persona molto attaccata al suo lavoro e al mondo specifico di Dragonball; era supervisore dei dialoghi, direttore del doppiaggio e voce di Goku e curava tutto con cura abbastanza maniacale. Qualche volta abbiamo lavorato in sala ed è stato un vero piacere riuscire a fare qualche “battaglia” al leggío. Mi ha sempre incitato a fare del mio meglio sebbene io mi attribuisca il merito di aver saputo caratterizzare il personaggio del “Vegeta italiano” diversificandolo da tutte le altre versioni nel mondo.

So che non sei un super appassionato dell’opera Dragon ball in sé, ma che rapporto hai invece con Vegeta? Sarai ovviamente affezionato al personaggio, ma ti sei mai riconosciuto in parte nel suo carattere o è stato particolarmente difficile immedesimarsi nel ruolo?

Non sono un super appassionato di Dragon Ball perché non l’ho mai visto tutto. Sul mio canale YouTube ho realizzato la serie Vegeta è morto e l’ho ucciso io proprio perché il mio rapporto con Vegeta è sempre stato conflittuale. Sono passato da una totale indifferenza nei primi anni a un fastidio per quanto il personaggio adombrasse tutto il resto di cui mi occupavo sia nel doppiaggio sia nel teatro. Con il passare degli anni però, visti i numerosi feedback positivi da parte dei fan ho deciso di fare pace con Vegeta esorcizzandolo anche comicamente proprio con la serie Vegeta è morto e l’ho ucciso io.

Un pochino mi riconosco nel personaggio perché è caparbio e orgoglioso oltre che resiliente e determinato. Per fortuna io sono un po’ più ironico e autoironico di lui. Non è stato particolarmente difficile immedesimarmi nel personaggio e tendenzialmente nei cartoni animati e negli anime il lavoro è più semplice perché si ha molta più libertà di quanta non se ne possa avere per esempio in una soap opera.

Altro personaggio iconico a cui hai dato voce è ovviamente quello di Marshall Eriksen in How I Met Your Mother. Come è stato il passaggio da Vegeta a Marshall, due personaggi agli antipodi caratterialmente? E quale rapporto hai con questa serie? 
How I Met Your Mother, Season 6 | Quentin Meulepas | Flickr

Marshall è un altro personaggio che mi ha dato un sacco di soddisfazioni e una marea di feedback positivi da un target di pubblico in parte diverso da quello di Dragon Ball. Dal punto di vista della differenza tra Vegeta e Marshall quest’ultimo è sicuramente molto più divertente da fare perché ha molte sfaccettature in più e la serie stessa è super divertente perciò dà la possibilità ad un attore di darci dentro e sfogarsi in ogni modo. Anche per quanto riguarda How I Met Your Mother è una serie che non ho mai visto per intero. In generale non seguo quasi mai le cose che faccio, mi capita di vedere qualche episodio sparso forse anche perché mi stufo di ascoltarmi.

Fatta eccezione per questi due personaggi c’è qualche ruolo minore a cui sei particolarmente legato per motivi particolari?

Dunque ci sono personaggi considerati minori dal pubblico ma non da me. Uno di questi è Lapeno di FurTV che è una sorta di ranocchio , uno sciupa femminile con l’accento brasiliano che insieme ad altri due personaggi interagiva con attori umani; il mio aveva proprio storie con ragazze in carne ed ossa. Era una serie che andava in onda a mezzanotte su MTV dal 2008 in poi. Purtroppo in Italia sono arrivati solo 8 episodi, ma so che in Inghilterra ce n’erano molti di più; è un personaggio che mi ha divertito tantissimo.

Un altro è Acciugo/Paciugo della serie Space Goofs (Vicini troppo vicini) andata in onda su Italia 1. Credo sia stata acquistata per sbaglio perché era una serie molto più per adulti di quanto si pensasse. Infatti Torrisi che era alla direzione ha dovuto tagliare un sacco di riferimenti che non erano esattamente adatti alla fascia protetta del pomeriggio di Italia 1.

Ho doppiato anche molti attori in carne ed ossa tra cui Joaquin Phoenix e Heat Ledger, gli ultimi due Joker, l’uno nel film Io sono qui, l’altro in Ned Kelly. E ho dato voce a Steven Graham sia in This Is England che in Rocketman, il film sulla biografia di Elton John uscito al cinema circa un anno fa.

Al contrario c’è qualche personaggio nel mondo del cinema, delle serie tv o degli anime a cui ti sarebbe piaciuto dare voce? Un personaggio o attore che ti piace e per il quale ti saresti sentito particolarmente adeguato? 

Penso che nella mia vita mi sarebbe piaciuto doppiare Batman o Joker. Dal punto di vista degli attori invece mi piacerebbe molto dare voce a Kevin Spacey o Edward Norton. Purtroppo, per Al Pacino sono troppo giovane, o forse è lui troppo vecchio rispetto a me.

Attraverso il tuo ruolo di doppiatore hai sicuramente conosciuto nel corso degli anni numerose persone in ambito lavorativo. Ce n’è una in particolare da cui senti di aver imparato tanto, che è riuscita a trasmetterti qualcosa di suo o con la quale hai sviluppato un vero e proprio legame di amicizia che va al di là della sala del doppiaggio? 

In realtà è una domanda a cui non posso rispondere perché non ho mai avuto rapporti particolari con colleghi di doppiaggio o mentori che mi abbiano tramesso così tanto.

Ho avuto più maestri nel mondo del teatro, mentre per il doppiaggio mi sono sempre ispirato alle voci che sentivo nei film soprattutto quando ero molto giovane.

Hai qualche aneddoto divertente accumulato nel corso della tua vita lavorativa? Una battuta che hai dovuto ripetere milioni di volte, difficoltà di altro genere che ricordi o che ogni tanto ti tornano in mente?

Più che un aneddoto divertente potrei raccontare un periodo della vita in cui ho doppiato un grande numero di film “a luci rosse”. Ho tanti colleghi che fanno finta che non sia successo, ma altri come me lo ammettono tranquillamente perché negli anni 90 ce n’erano davvero tanti e si doppiavano molte scene in cui gli attori parlavano a lungo e non facevano solo altro diciamo. Ma dopotutto si fa esperienza anche con questo, anche perché erano situazioni in cui non si poteva andare tanto per il sottile ma bisognava andare veloci e abbastanza “a braccio” su una serie di cose.

Un altro aneddoto che potrei raccontare riguarda il provino che vinsi per Gordon Ramsay in Hell’s Kitchen, per il quale mi ispirai al doppiaggio di Giannini su Al Pacino in Profumo di Donna.

Un ultima curiosità. Riguardando indietro alla tua carriera c’è qualcosa che vorresti cambiare? Con il senno di poi ci sono scelte di cui ti penti e che, potendo, non rifaresti? E infine quali sono i progetti di Gianluca Iacono per il futuro? Qualcosa bolle in pentola?

Sì effettivamente c’è qualcosa che mi piacerebbe cambiare. A posteriori spingerei molto di più sul cinema perché è un qualcosa che mi manca. Avrei voluto fare l’attore cinematografico molto più di quello che sono riuscito a fare. Ho realizzato qualche cortometraggio, un paio di lungometraggi indipendenti ma fare l’attore di cinema mi sarebbe piaciuto davvero tanto.

Probabilmente se tornassi indietro spingerei anche sul duo di teatro cabaret che condividevo con una collega e carissima amica di Torino, Vanessa Giuliani. Era un duo che è andato avanti dal ’92 al ’97 all’epoca degli esordi di Ficarra e Picone e Ale e Franz e a mio parere avremmo potuto fare un gran bel successo. Purtroppo non abbiamo spinto abbastanza sull’acceleratore e una serie di vicissitudini ci hanno poi diviso .

Per quanto riguarda progetti per il futuro voglio mettere a punto nuove puntate di Vegeta è morto e l’ho ucciso io dopo l’estate. In più ci sarà uno spettacolo teatrale basato su questa serie sul mio canale YouTube; sarà un One man show in cui partendo da Vegeta parlerò di Dragon Ball, del Giappone e più in generale del doppiaggio per poter portare sul palco altri personaggi oltre a Vegeta e a ciò che il pubblico conosce di più.

FONTI

Intervista di Dario Boldini

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