“Destinatario sconosciuto” di Kathrine Kressmann, l’origine della distanza

Germania, 1938. L’anno delle ultime elezioni per il Reichstag del Terzo Reich, elezioni che avvennero sotto forma di referendum. Un unico quesito: “Approvi la lista unica dei candidati del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori?”. Secondo i dati ufficiali il 99,73% dei votanti avrebbe votato “SI”. Nello stesso anno Roosevelt, in una delle sue fireside chats (chiacchierate attorno al caminetto) spiegò il programma di spese da 5 miliardi di dollari, ultimo tentativo di uscire dalla crisi che dal ’29 tiene gli Stati Uniti col fiato sospeso. L’economia statunitense recupererà pienamente solo con lo scoppio della Seconda guerra mondiale e le spese per sostenere lo sforzo bellico.

Nel 1938 Kathrine Kressmann, statunitense che vive a San Francisco, scrive Destinatario sconosciuto: un romanzo epistolare che racconta la distanza tra due uomini, due amici, divisi dall’oceano e dal nazismo. L’autrice, con grande perspicacia, racconta il cambio d’animo di una Germania che vede in Hitler la possibilità di riscatto tanto attesa in uno dei primi romanzi che narreranno un mondo diviso tra prede e predatori, ebrei e nazisti.

Dopo la comparsa sul magazine statunitense Story, il romanzo viene pubblicato come libro nel 1939; l’autrice utilizzerà lo pseudonimo di Kressmann Taylor su consiglio del marito e dell’editore Simon & Schuster, i quali ritengono che la storia sia “troppo forte per apparire sotto il nome di un’autrice”. Non tardano le pubblicazioni all’estero e l’inevitabile scontro con la censura tedesca: il libro verrà infatti vietato in Germania.

I “roghi di libri” nella Germania nazista, 1933

I protagonisti sono due amici e soci in affari tedeschi emigrati negli Stati Uniti in cerca di fortuna: Martin Schulse, non ebreo, e Max Eisenstein, ebreo. I due trattano la vendita di opere d’arte e sono all’apice del successo quando Martin decide di tornare in Germania con la moglie ed i figli. Trasferitosi in una lussuosa villa, l’uomo descrive con stupore la povertà nella quale si trova il popolo tedesco. Il suo stile di vita “da americano” attira l’attenzione e Martin acquista subito prestigio sociale inserendo i figli nell’alta società dell’epoca.

La distanza tra i due è colmata dalla corrispondenza epistolare che inizia il 12 novembre 1932. Nonostante la lontananza, i due amici sono più vicini che mai e nelle affettuose lettere Max ricorda con sincera nostalgia la Germania che tanto gli manca: la cucina, il vino. Ricorda i tempi della scuola, “la grande libertà intellettuale, le discussioni, la musica, lo spensierato cameratismo”, invidia l’amico rientrato in una Germania democratica, la Repubblica di Weimar.

Martin racconta della sua nuova vita, la casa, i vicini, la moglie in dolce attesa. La distanza tra i due è impercettibile, continuano a lavorare insieme, gli affari vanno a gonfie vele. Sarà la politica ad allontanare inesorabilmente i due amici, fino a rendere incolmabile la distanza tra i due.

Destinatario sconosciuto racconta della nascita di una barriera invalicabile: la divisione razziale, oggi come allora causa di una distanza che non si misura in chilometri. Le lettere diventeranno sempre più brevi, scarne e la distanza che divide i due amici si amplierà oltre l’oceano che li separa. La censura li obbligherà a cercare vie alternative per mantenere la comunicazione in una Germania che si allontana sempre di più dai ricordi di Max.

La razza ebraica è un problema scottante per ogni nazione che la ospiti. Io non ho mai odiato un ebreo in particolare; ti ho sempre considerato un amico, ma tu sai che parlo in tutta onestà quando dico che ti ho voluto bene non perché eri ebreo, ma nonostante tu lo fossi.

L’autrice

Il contesto storico irrompe e marca la distanza tra Martin e l’amico Max. Non più socio in affari, Max è ora, prima di tutto, un ebreo. Con uno stile scarno e affettato l’autrice sa dipingere il carattere dei protagonisti attraverso le diciannove lettere che compongono il romanzo. L’amicizia tra i due traspare dalle parole e non è mai platealmente dichiarata, dando al lettore quella sensazione di spettatore privilegiato tipica del romanzo epistolare. Si tratta di una vicenda verosimile, che lascia il lettore ad immaginare con amarezza la portata universale della storia di Max e Martin.

 

Destinatario sconosciuto fu riscoperto nel 1992, a seguito dell’ondata di razzismo xenofobo diffusasi a livello internazionale, neonazismo della Germania riunificata e conseguente rinascita dell’antisemitismo; il romanzo ritroverà visibilità solo nel 1995, quando, in occasione del 50º anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti, verrà ridato alle stampe. È poi stato adattato per il palcoscenico e rappresentato nei teatri di tutto il mondo.

FONTI

goodreads.com

Destinatario sconosciuto, Kathrine Kressmann, Story Press, 1995.

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