la casa di carta

“La casa di carta” e le sue donne dominanti

Sui social non si fa che parlare d’altro, della quarta parte de La casa di carta, uscita il 3 aprile. È subito diventata una delle serie più guardate, soprattutto grazie alla quarantena in corso. La voce narrante è quella di Tokyo e si inizia esattamente da dove ci eravamo lasciati: il Professore è convinto che Lisbona sia morta, mentre Nairobi è in fin di vita dopo essere stata rimasta ferita. Nel momento in cui senti il fiato della morte sul collo, capisce che niente potrà più essere come prima. Che dovrai tirare fuori il meglio di te per sopravvivere. Mai come prima d’ora, la vita dei rapinatori è appesa a un filo. E La casa di carta si concentra tanto sulla suspense emotiva, mantenendo i suoi toni ansiosi, quanto sugli intrecci emotivi dei vari personaggi.

Dentro la Banca di Spagna sta succedendo di tutto, così come fuori. Tra le manie autodistruttive di Palermo e il cuore tenero di Helsinki, riusciamo a conoscere meglio nuovi personaggi come Bogotà e il taciturno Marsiglia. Ma scopriamolo attraverso le donne dominanti della banda e non.

Lisbona, l’ex ispettrice Raquel Murillo. La buona della situazione, ma dal polso duro. L’abbiamo conosciuta nella prima parte, quando era stata chiamata a negoziare con il Professore e la banda, nella rapina alla Zecca di Stato. Qui, emerge tutto quello che, in questi anni, ha cercato di seppellire anche a causa dell’interrogatorio della nuova ispettrice Alicia Sierra.

Tokyo, la preferita dagli spettatori de La casa di carta. Una testa calda e una donna impulsiva, forse troppo. La rapinatrice è cambiato molto dalle prime stagioni in cui, a causa del suo istinto, rischiava di mettere in pericolo se stessa e il resto della Banda, la ritroviamo più cauta, pronta a schierarsi in prima fila come capo.

Stoccolma. Anche lei conosciuta nella prima parte, era la segretaria e amante del capo, Arturo. È stato facile immedesimarsi in lei e conoscerla attraverso quei sentimenti che cominciava a provare per Denver, uno dei rapinatori. Una vera sindrome di Stoccolma. E, se la prima rapina li ha uniti, durante questa seconda, un po’ il velo crolla e le prime liti tra i due rischiano di separarli.

Nairobi. Nessuno più di lei ha sofferto in questa parte della serie. Rischiava di perdere la vita sin dall’episodio uno e in questa stagione le succede di tutto. La sofferenza di una vita non basta, raggiunge il culmine quando Gandìa, il capo della sicurezza della Banca di Spagna, riesce a liberarsi e la tiene in ostaggio. Legata alla porta del bagno e con la testa che fuoriesce dalla porta, in modo che gli altri rapinatori, fuori dalla stanza, la possano vedere in volto e guardare la sua sofferenza.

  Alicia Sierra. Non fa parte della Banda, fa parte dei “buoni” ma è il nemico anche di quelli. Tutti i nodi vengono al pettine: i brutali modi di interrogare della polizia sono stati svelati in diretta tv e l’ispettrice è stata chiamata a prendersene tutte le colpe per lasciare pulite le istituzioni. Di lei sappiamo molto poco, nascosta dal quel sottile sorriso ironico, con un velo di malignità sa diventare l’acerrimo antagonista della Banda.

Quello del Professore è un piano completamente folle, a tratti surreale (tra lezioni di medicina avanzata e pazzi acquisti al mercato nero). Riesce sempre ad essere un passo avanti, ad avere una carta nascosta nella manica. Riesce a riprendersi dalla disperazione iniziale, dovuta alla perdita di Lisbona, che gli impediva di ragionare, e ha un piano preciso per liberarla: il piano Parigi.

E poi… i flashback di Berlino, sempre presente nonostante tutto. Riesce a spezzare i ritmi d’azione della rapina, raccontandoci ancora un po’ della sua storia, la genesi del piano. Se lo scopo dei nomi di città era quello di non legarsi in alcun modo tra loro, quello che mai è evidente e che in questa quarta parte non è assolutamente vero. La loro è una famiglia allargata e le dinamiche sentimentali interessano gli sceneggiatori e gli spettatori tanto quanto la rapina.

Nata nel 2017 e ideata da Alex Pina, i ladri con la maschera di Dalì ritornano sullo schermo, e in sottofondo intonano un ennesimo “Bella ciao”. Le mosse del Professore cominciano a sembrare impossibili, i fans cominciano a dividersi in due: chi, nonostante tutto, continua ad amarla e chi, dopo tanto seguito, arriccia il naso e finisce per odiarla e criticarla. Arrivati alla quarta parte, il rischio di suonare ripetitivi è dietro l’angolo.

Come finirà questa rapina? Non è dato saperlo, lo scopriremo nella quinta parte della serie. E se Alice Sierra è il principale pericolo, sarà forse Tokyo, con Lisbona e Stoccolma, a salvare la pelle della Banda?

CREDITS

Copertina – Media Center Netflix

Immagine 1 – Media Center Netflix

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