playlist da quarantena

Canzoni da quarantena: la playlist realizzata da voi da ascoltare a casa

Tra poco, in alcune regioni, si potrà dire di essere in quarantena da due mesi. Ora più che mai, con ognuno chiuso all’interno della propria casa, abbiamo bisogno di musica. Non possiamo averla dal vivo, se non tramite le dirette social dei vari artisti. Quindi l’unica soluzione è quella di aprire Spotify e sbizzarrirci nella scelta delle nostre canzoni del cuore e non solo. Infatti, questo è un buon momento per scoprire brani e generi nuovi, per uscire dalla propria comfort zone in fatto di scelte musicali.

Qualche tempo fa noi de «Lo Sbuffo» vi abbiamo chiesto tramite Instagram quali fossero le vostre cinque canzoni da quarantena”. Ci avete risposto in tantissimi e per questo abbiamo deciso di realizzare la nostra playlist del mese basandoci sulle vostre preferenze. Rock, pop, indie, brani che hanno segnato la storia della musica e pezzi usciti solo di recente: la playlist da quarantena è varia, caleidoscopica e del tutto anti-convenzionale.

Buon ascolto!

La giusta carica

Durante qualsiasi momento di difficoltà, abbiamo bisogno dei brani che sappiano tirarci su il morale. Basta ascoltare qualche nota, un riff di chitarra e tre tempi di batteria per darci la carica necessaria per affrontare la situazione. Forse per questo, adesso che c’è voglia di uscire, di stare all’aria aperta e divertirvi, ci avete consigliato molte canzoni in grado di risollevare l’umore e infonderci una buona dose di motivazione. Per i più attaccati al passato non potevano mancare loro, i Queen. Tra i tanti brani rock, Hammer To Fall è una di quelle tracce che ti fa venire voglia di alzarti, cantarla a squarciagola e sentirti invincibile.

Arrivando ai giorni d’oggi, non potevano mancare nella playlist da quarantena gruppi come i Twenty One Pilots e i Panic! At The Disco. Di quest’ultimi, la più votata è stata High Hopes. Un’autentica dose di adrenalina racchiusa in 3 minuti e 10 secondi che trasmette alla mente un’ondata di energie positive, perché nulla è impossibile, basta mantenere non perdere la speranza.

Mama said
Burn your biographies
Rewrite your history
Light up your wildest dreams
Museum victories, everyday
We wanted everything, wanted everything.

L’immancabile cantautorato italiano

In quarantena si stanno riscoprendo abitudini che solitamente trascuravamo. In questo contesto, alla nostra playlist non avrebbero potuto mancare brani dei grandi cantautori italiani. Ci avete suggerito pezzi che abbracciano interamente l’intero repertorio, che parte dagli anni Sessanta con Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Un’autentica poesia che descrive tra metafore e licenze l’atto dell’amore, l’unico in grado di trasportare in un’altra dimensione senza pareti e spazi definiti.

Tuttavia, c’è chi ha preferito canzoni ben più recenti come Fai rumore di Diodato, ultimo vincitore di Sanremo, oppure Levante la cui Andrà tutto bene sembra quasi una profezia. La cantautrice siciliana descrive uno scenario che vorrebbe essere apocalittico, ma che tristemente si avvicina sempre di più a quello attuale. In fondo al tunnel, però, una speranza: se si sta uniti, tutto si risolverà.

Tempi deserti di coraggio
Stavamo bene quando stavamo peggio
Le frasi fatte per parlare
Fare l’amore e non pensare
Tienimi stretta in un abbraccio
Non ho paura se ci andiamo insieme
Del domani mi ripeti che
Andrà tutto bene.

Le intramontabili

Ci sono canzoni che potremmo definire evergreen. In qualsiasi playlist le si voglia mettere, di qualsiasi umore siamo, esse si adattano alla perfezione. Sono brani che non appartengono a un unico genere o a un solo periodo storico. Si tratta di pezzi “universali”, che tutti conoscono, canticchiano tra sé e non si stancano mai di ascoltare.

Fa parte della categoria de “Le intramontabili”, Streets Of Love dei Rolling Stones. Uscita nel 2005, è una di quelle ballad rock capace di conquistare in un attimo senza sembrare banale. Perfetta per chi in quarantena prova quel velo di malinconia e vuole esorcizzarlo solo con un brano all’altezza delle sue emozioni.

While music pumps from passing cars
A couple watch me from a bar
A band just played the wedding march
And the corner store mends broken hearts
And a woman asks me for a dance
Oh it’s free of charge, just one more chance.

I folli, ribelli e geniali Stones sono in buona compagnia. Le altre pietre miliari che avete suggerito vanno da There’s A Light That Never Goes Out dei The Smiths a Everbody Wants To Rule The World dei Tears For Fears fino a Chasing Cars degli Snow Patrol. Una perfetta armonia tra ballad e canzoni ritmate, tracce d’amore, di attualità e sulla società. Un vero piacere per la mente e lo spirito.

Passione Millennials

Infine, a ottenere un buon successo nella vostra playlist da quarantena sono stati i cosiddetti Millennials, gli artisti nati dagli anni Ottanta a oggi che hanno raggiunto una fama senza precedenti nella scorsa decade. Per i più nostalgici, magari costretti in una casa distante dai propri affetti più cari, ha trionfato Ed Sheeran con Photograph. In un momento storico dove più che mai i ricordi assumono un valore speciale, come non lasciarsi trasportare dai dolci versi del cantautore inglese?

We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Hearts are never broken
And time’s forever frozen still.

Tuttavia, le vere “vincitrici” nella vostra scelta delle canzoni da quarantena sono state Dua Lipa e Billie Eilish. Per la prima, ci avete consigliato addirittura tutto il suo ultimo album, Future Nostalgia. Un disco elettropop che unisce vari temi, tra cui spiccano l’empowerment femminile e l’amore, con vari richiami alla musica degli anni ’70 e ’80. Di Billie Eilish, invece, vi hanno conquistato le malinconiche When The Party’s Over e Everything I Wanted.

Come avrete potuto notare, in questa playlist da quarantena non vi siete fatti mancare nulla. Ascoltarla sarà come ripercorrere alcune tappe fondamentali della storia della musica, che è sempre al nostro fianco per ricordarci che andrà tutto bene.

FONTI

Playlist e articolo di Giulia Ascione

CREDITS

Copertina realizzata da «Lo Sbuffo»

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