A un metro di distanza: come ha reagito l’arte?

L’essere umano ha bisogno di contatto, è risaputo. Se messo in gabbia, infatti, finisce come un animale, spegnendosi a poco a poco. L’uomo ha bisogno di compagnia, di condividere ciò che capita, di trovarsi insieme a qualcun altro.
In questo ultimo periodo ci è stato chiesto l’esatto contrario. Ci è stato chiesto di non uscire e, nel caso in cui uscissimo, di stare distanti gli uni dagli altri, a un metro di distanza. All’inizio sembrava impossibile poter cambiare totalmente la nostra routine, poi l’abbiamo fatto. L’abbiamo fatto per noi stessi e, soprattutto, per chi ci sta attorno.

Ma come ha risposto l’arte a questa distanza? Quali sono i meccanismi che ha messo in pratica per fronteggiare tale imposizione?

Distanti 1 metro: anche le sigle seguono questa regola

Uniti più che mai, anche se distanti: utilizzando questo messaggio, il brand di abbigliamento sportivo Kappa ha presentato un adattamento del suo logo. Normalmente esso presentava due uomini seduti schiena contro schiena. Ora, invece, i due si allontanano l’uno dall’altro con l’obiettivo di sensibilizzare maggiormente le persone sul tema della distanza.

È questo quindi l’invito di cui Kappa si fa portavoce, facendo leva sui concetti di unione e di spirito di squadra, rappresentati nello storico logo e reinterpretati per l’occasione.

In questa iniziativa, non è però il solo marchio ad aver aderito. Sono diverse infatti le aziende che hanno proposto, in queste settimane, versioni rivisitate dei propri loghi per allinearsi alla causa in vari luoghi nel mondo. Troviamo tra di loro colossi come McDonald’s, Audi, Volkswagen e Coca-Cola.

Bologna: anche i musei rispondono all’emergenza

Alla stessa iniziativa ha deciso di aderire anche Bologna. Il messaggio è quindi lo stesso. Un messaggio di responsabilità sociale su cui si è voluto insistere con un’azione di forte valore simbolico attraverso il distanziamento delle lettere nel nome dell’Istituzione Bologna Musei sul sito web www.museibologna.it, per incoraggiare le persone al rispetto delle necessarie misure di distanziamento sociale.

Inoltre, così come la maggior parte di tutti i musei, anche quelli bolognesi mantengono costantemente le porte aperte sul piano virtuale e rinnovano l’invito a restare a casa.

Proseguono dunque le iniziative che nelle ultime tre settimane hanno ampliato e arricchito l’esperienza di fruizione di contenuti sulle piattaforme digitali, anche attraverso nuove prospettive sperimentali.

Va ricordato, ad esempio, come il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna- sia stato il primo istituto museale in Italia, all’esordio dell’emergenza Coronavirus, a utilizzare la trasmissione in live streaming per la fruizione della scultura performativa Bonjour dell’artista Ragnar Kjartansson, allestita nell’ambito della collettiva AGAINandAGAINandAGAINand dedicata al tema del loop.

L’emergenza ospedaliera

Sebbene in queste settimane si stia facendo il possibile per ridurre e contenere l’emergenza, le strutture sanitarie e quelle ospedaliere spesso non riescono a garantire un’assistenza a tutti i cittadini.

Allo scopo di compensare il divario tra ciò che si può fare e ciò che bisogna fare, il mondo della cultura ha dato vita a numerose raccolte fondi. Sono moltissime le figure che hanno donato ingenti somme di denaro in beneficenza, basti pensare a personaggi come Giorgio Armani e Silvio Berlusconi.

In campo artistico, lo street artist Francesco Camillo Giorgio, meglio conosciuto come Millo, ha deciso di dare una mano a modo suo. Nato nel 1979, il muralista italiano ha esposto i suoi lavori in moltissimi paesi del mondo: Stati Uniti, Russia, Cile, Marocco, Australia e Argentina. Oggi, per fronteggiare questa situazione, MILLO ha deciso di lanciare una raccolta fondi a sostegno dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara, città in cui risiede da ormai molti anni.

Arte in diretta Instagram

Oltre al denaro, lo street artist ha deciso di donare anche un suo lavoro all’Ospedale Santo Spirito di Pescara. Si tratta di un’opera particolare, realizzata dall’autore stesso direttamente davanti al suo pubblico di Instagram.

Sono tantissimi i personaggi pubblici che cercano di lanciare messaggi positivi, spesso utilizzando queste “dirette” per tener compagnia ai propri fans.

Ogni pomeriggio, infatti, con il calore dei suoi followers, MILLO colora i suoi disegni, a riprova del fatto che solo uniti potremo rialzarci ed arricchire il mondo con sfumature nuove. L’iniziativa è stata appoggiata anche da altre realtà del mondo dell’arte. Ad esempio, la pagina Instagram ufficiale della Dorothy Circus Gallery ha ospitato la diretta dell’artista, estendendo la sua abituale platea.

Distanti oggi, vicini domani

La raccomandazione è sempre la stessa quindi: restare a casa. Essa richiama implicitamente la solitudine e, per essere efficace, ha bisogno del contributo attivo di ogni cittadino. Per sconfiggere il virus abbiamo bisogno di restare tutti uniti, anche se a distanza; perché come ci hanno insegnato, l’unione fa la forza.

CREDITS:

Copertina

Immagine 1 Concessa dall’istituzione

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