Un podcast al giorno toglie la noia di torno

Chi l’avrebbe mai detto? Un’epidemia nel 2020.

Quelli appena passati, così come quelli che arriveranno, sono giorni inusuali. Gli studenti non vanno a scuola, e nel migliore dei casi assistono a lezioni telematiche; i negozi sono chiusi, le palestre e le piscine deserte, gli autobus che all’ora di punta affollavano le metropoli sono ora semivuoti.

È in atto un’emergenza nazionale. E se qualcuno prova a smorzare la tensione lanciando hashtag sui social che incitano alla positività, c’è anche chi, con un pizzico di consapevolezza in più, insiste sulla quarantena forzata.

Sono tanti, in questi giorni, coloro che sono costretti tra le quattro mura domestiche. Qualcuno cucina sperimentando nuove ricette, qualcun altro si allena di fronte ad una lezione di aerobica trasmessa in tv, poi c’è chi legge e chi pensa.

podcast

Pensare fa bene, però forse in questi momenti di agitazione è necessario potersi rilassare e lasciarsi distrarre. In che modo, quindi, se non ascoltando podcast online?

Per i meno esperti, un podcast non è nient’altro che una trasmissione, radio o video, registrata digitalmente e resa disponibile su Internet. Questa, essendo appunto ‘salvata’, può essere ascoltata in qualsiasi momento della giornata e da qualsiasi dispositivo elettronico, che sia un pc o uno smartphone.

Bastano un paio di cuffiette per estraniarsi dal mondo. E ancora di più quando con queste non ci si limita ad ascoltare musica, ma bensì storie, racconti e parole. Questi non fanno altro che arricchire continuamente il nostro bagaglio personale.

Se prima, infatti, bisognava leggere per informarsi, oggi non è più così. Ovviamente una cosa non esclude l’altra. Tutti siamo d’accordo sul fatto che la lettura sia il principale mezzo di comunicazione, ma pensare ogni tanto ad una scorciatoia non è poi così scorretto.

I podcast permettono contemporaneamente il rilassamento e l’informazione. Non abbiamo mai abbastanza nozioni in corpo. Implementare questo processo non è che un bene a disposizione di tutti.

Come abbiamo accennato, un podcast è la trasmissione di svariate informazioni. Queste possono riguardare qualsiasi branca informativa; l’arte è una di queste.  Attraverso registrazioni appositamente create, qualsiasi persona con una discreta connessione Internet ha la possibilità di accedervi.

Ecco allora i tre canali podcast da non perdere per nessun motivo:

Contaminazione Artistica

Nato da un’idea di Alessandro Sorace, classe 1989, questo canale permette una visione artistica a tuttotondo. Gli episodi che caratterizzano il suo repertorio, online puntuali ogni giovedì, fanno in modo di sviluppare una coscienza in grado di operare totalmente nell’ambito artistico. Biografie di illustri artisti, racconti e storie di vita costellano questa raccolta, presa ormai di mira dagli amanti del progetto.

Finestre sull’Arte

Primissimo podcast italiano dedicato interamente alla storia dell’arte. In ogni puntata, Ilaria Baratta e Federico Diamanti Giannini mettono a disposizione il loro tempo per creare ogni volta un nuovo contenuto. Gian Lorenzo Bernini, Pinturicchio, Raffello Sanzio, Piero della Francesca e Rosso Fiorentino sono solo alcuni dei nomi presenti in questa playlist. Inoltre, per rendere il tutto più interattivo, ogni podcast reso disponibile è affiancato da una scheda di approfondimento con la quale l’ascoltatore può incrementare le sue conoscenze e curiosità. Un’occasione per arricchire, ancora una volta, il proprio sapere.

A3 Il formato dell’arte

Attraverso il racconto di eventi, mostre e convegni si ha sempre la percezione di essere informati di ogni cosa. A cura di Cettina Flaccavento, il programma promosso da Radio3 si mette a totale disposizione del suo pubblico. Curiosità ed aneddoti stanno al suo centro, in modo tale da offrire sempre qualcosa di fresco e mai banale.

Dovremmo prenderci questo lungo momento di pausa per dedicarci a ciò che ci fa stare bene. Un buon libro e della buona musica ad esempio. Ma se questo dovesse implicare l’ascolto di audio a scopi didattici e informativi, allora ben venga. Perché, si sa, il sapere non è mai abbastanza ma è senz’altro necessario.

La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.

(Antonio Gramsci)



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