ossessione fan

Quando l’ossessione dei fan è troppa: alcuni casi particolari

Tutti noi abbiamo qualche artista che ammiriamo particolarmente, a cui siamo legati perché ci rispecchiamo in una sua determinata canzone, o semplicemente perché ha una sonorità particolare che ci sa far scatenare in qualsiasi momento possibile. Il legame tra un artista e il proprio pubblico può davvero essere unico e speciale a dir poco. Cosa succede, però, quando questo legame diventa un’ossessione tanto da portare un fan a infrangere la legge?

Noi de «Lo Sbuffo» abbiamo deciso di presentarvi alcuni casi molto particolari di attenzione fin troppo morbosa da parte dei fan, nella speranza che non siano imitati in futuro perché sì, ci sta il supportare un’artista e anche volergli un bene dell’anima, ma sono tutti esseri umani, con le proprie debolezze e il proprio livello di sopportazione dello stress, come ognuno di noi.

Ricardo López…

Nato in Uruguay e trasferitosi da bambino negli Stati Uniti, Ricardo López si è da sempre isolato dalla società, in quanto particolarmente introverso. Dopo essere andato a vivere da solo comincia a fantasticare in un mondo tutto suo, fatto di gossip sulle celebrità americane, sulle quali López comincia a fondare la propria vita, non riuscendo più a distinguere tra realtà e immaginazione.

Comincia anche a scrivere un diario, dove annota tutti i suoi sentimenti nei confronti delle celebrità di cui s’infatua, la frustrazione che sente nei confronti della società e della sua solitudine, che lo sta sempre più trascinando nella follia.

…e il tentato omicidio di Björk

È il 1993 quando López conosce la cantante islandese Björk e per lui diventa una vera e propria ossessione. Inizialmente, il suo sembra un atteggiamento da semplice fan, che segue l’artista e le scrive alcune lettere, arrivando anche a definirla la propria “musa ispiratrice” all’interno del diario. A poco a poco, però, il suo comportamento diventa sempre più inquietante, tant’è che scrive che vorrebbe diventare una persona importante per la cantante, tornare negli anni Settanta per diventare suo amico o, ancora, che la ritiene una sorta di figlia (per la sua voce e il volto giovanile) e, per questo motivo, non potrebbe mai avere rapporti sessuali con lei.

ossessione fan

Tre anni dopo, però, si diffonde la notizia dell’inizio di una relazione tra Björk e Clifford Joseph Price, noto come Goldie. Da quel momento, López decide di punire la cantante del presunto “tradimento”, e anche in maniera dolorosa.

Quando compie ventuno anni, López non scrive più sul diario ma dà vita a un vlog, filmandosi ogni giorno. Nel primo video afferma che vorrebbe mostrare al mondo la sua arte, la sua vita e il suo piano di vendetta. Sono video piuttosto inquietanti e squallidi: in cui López appare spesso nudo, in un appartamento in rovina, mentre si lamenta della sua vita e parla della sua ossessione per Björk. È così che decide, un giorno, di arrivare a ucciderla per l’“oltraggio” che lei gli avrebbe fatto: dopo un piano (fallito) che prevedeva di creare una bomba per infettare con l’HIV la cantante, López decide di mandarle un pacco-bomba, che però, fortunatamente, non raggiungerà mai la donna.

Una volta consegnato il pacco, López torna nel suo appartamento e filma il suo ultimo video, che finisce con il suo suicidio. A sentire la famiglia, nessuno si sarebbe mai aspettato un epilogo del genere, ma sta di fatto che è un episodio che ha segnato la vita di diverse persone – soprattutto quella di Björk – per sempre.

Un fenomeno preoccupante: le sasaeng

Sasaeng è una parola che nella cultura sudcoreana indica un fan che ha sviluppato un’ossessione per le vite degli idol coreani che segue, al punto da invaderne a non finire la privacy. Sono spesso donne tra i tredici e i ventinove anni che arrivano persino a cercare di entrare nei dormitori delle celebrità, nelle loro case, o a molestare i loro familiari.

Un esempio lampante è dato dalla band K-pop TVXQ, tra i gruppi con il maggior numero di episodi preoccupanti riguardanti le sasaeng: i componenti sono stati più volte vittime di intercettazioni telefoniche, irruzioni nei loro appartamenti e non solo. Alcune sasaeng sono state capaci di cercare di prendere le loro impronte digitali, perseguitare i loro familiari, e persino avvelenare uno dei ragazzi: Yunho. fortunatamente la questione si è risolta con una lavanda gastrica, ma ciò non è nulla a confronto di ciò che potrebbero ancora fare, nei confronti loro e di molti altri gruppi ancora.

Ci è voluto molto tempo perché la Corea capisse la gravità dello stalking praticato in maniera gratuita e si decidesse a prendere provvedimenti. Finora sono piuttosto leggeri, ma in futuro dovrebbero cambiare, grazie a delle misure che il governo sta discutendo da due anni. La situazione sta diventando insostenibile e gli artisti sono i primi a riferirlo.

Rihanna e il suo stalker

L’ultimo caso che vi presentiamo è forse meno inquietante degli altri, ma ugualmente preoccupante: si tratta di uno stalker, Eduardo Leon, di ventisette anni, che è riuscito a intrufolarsi in casa di Rihanna e rimanerci per diverse ore, dicendo che “aveva voglia di fare sesso con lei”.

La popstar, per fortuna, non era presente al momento dell’intrusione, ma ha provato comunque terrore nel scoprire che qualcuno fosse riuscito a disattivare il sistema d’allarme della sua casa, dopo averla spiata per diverso tempo.

Fortunatamente la situazione si è risolta e l’uomo è stato consegnato alla giustizia, con un’ordinanza restrittiva che gli impedirà di stare vicino alla donna per ben dieci anni. Le autorità, inoltre, hanno affermato che entrerà a far parte di un programma che lo aiuterà a migliorare la propria condizione mentale e a gestire la propria ossessione per la cantante.

Greek Tragedy, una tragedia in tutti i sensi

Vi lasciamo con una canzone dei The Wombats, il cui video (per fortuna) non è ispirato a fatti realmente accaduti al gruppo, ma lascia ugualmente scioccati: diretto da Finn Keenan e con la partecipazione dell’attrice April Pearson – conosciuta principalmente per il suo ruolo in Skins – viene mostrato ciò che è stato descritto finora.

La protagonista è, infatti, una fan sfegatata della band. Inizialmente, la situazione sembra piuttosto normale ma la protagonista fa capire, secondo dopo secondo, di avere una vera e propria ossessione per i componenti del gruppo. Se inizialmente va ai loro concerti con un’espressione estatica, in seguito segue ognuno di loro per raccogliere ogni tipo di oggetto personale, poi però…

Niente spoiler, il finale del video è così sconvolgente che lo lasciamo scoprire a voi. Se siete molto suggestionabili, forse non è una buona idea.

E se non lo siete, buona visione!

Conoscevate già alcuni di questi casi, o Greek Tragedy?

Purtroppo esistono molte situazioni simili, anche più gravi come l’uccisione di John Lennon, o una catena di incidenti stradali causati dalle sasaeng in cui è stato coinvolto il gruppo Super Junior, ma forse prima o poi si capirà che non ha senso questo accanimento, perché tra persone famose e fan non cambia assolutamente nulla, abbiamo tutti uguali problemi, uguali pensieri.

Ma soprattutto, perché creare danni irreparabili alla mentalità di un artista, arrivando a rovinargli la vita? Noi stiamo a guardare, ma nel frattempo ci auguriamo che non si ripetano più episodi del genere.


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