Walt Disney: un sogno intramontabile in mostra al Mudec

Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Chi non ha mai sentito questa celebre frase di Walt Disney?

Disney
Walter Elias Disney

All’anagrafe conosciuto come Walter Elias Disney, questo imprenditore statunitense – nato nel 1901 – è considerato ancora oggi il pioniere dei film d’animazione per eccellenza.

Ricorda che questa intera avventura è partita da un topolino” affermava.

Era il 16 gennaio 1928 quando, grazie a Disney, nacque Mickey Mouse, il topolino antropomorfo dalla faccia buffa e dalle orecchie tonde e nere. Lui non lo sapeva ancora, ma di lì a poco sarebbe diventato un’icona a livello internazionale.

È lo stesso Disney a raccontare di come è nata l’idea, spiegando di essersi lasciato ispirare da un piccolo topolino che viveva nel suo ufficio:

 

Mi affezionai particolarmente a un topo domestico marrone. Era un piccoletto timido. Toccandolo sul naso con la matita, lo addestrai a correre all’interno di un cerchio nero che avevo tracciato sul mio tavolo. Quando me ne andai da Kansas City per tentare la fortuna a Hollywood, mi dispiacque lasciarlo. Così lo portai in un cortile, facendo attenzione che fosse un bel quartiere, e il piccoletto domato corse verso la libertà”.

Poco dopo, nel 1939, fu la volta di Biancaneve e i sette nani. Questo fu il primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney Productions, il che ne fa il primissimo Classico Disney.

Lungo la stessa scia nacquero, negli anni successivi, Pinocchio, Bambi, Cenerentola, Alice nel paese delle meraviglie e moltissimi altri titoli che da sempre fanno sognare grandi e piccini.

Sì, perché quel che è certo è che Disney, dopo la sua morte, avvenuta nel 1966, ha perpetuato un’eredità in grado di emozionare sempre chiunque, anche dopo più di cent’anni dal suo primissimo esordio.

Il Museo delle Culture di Milano – conosciuto come MUDEC – si fa portavoce di un progetto nato quasi per gioco, ma che ora è attesissimo sia dai suoi più grandi appassionati che dai più curiosi.

Dal 19 marzo e fino al prossimo 13 settembre, infatti, ospiterà la mostra intitolata “Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo”. Questa sarà curata dalla Walt Disney Animation Research Library, ovvero il grande archivio dei Walt Disney Animation Studios, il quale conserva i disegni e i bozzetti più significativi che hanno fatto la storia, cambiandola definitivamente.

Ciò che si è voluto intraprendere è proprio un percorso senza tempo, per l’appunto. Un viaggio attraverso opere originali provenienti dagli Archivi Disney, le quali hanno il primario compito di conservare la purezza e l’originalità di un tempo.

I bozzetti preparatori saranno uno degli elementi principali che costelleranno l’intero percorso espositivo. Ogni personaggio, infatti, prima di essere conosciuto è stato frutto di esperimenti, schizzi, modelli e brutte copie. Molte di queste, frutto del lavoro degli artisti degli Studios, saranno presenti in mostra.

Vi sarà poi la possibilità di comprendere come questi semplici schizzi si siano trasformati in digitale, elemento caratterizzante degli ultimi anni, data la crescita tecnologica che sta inondando la nostra quotidianità. Questa volta i supporti diventano schermi luminosi, e non più carta bianca e grafite.Disney

Insomma, un percorso che vuole raccontare come si sia arrivati in poco meno di cento anni da Biancaneve ai sette nani all’ultimissimo Frozen II. Un viaggio non senza intralci, ma che di certo ha influenzato per sempre questo mondo sensazionale.

L’animazione offre un mezzo di narrazione e di intrattenimento visivo che può portare il piacere e le informazioni a persone di ogni età in tutto il mondo

ha affermato lo stesso Disney. L’universalità di tutto questo grande progetto è, forse, il suo più grande punto di forza. È straordinario pensare come le piccole bimbe di tutto il mondo abbiano sognato, almeno una volta, di essere Cenerentola, Aurora, Jasmine o Mulan. O ancora, di conoscere la Fata Madrina oppure Brontolo e Pisolo.  Disney è sempre riuscito ad arrivare al cuore di tutti.

L’attualità è sempre stata una caratteristica necessaria. Questa permette ancora oggi di emozionarsi e di commuoversi di fronte ai più vecchi lungometraggi, come fosse sempre la prima volta. Come se tutti questi anni non fossero mai passati. Come se Topolino fosse nato l’altro ieri e se Aurora si fosse appena innamorata del suo principe azzurro.

Laughter is timeless, imagination has no age, dreams are forever”.

La risata è senza tempo, l’immaginazione non ha età, i sogni sono per sempre”.

(Walter Elias Disney)


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