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Brigitte Bardot: un’icona di stile, sexy e raffinata

Classe 1934, attrice, cantante, modella, ballerina e attivista francese: Brigitte Bardot, l’intramontabile icona di stile che lo scorso 28 settembre ha compiuto 85 anni, colei che negli Stati Uniti degli anni Cinquanta è riuscita a sdoganare il tabù del bikini nel film E Dio creò la donna del 1956 diretto da Roger Vadim, è passata alla storia soprattutto grazie al suo essere sexy e libertina. Brigitte Bardot aveva la capacità di attirare su di sé tutti gli sguardi intorno a lei grazie al suo look sensuale e raffinato allo stesso tempo: capelli biondi lunghi con una semplice frangetta leggermente aperta raccolti in un’acconciatura a nido (copiata poi da molte star come Beyoncè o Amy Winehouse), occhi incorniciati da una matita nera con la coda all’insù e labbra carnose di un semplice nude. Il suo stile non era mai volgare, bensì proprio nella sua semplicità si ritrovava un qualcosa di particolare, fuori dal comune, che solo poche donne nella storia hanno avuto la fortuna di possedere.

B.B. ha sempre evitato le etichette, a 15 anni ha posato per la copertina di Elle, creava scandalo a Cannes con i suoi costumi succinti (all’epoca era qualcosa di sconvenevole) e camminava a piedi nudi per la strada; una donna leggera, ma mai frivola o superficiale. Era consapevole della propria bellezza e la sapeva portare con classe, non era mai troppo né troppo poco. Prima modella, poi ballerina, attrice ed infine attivista per i diritti degli animali, la Bardot ha sperimentato qualsiasi tipo di arte, riuscendo a distinguersi in ciascun mestiere da lei portato avanti; Gigi Rizzi, un suo amore estivo, in un’intervista la descrisse come “fragile, malinconica, intelligente, amante dell’intimità, vera”. Vera: Brigitte Bardot era autentica. Non si nascondeva dietro agli abiti o ai trucchi, mostrava la propria femminilità senza veli né filtri.

Non si può semplicemente dire che la camaleontica Brigitte fosse solo ‘bella’, sarebbe come dire che il teatro è solo l’attore, il che è palesemente errato. Brigitte Bardot era, oltre che una delle donne più affascinanti sul palco internazionale, un’ artista; il suo sogno era fare la ballerina, ma, dopo aver posato per Elle, il regista Vadim si interessò alla ragazza, facendola diventare una diva del cinema. La più conosciuta fra le sue interpretazioni cinematografiche fu quella mdi Juliette in Et Dieu créa la femme. Il suo fascino fece colpo anche sull’intellettuale Jean-Luc Godard che la volle ne Il disprezzo (1963), film tratto dal romanzo di Alberto Moravia.

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Attivista dei diritti degli animali ed ecologista

Nel 1962 la Bardot intervenne in una trasmissione televisiva denunciando i maltrattamenti subiti dagli animali da macello e quello stesso anno affermò la sua decisa lotta in difesa degli animali diventando vegetariana. Ma B.B. lasciò il pubblico e i suoi fan senza parole nel 1974, quando si ritirò dal cinema dopo aver girato ben cinquanta film. Nel 1986 creò la Fondazione Brigitte Bardot in difesa degli animali, e la cosa che fece più scalpore fu il fatto che per finanziare la suddetta associazione mise all’asta i suoi gioielli, ricavandone circa 3 milioni di franchi. Tutt’oggi la diva porta avanti la causa insieme a suo marito, il politico Bernard d’Ormale, sposato nel 1992 con cui vive a Saint Tropez, circondata dai suoi adorati animali; i due sono entrambi, oltre che animalisti, anche ecologisti, e combattono ogni giorno la lotta contro il surriscaldamento globale tramite donazioni a enti per l’ambiente e campagne per promuovere il messaggio ecologista.

Insomma, Brigitte Bardot ha stupito il pubblico più e più volte durante la sua vita, ed è riuscita in tutto ciò in cui si è cimentata, dalla moda al cinema, dalla musica alla scrittura (ha scritto diversi libri per diffondere il suo messaggio in difesa degli animali), il tutto potendo sempre contare solo e soltanto su se stessa e sul proprio talento. Non si può quindi definire in un unico modo proprio perché non si è mai soffermata per troppo tempo su un unico ambito artistico, bensì ha continuato a sperimentare fino a trovare la sua vera vocazione, ovvero la difesa dei diritti degli animali. La bellezza l’avrà sicuramente accompagnata durante tutto il suo percorso (artistico e non), ma se non ci fosse stato altro dietro al suo aspetto sicuramente non sarebbe arrivata fin dove il suo coraggio e la sua determinazione l’hanno portata.

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