Il carisma tra mito e realtà (prima parte)

Il carisma è un dono o una qualità da apprendere?
Si può essere carismatici ed introversi?
Che cos’è esattamente un comportamento carismatico?

Partiamo dall’ultima domanda per definire il carisma. Una persona che infonde carisma lo fa essenzialmente comunicando tra le righe tre cose: presenza, calore, potere. In altre parole, di fronte ad una persona carismatica avremo l’impressione che sia concentrata su di noi, di andarle a genio, e che trasmetta quel senso di sicurezza di chi sa come gestire la situazione e ha il potere per farlo. Per quanto riguarda invece le prime due domande, chiunque può imparare ad essere carismatico, anche una persona introversa.

Olivia Fox Cabane è una coach americana che da molti anni tiene corsi sul carisma per multinazionali e nelle più importanti università americane. Fox Cabane sottolinea come innanzitutto occorra smitizzare il carisma, smontando i luoghi comuni che lo circondano. I tre luoghi comuni più importanti sul carisma sono:

  1. scaturisce da una naturale disinvoltura,
  2. è appannaggio delle persone attraenti fisicamente,
  3. per acquisirlo occorra stravolgere la propria personalità in qualche modo “snaturandosi”.

In realtà, come verrà dimostrato in questo articolo, si sceglie di essere carismatici allenando determinate qualità. Infatti, le persone che sembrano “nate” carismatiche in realtà hanno semplicemente avuto la possibilità sin da piccole di imparare da modelli adulti di carisma e di poterli replicare liberamente. Ciò non toglie che il carisma, con un po’ più di sforzo, si possa imparare anche da adulti.

Quanto alla bellezza, essa può dare un vantaggio nel sembrare carismatici, perché il nostro cervello tende ad associarla spontaneamente ad altre qualità, anche se ciò è del tutto arbitrario. Ma non è decisiva. Ad esempio, possiamo pensare a quanti politici comunicano carisma (partendo dallo storico esempio di Churchill e arrivando ai contemporanei), senza essere belli.

Sul fatto che bisogna snaturarsi per sembrare carismatici, invece, niente di più sbagliato. Si tratta infatti di aggiungere abilità a quelle già possedute e adattarle naturalmente ai propri tratti.

Smontati i principali pregiudizi sul carisma, andiamo a vedere nello specifico le caratteristiche dei suoi ingredienti: presenza, potere, calore.

Alla base di tutti gli atteggiamenti carismatici c’è la presenza, ossia lo stare nel qui ed ora della situazione relazionale in cui ci si trova. Se nel corso di una conversazione siete distratti, gli altri se ne accorgeranno e il vostro livello di carisma scenderà perché gli altri si sentiranno meno importanti per voi. E attenzione: nemmeno si tratta di simulare un interesse che non c’è. La nostra comunicazione non verbale (quella che arriva in modo più convincente agli interlocutori) prima o poi infatti tradirà questa incoerenza.

Non si tratta quindi di recitare, ma di essere consapevoli del valore della presenza e volerla autenticamente coltivare, pur sapendo che la mente per sua natura a volte si distrarrà.

Olivia Fox Cabane suggerisce alcuni modi per farlo. Innanzitutto verificare durante una conversazione se la vostra mente è effettivamente nel qui ed ora del dialogo o da qualche altra parte (che potrebbe essere anche solo pensare alla domanda successiva da porre). Se vi rendete conto di essere distratti potete usare i sensi per riconnettervi al presente e poi rifocalizzarvi sull’interlocutore, ad esempio concentrandovi rapidamente su un suono del momento, sul vostro respiro, sul contatto dei piedi col pavimento.

Radicati in un saldo senso di presenza, possiamo trasmettere carisma se ad esso associamo calore e potere. Per calore in estrema sintesi intendiamo un atteggiamento di sincera apertura, benevolenza, altruismo, che si comunica principalmente attraverso il linguaggio del corpo e il comportamento generale. Il calore può renderci simpatici, gradevoli e cordiali agli occhi altrui. Se vogliamo essere anche carismatici ad esso dobbiamo aggiungere il potere.

Per potere intendiamo la capacità di poter influenzare il mondo e di sentirsi in grado di gestirlo con relativa tranquillità, attraverso un mix variabile di intelligenza, forza e abilità fisica, disponibilità finanziaria, influenza sociale, competenza. Noi valutiamo il livello di potere di una persona sulla base del suo aspetto, dei suoi atteggiamenti, di ciò che sappiamo di lei.

Così come se vogliamo essere carismatici non basta il calore ma serve anche il potere, allo stesso modo una persona che comunica potenza senza calore non risulterà carismatica ma tutt’al più potrà impressionare, col rischio di risultare fredda, arrogante.

In che modo si può lavorare sul proprio atteggiamento per sviluppare maggiore presenza, potere, calore? E quali sono i principali ostacoli a queste qualità? Lo vedremo nella seconda parte.


FONTI
Fox Cabane O. (2013), Il Segreto del Carisma, Sperling & Kupfer


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