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La Red Special di Brian May: quando una chitarra fa la storia

Come può un oggetto diventare un’icona? E chi la rende tale? Che sia una borsa o un semplice portachiavi, un oggetto diventa icona nel momento in cui inizia ad acquistare valore. A volte viene fatto di proposito, ma parecchi sono i casi in cui il tutto accade casualmente. La musica non ha fatto alcuna differenza per alcuni accessori che hanno fatto la storia: il guanto di Michael Jackson, il giubbotto in pelle di Freddie Mercury, la fascia di Jimi Hendrix e altri ancora.

Fra tutti gli oggetti iconici che hanno fatto la storia ce n’è uno, anzi, una: la Red Special di Brian May, storico chitarrista dei Queen. Una chitarra unica nel suo genere, entrata nella storia grazie non solo alla qualità tecnica, ma anche perché questa è stata costruita interamente “in casa”, artigianalmente.

Chi è Brian May?

Sicuramente dopo l’uscita del film Bohemian Rhapsody, May è noto a tutti. Storico e unico chitarrista dei Queen, è autore di brani iconici come We Will Rock You, Who Wants to Live Forever, I Want it All, e altro ancora. Laureato con i massimo dei voti in fisica e astronomia, May sin da piccolo ha avuto una spiccata passione per la musica. Dopo gli inizi con il pianoforte si è appassionato a quella che lo accompagnerà durante tutta la carriera: la chitarra. I genitori e in particolare il padre di May, ingegnere, non potendo permettersi una Fender, insieme al figlio decisero di costruire quella che diventerà poi una delle chitarre più iconiche di sempre.

Un’icona senza tempo

May è uno dei pochi – se non l’unico – a usare sempre la stessa chitarra dagli esordi. Ogni chitarrista ha sempre spaziato usando di solito lo stesso marchio ma modelli diversi. Per esempio sembra quasi strano immaginare Slash dei Guns N’ Roses con una Fender Stratocaster.
Quella di May è diventata una chitarra così iconica da avere ancora oggi un sacco di imitazioni. Anche i più importanti liutai progettano e costruiscono chitarre che possano avvicinarsi sempre più alla sua.

Oggi la Red Special originale ha un valore abbastanza elevato, anche se all’epoca si dice che avesse un valore di circa 8 sterline. La costruzione della chitarra durò circa due anni, durante i quali il giovane May raccolse materiale in giro.

Perché Red Special? Innanzitutto questa chitarra fu soprannominata anche Old Lady, la vecchia signora, colei che ha fatto la storia accompagnando il grande May in tutta la sua carriera. Il nome originale deriva dal colore del mogano con cui è stata costruita, che era rossastro. Chi non conosce la storia di May può pensare che questa appartenga al marchio Gibson, vista la l’estetica dello strumento.

La struttura

L’idea iniziale di May e suo padre era quella di costruire una chitarra semi-acustica molto in voga durante il primo Novecento e riconoscibilissima dalle buche a “f” al posto delle cavità classiche e acustiche. Questa tipologia non va confusa con la chitarra elettrica. La chitarra semi-acustica, a differenza dell’elettrica, ha la cassa armonica cava come l’acustica, ma molto più sottile.

Di solito le chitarre semi-acustiche sono chitarre usate principalmente per il jazz, quindi è strano che un artista come Brian May abbia scelto inizialmente di costruire questo tipo di strumento per la sua carriera. Anche se di base l’idea era quella di creare una chitarra che potesse somigliare vagamente a una chitarra jazz, quella di May in realtà non possiede le famose buche a “f”, rendendola ancora più unica nel suo genere.

Per la costruzione, che risale al 1963, il chitarrista usò principalmente materiale riciclato. Si pensi che per irrobustire la struttura usò due blocchi di quercia ricavati da un tavolo. Per il manico invece usò un pezzo di caminetto, stagionato circa cento anni, dell’Ottocento.

Anche la tastiera è stata costruita con materiale economico. Usò nuovamente la quercia, che costava meno rispetto all’ebano. Dopo averla installata la dipinse di nero e aggiunse i tasti ricavati dai bottoni che la madre usava per cucire gli abiti. Finita la parte tecnica ed estetica, toccherà poi al padre ingegnere il compito di occuparsi della parte elettronica.

Anche il plettro è stato costruito in casa. Questo non era il classico accessorio usato da tutti ma una moneta da 6 pence, scelta fatta di proposito poiché secondo lui i suoni risultavano diversi.

Il resto poi è storia. Il chitarrista per tutta la sua carriera ha sempre usato la Red Special. Sicuramente lo ha fatto per il valore affettivo ma anche per una questione etica, poiché non si riesce a immaginare Brian May senza la sua Vecchia Signora.
Ancora oggi la sua chitarra viene considerata un’icona indiscussa. Parecchi liutai hanno lanciato nella loro produzione diverse repliche della Red Special. C’è stata la Greco, azienda giapponese che realizzò una replica non ufficiale, la John Birch che ha realizzato un modello unico realizzato appositamente per il chitarrista dei Queen.

Brian May ha oltre quarant’anni di carriera e, nonostante le varie modifiche tecniche, la Red Special resterà unica e ineguagliabile.

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