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Musica Per Bambini: quando i cartoni animati incontrano il teatro

Il teatro e i cartoni animati hanno varie caratteristiche in comune, tra le quali il desiderio di intrattenere, di divertire e quello di insegnare. Con il passare del tempo, spesso, si tende a perdere l’interesse nei confronti di queste due forme di intrattenimento, a differenza di quanto, invece, si verifica con la musica. Ma se quest’ultima riuscisse a riunire in sé le altre due? Musica Per Bambini ne è un esempio eccellente. Il suo ultimo album, intitolato Alla fiera della fine e pubblicato il 6 dicembre scorso, ne è la dimostrazione. Si tratta di un progetto tanto complesso quanto interessante. Noi de «Lo Sbuffo» vogliamo proporvi una breve guida che vi faccia viaggiare attraverso questo complesso e affascinante microcosmo musicale.

Manuel Bongiorni alias MxB

Musica Per Bambini (o MxB) è lo pseudonimo di Manuel Bongiorni, cantautore ma anche attore, scrittore e umorista piacentino.
Manuel pubblica il suo primo album, Nascondino coll’assassinio, nel 1998 e da quel momento inizia a sperimentare con tutti i generi musicali che più lo stimolano creativamente. In effetti, Manuel è un artista piuttosto eclettico: il suo è un genere musicale molto particolare, che unisce la musica elettronica a quella medievale, e il metal alle filastrocche per bambini (e non).

Le collaborazioni

Durante la sua carriera artistica, Musica Per Bambini ha collaborato con il musicista e DJ Alessio Bertallot per la realizzazione della sigla della stagione 2006/2007 di B-Side, un programma di musica elettronica andato in onda su Radio Deejay.
Inoltre, ha collaborato con Caparezza, con il quale ha inciso il brano Tartarugola, tratto da Dei Nuovi Animali (2011), quinto album di MxB. Anche in questo caso l’aggressività della base – che subisce chiare influenze elettroniche e metal – si va a scontrare piacevolmente con un testo che potremmo definire demenziale, nel quale si parla di questo fantomatico animale in tutto e per tutto simile a una comune tartaruga, con la particolarità di essere dotato della facoltà di parlare (e di cantare, ovviamente).

Sempre per lo stesso album, Musica PerBambini si trova anche a collaborare con Giovanni Gulino, voce del celebre gruppo alternative-rock Marta sui Tubi. Il brano in questione è GianTarlo che, come fa intuire il titolo, parla della routine quotidiana di un tarlo dedito alla distruzione di case: in effetti, il suo stomaco di ferro è in grado di ingerire, oltre al legno, anche qualsiasi altro materiale.

Per quanto riguarda il nuovo disco, invece, MxB ha rinnovato la collaborazione con la casa discografica Trovarobato, con la quale aveva già pubblicato i suoi ultimi tre lavori (Dio Contro Diavolo del 2008, il sopracitato Dei Nuovi Animali del 2011 e Capolavoro! del 2014).
Inoltre, Manuel ha iniziato a collaborare anche con Hukapan, etichetta discografica degli Elio e le Storie Tese. Sia Elio che Rocco Tanica – rispettivamente frontman e tastierista della band – hanno partecipato alla realizzazione di Mario Antiorario, Vivere nel tuo naso e Cartolino, tutti brani di cui parleremo a breve, in quanto facenti parte di Alla fiera della fine.

Il nuovo album: Alla fiera della fine

Come abbiamo già riscontrato, Musica Per Bambini non è nuovo all’utilizzo di mix di generi e testi particolarmente carichi di riferimenti demenziali. Le stesse particolarità le ritroviamo in Alla fiera della fine, la cui struttura e i cui contenuti sono decisamente inusuali.

Partiamo dalla struttura: si tratta di diciotto tracce. La prima è Vivere Nel Tuo Naso (featuring Elio) e fa da cappello introduttivo all’album. Il racconto si costruisce su un carnevale di suoni in grado di trasmettere un senso di dinamismo portato all’estremo grazie a una voce robotica. Fin da subito, dunque, è evidente che l’album non sarà qualcosa di commerciale e facilmente apprezzabile da tutti. Infatti, la creazione di Musica Per Bambini ha quasi una forma teatrale e, come tale, non è sempre di immediata comprensione.

Dopo questo cappello introduttivo inizia il racconto vero e proprio. Manuel tratta il proprio album come se fosse un’opera letteraria che viene divisa in sei diversi “capitoli”. Ogni capitolo si compone di tre tracce: la prima è piuttosto breve e fa da introduzione al capitolo stesso, mentre le altre due sono i racconti che compongono il capitolo.

Ora, seguiteci bene perché la faccenda si complica: MxB decide di dare a ognuno di questi capitoli del suo lavoro un nome diverso. Dunque avremo l’Atto Primo, il Capitolo Secondo, il Canto Terzo, il Libro Quarto, la Puntata Quinta e il Coso Sesto. Quest’ultima sezione è leggermente anomala poiché, contiene un solo brano oltre all’introduzione. E poi, chissà perché proprio “coso”. Che Musica Per Bambini avesse esaurito la fantasia?

Le introduzioni ai diversi capitoli

Come abbiamo accennato, queste sei sezioni sono tutte introdotte da un brano che fa da prologo e anticipa velocemente il contenuto dei due brani successivi.
Queste brevi introduzioni si basano tutte sulla stessa struttura, ovvero un dialogo caratterizzato dall’incontro di più voci su una base giullaresca, fiabesca e a tratti simile a quella di uno spot pubblicitario. Il dialogo è aperto a varie interpretazioni: potrebbe essere quello tra un re e un suddito, come suggerisce #afdf Puntata Quinta, nella quale un interlocutore sconosciuto si riferisce direttamente a un fantomatico re.

Oppure tra un bambino curioso e un genitore esasperato dalle numerose domande del figlio, che vuole a tutti i costi conoscere la conclusione della storia della buona notte, come avviene in #afdf Capitolo Secondo. Inoltre, questo pezzo contiene uno dei giochi di parole più divertenti e al tempo stesso macabri dell’album e ne esprime bene lo spirito goliardico:

Che cos’è la morte? Una cosa che avviene spesso, a meno che tu non sia il papa. 

Le voci che si sovrappongono nei diversi brani, spesso, assumono una forte cadenza tipica dell’accento piacentino, zona d’origine dell’artista. In questo modo, si crea un’atmosfera di divertimento e spensieratezza legata proprio alla presenza di questo forte accento che fa pensare a una situazione totalmente informale. L’idea è quella di tanti personaggi un po’ ebbri che, ridendo, si danno spintonate tra loro e poi si siedono per ascoltare una nuova storia.

I racconti

Come dicevamo, ogni “capitolo” contiene due racconti (tranne l’ultimo). Ognuno di questi propone la storia di un “eroe”, protagonista della narrazione, raccontata tramite l’utilizzo di basi musicali che, man mano che l’album progredisce, diventano sempre più aggressive.

L’album si apre con musicalità da cartone animato, protagonisti e storie divertenti come avviene con il simpatico alieno 2D di Cartolino o in Vivere nel tuo naso (dove viene raccontata la vita dalla prospettiva di una caccola), passando per un supereroe che difende l’eleganza (L’uomo di camicia), per poi finire con la musicalità dei videogiochi e la complessità tematica di Mario Antiorario, del quale parleremo a breve. Man mano che si prosegue con l’ascolto, dunque, sia il contenuto che la musica seguono un crescendo: da una parte aumenta la complessità mentre, dall’altra, l’aggressività.

Alcuni brani: Mario Antiorario (featuring Elio)

Mario Antiorario è un brano incentrato, come suggerisce il titolo, su un personaggio in grado di andare a ritroso nel tempo. Tuttavia, le basi sono ancora abbastanza adolescenziali (proprio per i suoni che vengono usati, decisamente riconducibili alla musica tipica dei videogiochi). La canzone racconta di un Re che, dopo aver sentito le anticipazioni del futuro, incarica il protagonista di tornare nel passato per dargli dei consigli migliori, in modo tale da scansare il progredire della tecnologia e, dunque, evitare l’utilizzo di “quelle diavolerie elettroniche che sostituiscono cuochi, cantanti e monete”. Si tratta di una delle canzoni più complesse e articolate dell’intero progetto, in cui è facile perdersi a causa dei continui salti temporali tra futuro, contemporaneità e passato.

OcchioTristo MenaGramura

Altro brano sullo stesso livello di complessità è OcchioTristo MenaGramura, che racconta le vicende di un ladro specializzato in furti di vesti e gioielli ai danni dei moribondi. La particolarità è che, forse per deformazione professionale, si è innamorato della Morte. Si tratta quindi di una sorta di storia d’amore, in cui ogni volta il protagonista cerca di avvicinarsi alla morte e la insegue per poterla tenere nel regno dei vivi. Nella parte finale, inoltre, viene anche proposta una cattiva recensione dell’Inferno, in cui OcchioTristo MenaGramura riceve una pessima accoglienza da parte del Diavolo, adirato perché, a causa sua, i morti arrivavano senza averi.

Marmellano e L’Uomo in mano

La musica cambia per davvero a partire da Marmellano, brano il cui titolo ricorda, naturalmente, l’esploratore portoghese Magellano. Qui è presente un gioco di rimandi tra alti e bassi musicali, ma con delle sonorità ancora simili a quelle di una filastrocca; il brano però si conclude con una base decisamente più metal che verrà ripresa in L’Uomo in mano. Quest’ultima è la traccia che forse ha più riferimenti metal di tutte. In questo caso, la canzone verte sulla materializzazione della coscienza umana sotto forma di un essere che vive sul palmo della mano.

È davvero musica per bambini?

Musica Per Bambini, dunque, nonostante ciò che sembra suggerire il nome, non fa musica esattamente per bambini. O meglio, la struttura morfo-sintattica è quella che si userebbe per raccontare una fiaba e, a volte, anche le basi sono simili a quelle di canzoni per bambini. Ma non è sempre così.

È come se il disco accompagnasse l’ascoltatore in un viaggio di maturità, passando dai toni più dolci, fantasiosi e piacevoli dell’infanzia, fino ad arrivare a quelli più aggressivi e goliardici dell’adolescenza e dell’età adulta; basti pensare a Il capo dei nonni, brano in cui il nonno decide che si va “a puttane”.

Insomma, Alla Fiera Della Fine è un progetto decisamente particolare, che punta molto sui giochi di parole, le figure retoriche e l’ironia, particolarmente attento all’uso della lingua e che punta a far divertire l’ascoltatore in maniera poco convenzionale.

FONTI

Materiale gentilmente concesso da Conzapress

Bertallot.com

Rockit.it

CREDITS

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