Alexandra Rojas: la millennial executive director del Justice Democrats

Alexandra Rojas, 24 anni, New York: una millennial è il direttore esecutivo del Justice Democtras che si occupa di reclutare e addestrare giovani donne e uomini provenienti prevalentemente dalla classe operaia e di etnie diverse e candidarli alle primarie statunitensi. Infatti, il suo lavoro da dirigente esecutivo del Justice Democrats ha dato vita a una novità importante nella politica degli States, che si è coronata con l’avvento di The Squad.

The Squad è il nome del gruppo di giovani congresswoman che nel 2018 hanno rivoluzionato le presenze nella camera dei rappresentanti: Alexandria Ocasio-Cortez, Ilhan Omar, Rashida Tlaib e Ayanna Pressley. In occasione della campagna elettorale statunitense, Alexandra Rojas sta lavorando per trasformare questo slancio in un potere elettorale più ampio, allestendo una squadra di giovani progressisti da presentare al Congresso. Finora, sono stati approvati otto nuovi candidati per gareggiare ai seggi congressuali nel 2020, tra cui l’avvocato Jessica Cisneros, 26 anni, che ha già raccolto oltre sette volte il totale di Ocasio-Cortez nel 2017.

Cos’è il Justice Democrats?

È un comitato di azione politica progressista americana, fondato a gennaio 2017 da Kyle Kulinski, Cenk Uygur, Saikat Chakrabarti e Zack Exley. Kulinski e Uygur non sono più affiliati al gruppo ma rimangono sostenitori attivi. Da maggio 2018 Alexandra Rojas è diventata  la direttrice esecutiva dell’organizzazione. L’organizzazione si è formata a seguito delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016 e ha l’obiettivo dichiarato di riformare il Partito Democratico conducendo “una campagna unificata per sostituire tutti i membri del Congresso sostenuti dalle imprese ” e ricostruire il Partito Democratico “da zero”.

Alcune delle prerogative del Justice Democrats sono:

  • Creare un nuovo programma di infrastruttura chiamato  “Green New Deal
  • Porre fine alle vendite di armi a paesi che violano i diritti umani come l’ Arabia Saudita e l’ Egitto
  • Eliminare la pena di morte
  • Porre fine alla pratica della guerra unilaterale, tranne che come ultima risorsa per difendere il territorio degli Stati Uniti
  • Porre fine alla guerra alla droga a favore della legalizzazione, regolamentazione e tassazione delle droghe, perdonare tutti i criminali non violenti e curare tutti i tossicodipendenti
  • Garantire la libertà di parola nei campus universitari e sostenere la neutralità della rete
  • Garantire un’istruzione universitaria pubblica e gratuita per quattro anni
  • Garantire l’assistenza sanitaria universale – Medicare
  • Stabilire un congedo di maternità retribuito, un congedo di ferie retribuito e assistenza all’infanzia gratuita
  • Ampliare le leggi antidiscriminazione da applicare alle persone LGBT – sintetizzato nell’Equality Act
  • Ampliare i controlli di base sulle armi da fuoco
  • Finanziare i servizi di contraccezione e aborto e riconoscimento dei diritti riproduttivi

Ma qual è la storia di Alexandra Rojas? I genitori di Alexandra sono immigrati. Il padre è un ingegnere di origine peruviana mentre la madre è un’agente immobiliare, emigrata dalla Columbia quando aveva 9 anni.  Rojas è cresciuta nel Connecticut, prima a East Hartford, cittadina di stampo operaio, poi a Glastonbury. La scelta di trasferirsi a Galstonbury fu dettata dalla volontà dei genitori di far frequentare ai figli un liceo pubblico di alta qualità. Nonostante il divorzio dei genitori, Alexandra è molto legata alla famiglia. Infatti in un’intervista su <<Vogue>>, Rojas racconta della sua infanzia trascorsa a visitare la famiglia in Perù. Ricorda di quanto i suoi familiari paterni fossero “così contenti di così poco”. Con il suo soggiorno a Glastonbury, ha assaporato per la prima volta il distacco dalle famiglie di stampo repubblicano a causa della sua origine, in quanto la sua famiglia era una “tra le uniche brown family dove si indossavano abiti sottomarca e non esistevano pasti regali a pranzo o a cena.

Il liceo non è stato un successo, e dopo la laurea è fuggita in California, con l’intenzione di stabilirsi e iscriversi all’UCLA, la più prestigiosa università pubblica degli Stati Uniti. Nel frattempo ha svolto tre lavori a basso reddito, ha vissuto in un monolocale nella Contea di Orange e ha frequentato il college della comunità. Il suo scopo era ottenere una buona istruzione, pagarla e capire come fare abbastanza soldi. Un giorno, qualcuno le ha inviato il video dell’annuncio della campagna di Bernie Sanders, e per la prima volta è venuto fuori che il suo ancestrale “sogno americano” di arricchire la sua famiglia era a rischio. Dopo non essere entrata all’UCLA, nel 2016 è diventata stagista e ha iniziato a lavorare con lo staff nazionale di Bernie. Successivamente ha incontrato alcuni degli altri fondatori del Justice Democrats, diventando nel giro di tre anni l’executive director del comitato.

Il suo lavoro ha permesso di inserire nel mondo politico Alexandria Ocasio-Cortez, rivoluzionando il Partito Democratico dal basso e inserendo nel mondo politico chi non avrebbe mai ottenuto un’opportunità nell’establishment della politica degli States. Oggi sta costruendo nuove figure che possono aiutare persone come lei a realizzare il sogno americano. Perché Alexandra Rojas, a soli 24 anni, ha conquistato il suo sogno e continua la sua missione.

CREDITS

Copertina by Lo Sbuffo

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