Storia di una “dipendenza”: che tipo di serializzato sei? (Parte 2)

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Lo snob

Poche, ma buone. Fedele come LeTont e Spugna, farebbe di tutto per difendere le sue amate serie tv. Ogni tuo tentativo di convincerlo a guardare qualcosa di nuovo, di diverso che tu ami particolarmente sarà vano. Nulla è lontanamente paragonabile alle sue.
“No, certo. Sicuramente è bellissima…ma non quanto questa”. Va bene, lasciamo perdere.

Lo shipper

Non so bene se la causa sia una mancanza di affetto nella propria vita o, in generale, una semplice fissa per le coppie felici. Indipendentemente dal fattore scatenante, lo shipper segue serie tv per poter accoppiare i personaggi nella speranza che possano fondersi un po’ come Vegeta e Goku con la danza di Metamor. Un unico destino, un unico cuore. Ovviamente una dolorosa depressione post-separazione è inevitabile nel caso in cui arrivi la Shonda Rhimes di turno a uccidere uno dei due personaggi o a causarne la partenza dall’altre parte del mondo.

Dory

Nonostante gli sforzi, si dimentica costantemente i nomi dei personaggi, cosa sia accaduto nella precedente puntata, chi era figlio o fratello di chi. Tendenzialmente tentare la visione di un episodio con questa tipologia di spettatore è una condanna a morte. Nei suoi occhi traspare il panico dato dal fatto che non riesce a collegare cosa stia succedendo ad una trama effettiva. Consiglio: se rientri in questo gruppo non guardare Lost.

Il genuino

Con lo sguardo altezzoso alla Mark Darcy (Orgoglio e Pregiudizio) ti scrutano dall’alto al basso giudicando la tua colpa: guardare le serie tv in italiano. Ti guarda come se fossi sporco o col terrore che tu possa attaccargli una malattia rara. Puoi dirgli che seguite la stessa serie, ma nella consapevolezza che seguirà un “sì…ma in lingua originale è tutta un’altra cosa”.
Una domanda? Quindi La casa di carta la seguite in spagnolo? E Dark? Rigorosamente in tedesco, giusto?

Il fedele

“Bello…ma non è paragonabile al libro”, “Hai ragione, è carina come serie tv. Ma la versione originale degli anni ’90 è imparagonabile”. Queste ed altre affermazioni rispecchiano Fido, il serializzato leale che non ammetterà mai di apprezzare davvero l’adattamento della trama di un libro oppure la versione moderna di un cult anni ’80.

Il salariato

Neanche loro sanno quante serie seguono perchè, in realtà, le guardano tutte. Perfettamente organizzati e in linea con la tabella di marcia. Qualsiasi distrazione li porterebbe nel caos più totale perchè, a quel punto, sarebbe impossibile recuperare. Non chiedetegli quante serie seguono o hanno visto nella loro vita…ne conseguirebbe un crollo emotivo.

Lo spoiler-professionista

Ci sono cose che non vanno perdonate, nonostante l’affetto che ti lega ad una persona si è consapevoli che sia necessario prendere decisioni difficili in conseguenza di tali gesti. Lo “spoileratore” dice di amarvi, ma mente. Quell’apparente entusiasmo innocente che traspare dai loro occhi quando vi incontrate deve farvi attivare un campanello d’allarme! Sicuramente ha appena visto un episodio contenente un fatto importane, un colpo di scena, un’evento inaspettato. Sappiate che non si tratterrà e vi dirà tutto quello che è successo nel dettaglio prima che voi possiate prendere un’arma per difendervi. Attenzione! Una parte di questi “simpatici individui” è così carina da avvisarvi sui social così che l’ignaro di turno, scorrendo la home di Facebook, si ritrovi a scrivere lettere minatorie contro l’incriminato pochi secondi dopo.
AVVISO: sappiate che esiste un girone nell’Inferno anche per voi.

L’empatico

A seconda di cosa sia accaduto nell’ultimo episodio visto cambierà il suo umore. Si immerge così profondamente nelle serie che finisce col provare gli stessi sentimenti dei personaggi. Impara a comprenderli, odiarli ed amarli al punto da considerarli parte integrante della sua vita. Non possono farci nulla, sono persone sensibili

L’assente

Quell’amico che non vede l’ora di guardare un bell’episodio con te, tutto contento di poter condividere questa passione. Peccato che passi la metà del tempo su Facebook, Instagram, Whatsapp, a guardare il muro e a farti domande su cosa stia succedendo.
Concentrati e guardati la puntata così, magari, non devi fare tutte queste domande alla fine.

Il divergente

Questa rara specie di homo sapiens sostiene di non avere alcun interesse per le serie televisive. Passano le loro giornate svolgendo attività particolari come lavorare, studiare, fare sport ed uscire con gli amici. Apparentemente innocui, ma è chiaro che ci sia un vuoto nella loro vita da colmare. Infatti, un giorno com un altro, guarderanno una puntata di Breaking Bad o di Game of Thrones, così, giusto per provare. Capendo, finalmente, cosa si sono persi fino a quel momento. E non torneranno più indietro.

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