Capelli come opere d’arte: i giovani di Brera in mostra a Milano

Non v’è in natura nulla di più variabile dell’acconciatura di una signora”.

Joseph Addison

I capelli. I nostri migliori amici tanto quanto il nostro peggior incubo. Così versatili quanto indomabili. Chi li ha lisci li vuole ricci, chi li ha ricci li vuole lisci. Corti, lunghi, mossi, biondi, castani, rossi. Insomma, non ci si accontenta mai, e mai si finisce di tagliare, tingere, modificare le nostre chiome. Come se il taglio e il colore dei capelli potesse, in qualche modo, dirci tutto su una persona. Sappiamo che non è così, ma nessuno è disposto ad ammetterlo.

Siamo sempre alla ricerca del giusto taglio e del giusto colore che possa al meglio valorizzare la nostra personalità. Spesso si sente dire che i nostri capelli siano la cornice del nostro viso. Per questo motivo – quando se ne parla – non siamo in grado di arrivare a compromessi.

In alcuni casi, però, è necessario scendere di qualche gradino ed accettare che non sempre possiamo apparire come si vuole. Purtroppo nella vita succedono cose improvvise, talmente potenti e decisive da farci immediatamente cambiare aspetto.

Tutti sappiamo – o almeno dovremmo sapere – che ottobre è il mese dedicato alla prevenzione oncologica femminile. In particolar modo si punta l’attenzione sulla sensibilizzazione della lotta verso i più comuni tumori che colpiscono le donne, quelli agli organi riproduttivi e quello al seno.

Fortunatamente, ciò che si è evoluto nel corso degli ultimi anni è quel senso di consapevolezza, che colpisce persino le ultime generazioni. Aver piena coscienza della situazione permette, in qualche modo, di affrontarla con un sorriso in più.

È il caso degli studenti del biennio di Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica dell’Accademia di Belle Arti di Brera, i quali hanno intrapreso un percorso di piena consapevolezza.
L’arte si mette a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. La creatività permette crescita, rinascita e un pizzico di follia, che per un attimo ti fa chiudere gli occhi e pensare al bello.

La mostra

I ragazzi sono riusciti, grazie alle docenti del corso Laura Tonani e Tiziana Tacconi e attraverso la loro più ampia fantasia, a realizzare opere d’arte relative al tema dei capelli. Il tutto connesso alla simbologia che questi possono presupporre.

Sono proprio le insegnanti ad affermarlo.

I capelli sono uno dei temi più interessanti della storia dell’arte. Durante questo progetto i ragazzi hanno avuto la possibilità di diventare protagonisti proponendo opere realizzate attraverso una totale libertà d’espressione delle diverse modalità tecniche e artistiche. Tutto questo si colloca in un biennio specialistico nato per formare artisti-terapeuti che si misurano all’interno di ambienti sociali differenti: dalla psichiatria alla psicanalisi, dalle scienze dell’educazione ai reparti pediatrici. L’obiettivo rimane quello di rendere, attraverso l’arte, “meno dolorosi” i momenti di persone in difficoltà”.

I capelli: simbologia, semiologia e sociologia attraverso lo sguardo dell’artista” è il titolo della mostra che fino a venerdì 15 novembre potrà essere visitata gratuitamente presso La Torneria di Milano, in via Tortona 32.

L’esposizione che si articolerà, in lungo e in largo, presso il famoso e luminosissimo open space meneghino, è stata promossa da Alfaparf Group. Questa primaria multinazionale italiana dell’industria cosmetica viene fondata da Roberto Franchina e da sempre si occupa della cura del viso, del corpo, ma – soprattutto – del capello.
Le 55 opere esposte rispecchiano a tutto tondo la creatività dei giovani artisti, 70 per l’esattezza, che si sono apertamente prestati all’iniziativa. Realizzazioni e progetti creati attraverso tecniche miste: dall’acquerello al gesso, dalla matita al collage. Con un solo ed unico soggetto, evidenziato o meno, nella cornice: i capelli.

I vincitori del concorso

In occasione dell’inaugurazione dell’esposizione, il giorno 29 ottobre, una giuria composta da 5 esperti – tra cui Roberto Favaro, Vice Direttore di Brera – ha sancito i vincitori del concorso legato alla mostra.

La medaglia di bronzo è stata assegnata ad Anthea Nigro con la sua opere intitolata Testa di Medusa. Al secondo posto, invece, troviamo Mariya Marinova con Intreccia la tua tristezza, un’opera che ha colpito maggiormente per il suo significato poetico e sentimentale.

Sfumatura di intrecci di Bruna Garabelli

Vincitrice indiscussa, invece, è l’opera Sfumature d’intrecci, ideata e realizzata da Bruna Garabelli.

Phylum di Rosy Torre

Parlando di Millenials non si può non fare riferimento al digitale. La gara, infatti, prevedeva anche un premio social, decretato dal maggior numero di Like.
Rosy Torre si è aggiudicata questo premio, con l’opera Phylum, considerata la migliore dalla giuria di spettatori.

Tutte queste opere, ovviamente, non potevano che essere in vendita durante il periodo d’esposizione, per sollecitare e sensibilizzare ancora una volta un tema che sta a cuore a molti. L’intero ricavato, infatti, sarà devoluto alla Onlus “La Forza e il Sorriso – per la bellezza delle donne che affrontano il cancro”.
Un motivo in più per presenziare, quindi.

Ancora una volta i Millenials portano avanti ideologie e progetti troppo spesso accantonati. Con estrema delicatezza, si fanno capo di una categoria di generazione fin troppo sottovalutata. I giovani di oggi non parlano facilmente di argomenti considerati tabù dalla società. Sanno, però, far riscattare la propria sensibilità.

La paura più grande è quella di non trovare parole adatte a queste situazioni. Ogni parola potrebbe essere vana e superflua. Ed è proprio per questo motivo che i giovani d’oggi mirano a comunicare secondo i loro mezzi. Uno di questi – inimitabile, irreversibile, irrefrenabile e incontenibile – è proprio l’arte.

L’esposizione temporanea milanese, quindi, merita una visita da tutti coloro che credono nel potere dell’arte, ritenuta da molti la miglior cura nei momenti di maggior disagio, sia psicologico che fisico.


FONTI

Milano Repubblica 

Comunicato stampa della mostra

Visita della mostra da parte della Redattrice


CREDITS

Copertina – Foto del comunicato stampa

Immagine 1

Immagine 2 – Foto del comunicato stampa

Immagine 3 – Foto del comunicato stampa

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