Festival dell’Oriente, un’esperienza da non perdere

Riuscire a ricreare il fascino dell’Oriente con i suoi profumi e i suoi colori a migliaia di chilometri di distanza sembra impossibile. O forse no. Da diversi anni numerose città italiane vengono invase da un festival itinerante che riesce a trasportare i visitatori in terre lontane, anche solo per qualche ora. Il Festival dell’Oriente è un progetto ambizioso ma che riscuote sempre parecchio successo: basti pensare che lo scorso anno soltanto la tappa di Brescia ha superato i 40mila biglietti strappati.

Quest’anno il viaggio del festival è iniziato a febbraio dalla capitale lombarda, passando poi per Bologna, Genova, Torino, Roma, Cagliari e infine Brescia. Altre tre città non sono ancora state travolte dalla vitalità e dall’energia dell’evento, ma manca poco anche per loro. I perugini potranno visitare il Festival dell’Oriente nelle giornate dell’11, 12 e 13 ottobre, mentre la città di Carrara ospiterà la l’evento l’1, 2 e 3 novembre e anche il sabato e la domenica successivi. Doppietta di date anche per Padova, tappa conclusiva del Festival che si concluderà nei weekend del 6, 7 e 8 e del 13, 14 e 15 dicembre.

Il Festival muove in giro per l’Italia non solo artisti, ma anche atleti, cuochi e figure religiose. In ogni tappa è possibile assistere a diversi spettacoli e partecipare a workshop dedicati alle arti orientali. Inoltre, in pochi resistono al portarsi a casa un ricordo della giornata, scegliendo di fare acquisti in una delle numerose bancarelle presenti alla fiera.

Gli spettacoli da non perdersi

Durante le diverse date del Festival, gli spettacoli si ripeteranno durante il corso della giornata, in modo tale che chiunque possa vedere con i propri occhi le esibizioni. È possibile assistere a concerti di taiko, ovvero il tamburo giapponese utilizzato in battaglia per intimorire l’avversario.  Sempre in questo ambito, si esibisce anche un gruppo proveniente dalla Mongolia, chiamato Khukh Mongol, che offre uno spettacolo suggestivo che unisce musica, danza e canto tradizionale. Anche il folklore indiano trova il suo spazio con lo show del gruppo Milon Mela.

La musica non è l’unica protagonista del festival. Infatti, per la gioia dei più piccoli, i palchi nella fiera ospitano anche Keiichi Iwasaki, un mago illusionista giapponese noto per aver partecipato all’edizione 2016 di Italia’s Got Talent. Con i suoi trucchi di magia cattura l’attenzione del pubblico lasciandolo senza parole.

Imperdibile data la sua particolarità è il face mask changing, ovvero un’arte cinese tipica dell’Opera del Sichuan. Con movimenti leggeri e rapidissimi, l’artista si diletta nel cambiare le maschere caratteristiche in modo da rendere al meglio le emozioni del personaggio interpretato.

Gli spettacoli offerti dal festival sono numerosissimi e davvero per tutti i gusti. Ognuno può trovare ciò che gli interessa di più consultando il programma ufficiale.

La religione, una sfaccettatura delle culture millenarie

Se si vuole conoscere al meglio una cultura, ciò che è fondamentale è tentare di comprendere al meglio il credo di riferimento. Moltissimi aspetti della vita dei fedeli sono appunto influenzati dalla religione, qualsiasi essa sia. Per questo motivo, il Festival propone un’area dedicata interamente alle principali religioni orientali, tra cui induismo, buddismo, confucianesimo e via dicendo.

L’obiettivo principale di questo settore è quello di creare un contatto fra Occidente e Oriente tramite l’aspetto della religione. Workshop e stand dedicati sono a disposizione del pubblico per approfondire le filosofie del Sol Levante.  Per i più curiosi, è anche possibile prendere parte a sessioni di meditazione guidate dai Maestri. Inoltre sono organizzate delle conferenze tematiche per permettere l’approfondimento da un punto di vista più teorico.

Sapori dall’Oriente

Naturalmente, fra uno spettacolo e l’altro, lo stomaco comincia a farsi sentire. Per fortuna al Festival dell’Oriente sono allestite delle aree ristoro dove è possibile assaggiare i manicaretti di diverse cucine. Anche qui, ce n’è per tutti i gusti. Gli amanti della cucina vegetariana e vegana posso tranquillamente mangiare alla fiera grazie alle opzioni che vanno incontro alle loro esigenze.

Le ormai sdoganate cucine cinesi e giapponesi sono soltanto alcune fra le innumerevoli proposte. Gli amanti dei sapori forti sono contenti di assaggiare cibi tipici della cucina indiana, mentre chi predilige gusti più delicati può optare per l’offerta vietnamita.

Per provare qualcosa in cui è difficile incappare in Italia, la cucina dello Sri Lanka è sicuramente la scelta ideale. Per quanto riguarda i gusti si può quasi paragonare alla cucina indiana, ma con la caratteristica di essere molto piccante. Anche la cucina coreana è interessante da provare, come anche quella thailandese.

Alcune info utili

I biglietti per il festival dell’Oriente si possono acquistare in loco al prezzo di 13 euro, mentre il ridotto a 8 euro è riservato ai bambini fra i 5 e i 10 anni. Il ridotto è previsto anche per gli accompagnatori di disabili al 100%, mentre a loro spetta l’ingresso gratuito. L’ingresso è possibile dalle 10,30 mentre la chiusura è alle 22.

Per quanto riguarda il parcheggio, non è possibile avere informazioni precise perché ogni palazzetto o fiera ha regole diverse.

Detto ciò, cosa aspetti a scoprire l’Oriente a pochi chilometri da casa tua?

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