Tash Sultana: una millennial fuori dagli schemi

Natasha Sultana (detta Tash), classe 1995, ha un modo di fare musica tutto suo. Tash è una cantautrice australiana, nata e cresciuta a Melbourne, che non solo scrive i suoi pezzi ma li mette anche in musica: sa suonare più di quindici strumenti diversi, tra cui chitarra, basso, pianoforte e batteria. Insomma, a soli ventiquattro anni è una musicista a tutto tondo e lei stessa si definisce scherzosamente come una “one-human-band” cioè una band composta da un solo essere umano, lei stessa appunto.

Gli esordi

La giovane ha iniziato ad approcciarsi alla musica dopo che il nonno le regalò la sua prima chitarra a soli tre anni. Il suo precoce talento e la sua dedizione l’hanno portata a sviluppare uno stile personale decisamente particolare e riconoscibile che sta dando i suoi frutti sul mercato musicale, ormai saturo di giovani promesse.

Tash ha iniziato suonando come artista di strada già da giovanissima, e ricevendo fin da allora diversi apprezzamenti sulla sua musica. In seguito, si è unita a diverse band con le quali ha vinto anche alcuni titoli nella sua città d’origine senza mai, però, riuscire a uscire dalla scena underground.

Nonostante la giovane età si è trovata ad affrontare un periodo molto buio quando, a soli diciassette anni, in seguito all’uso di droghe, è stata colpita da una psicosi che l’ha accompagnata per di diversi mesi, segnandola profondamente.

TED Talk

Nell’aprile 2016 in merito a questo periodo della sua vita, Tash ha scritto un monologo per la conferenza TED (Technology Entertainment Design) – tenutasi all’università di Melbourne – intitolato Finding a place through music. Nel monologo ha raccontato la sua storia a grandi linee: partendo dal racconto su come ha imparato a suonare diversi strumenti, fino ad arrivare a quel periodo buio al quale abbiamo accennato poco fa. Ha raccontato di amicizie e di scelte sbagliate che l’hanno portata ad abusare di diversi tipi di droghe e alla forma di psicosi, di come in quel periodo avesse “troppa paura di vivere e troppa paura di morire” e di come la musica l’abbia aiutata a ritrovare un certo grado di serenità.

Oltre a questo ha parlato anche dei pregiudizi che alcuni datori di lavoro ebbero nei suoi confronti, non volendola assumere a causa del suo aspetto trasandato. Ha continuato dicendo che a seguito di queste delusioni lavorative non si è comunque persa d’animo e ha iniziato a suonare per strada, fino al momento in cui è riuscita a ottenere un contratto e a capire che quella passione l’avrebbe accompagnata fino alla fine dei suoi giorni. Dopodiché ha lasciato che fosse la musica a parlare per lei.

Il successo e il primo EP: Notion

Come è accaduto per diversi giovani artisti, Tash è riuscita a portare la sua musica al grande pubblico grazie al web: un video registrato da lei stessa nella sua stanza mentre si esibiva divenne virale e ottenne in poco tempo un numero altissimo di visualizzazioni su YouTube, aprendole così diverse porte per cominciare la sua carriera da solista. Il brano in questione divenne poi (e rimane tutt’ora secondo le stime di Spotify) il suo brano più celebre: si tratta di Jungle che verrà poi inciso nel suo primo EP, Notion (2017).

Il primo tour mondiale

Questo improvviso successo le ha dato la possibilità di portare la sua musica in giro per il mondo. Dopo la pubblicazione di Notion, Tash ha iniziato un tour mondiale che l’ha portata dalla sua terra natia, l’Australia, a nuove mete come la Nuova Zelanda e l’Europa. Con il tour ha riempito centinaia di arene e ha avuto la possibilità di calcare i palchi di diversi festival in giro per il globo, come l’ormai celeberrimo Coachella californiano e il meno famoso Hangout Music Festival (edizione del 2018), che si tiene ogni anno sulle spiagge dell’Alabama e che riunisce artisti alternative-rock, indie, hip-hop e reggae.

In effetti, il suo stile musicale, così particolare e così poco ascrivibile a un sottogenere preciso, è apprezzabile molto meglio dal vivo. Essendo partita come artista di strada, Tash è molto forte quando ascoltata live.

Flow State: il primo album in studio

Il 31 agosto 2018, Tash ha pubblicato il suo primo album in studio, Flow State, che l’ha portata ad attivarsi per un secondo tour mondiale, ancora in corso e che quest’estate toccherà diverse tappe europee fra cui anche Ferrara (22 luglio), unica data italiana.

Se vi piace provare generi nuovi, consigliamo l’ascolto di alcuni dei suoi brani più famosi, Jungle in primis ma anche Can’t Buy Happiness, Mystik e Pink Moon.

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