Il fenomeno della “selfie face” e cosa comporta

Troppi labbroni, non vanno più!
Troppo quel seno, buttalo giù!
Sbianca la pelle, che sia di luna
Se non ti abbronzi, non sei nessuna!

L’estate prossima, con il cotone
tornan di moda i fianchi a pallone,
ma per l’inverno, la moda detta,
ci voglion forme da scolaretta.

Piedi piccini, occhi cangianti,
seni minuscoli, anzi, giganti!
….
Alice piange, trangugia, digiuna,
è tutte noi,
è se stessa, è nessuna..

Con questi versi, Lella Costa descrisse la costante imperfezione di Alice nella prefazione di Alice nel Paese delle Meraviglie. La protagonista della poesia non è un essere di fantasia, ma una giovane donna che, proprio come ci ricorda l’ultima strofa, può essere ognuna di noi. Alice è semplicemente una ragazza che cerca in tutti i modi essere perfetta agli occhi degli altri, di assecondare le pretese estetiche della società. Col passare dei secoli la cosiddetta “bellezza esteriore” è diventata sempre più determinante per giudicare una persona. I social network non hanno fatto altro che accentuare il desiderio di raggiungere una standard di bellezza sempre più alto, standardizzato e soprattutto artificiale. Grazie all’aiuto di filtri e di fotoritocchi ogni difetto viene completamente eliminato. Il genere femminile (ma non solo) è costantemente bombardato da modelli lontani dalla realtà, tanto da portare anche le più giovani a ricorrere alla chirurgia estetica per potere avere le labbra più carnose o il naso più fine. La visione distorta del corpo femminile che il web diffonde ogni giorno crea insoddisfazione e insicurezze, convincendo le persone di dover per forza cambiare se stessi per sentirsi finalmente accettati.

Il target che è stato maggiormente colpito da questa propaganda di standard inverosimili, o comunque veramente limitati, è stata la generazione dei Millennials, ovvero l’ampia fascia d’età che comprende tutte le persone nate dai primi anni ’80 alla fine degli anni ’90. Generazione particolarmente presente su Instagram, il regno delle influencer, cresciuta (almeno la maggior parte) con la nascita dei social e quindi costantemente bombardata da immagini di altre persone, le quali apparivano sempre più perfette, tanto da diventare dei modelli irraggiungibili. I selfie, ma anche le foto a figura intera spopolano sulla piattaforma ed è sempre più difficile distinguere l’aiuto di un buon filtro o di photoshop. Se su uno schermo si può apparire con la pelle senza imperfezioni e gli occhi giganti, nella vita vera le cose non sono così facili. Il mondo della chirurgia estetica si è trasformata e aggiornato per rispondere alle richieste di giovani donne e uomini desiderosi di poter finalmente mostrare 24 ore su 24, la cosiddetta “selfie face”.

Durante il congresso SIME (Società italiana di medicina estetica) svoltosi a Roma si è deciso di dedicare un’intera sezione proprio a questo argomento .

«Il rapporto con i social, cui queste ragazze sono perennemente collegate, ha cambiato la percezione di sé», spiega il professor Emanuele Bartoletti, presidente SIME. “La ‘selfie face’ mette in evidenza dei difetti inesistenti, dovuti alla fotocamera del cellulare che altera i lineamenti e restituisce un’immagine che non corrisponde alla realtà. Non solo, le varie applicazioni, tipo photoshop, per migliorare la foto propongono un’immagine non veritiera e spesso mi sento chiedere interventi mirati per risultare come si appare nella foto.”

Il presidente, ha inoltre sottolineato l’importante ruolo del medico, il quale ha il dovere di far comprendere a possibili clienti l’importanza di rimanere legate alla realtà.

I trattamenti più richiesti dalle Millennials

Uno dei motivi per cui le Millennials si sottopongono ad un intervento di chirurgia estetica tocca anche la sfera lavorativa, sia per lavorare nel campo dell’estetica sia per apparire semplicemente di “bella presenza”. Uno dei trattamenti più richiesti arriva dagli Usa, ovvero pre-juvenation, pre-ringiovanimento, tendenza rilevata dall’AAFPRS (American academy facial plastic and reconstructive surgery) La testimonianza di Mirko Manola, chirurgo plastico ed estetico a Milano, è molto importante per capire la portata di questi interventi.

«Il loro scopo è prevenire l’invecchiamento per non arrivare a 40 anni con un viso segnato e poco tonico. Tra le mie pazienti ho diverse Millennials e i trattamenti più richiesti per il viso sono: la biorivitalizzazione, le cosiddette vitamine, e il filler labbra. Il primo è il top dei trattamenti antiage, soprattutto a scopo preventivo perché assicura un’idratazione profonda e molta luminosità. Il filler labbra, invece, consente di aumentare la mucosa delle labbra o evidenziare il contorno delle stesse. L’obiettivo è quello di estroflettere in modo naturale senza far perdere alle labbra la loro forma. Per il corpo? L’intervento più richiesto è la mastoplastica additiva.».

L’importanza della beauty routine ad hoc

Le Millennials sono sicuramente più attente alla cura della propria pelle. Questo è un fattore assolutamente positivo in quanto può far migliorare l’aspetto estetico senza però intaccare la propria personale costituzione, insomma una bellezza unica e assolutamente 100% naturale. Per quanto una pelle giovane sembri richiedere meno attenzioni, la realtà è che è proprio in quel periodo che si gioca la partita contro il tempo, oltre ad ovviamente limitare la possibilità di contrarre tumori, come quello alla pelle o al seno.  Prevenire è essenziale. Sotto i 30 anni il ricambio di cellule è veloce, quindi la pelle appare elastica e luminosa per poi rallentare con l’avanzata dell’età. A questo proposito non basta utilizzare solo un buon idratante, specialmente per il contorno occhi, ma anche utilizzare un antirughe composto da un mix di vitamine, oligoelementi e antiossidanti, per dare maggiore carica alla pelle. Primo di tutto ciò non bisogno dimenticare l’importante figura del dermatologo, per comprendere le esigenze della propria pelle.

Accettarsi non è assolutamente facile, ma prendersi cura del proprio corpo e conoscerlo nella sua interezza è il primo passo per superare l’orribile sensazione di non essere mai abbastanza perfetti, davanti allo specchio e per le altre persone. Amare se stessi è fondamentale per non continuare a cercare di assomigliare ad un modello fittizio e soprattutto vivere un rapporto sano con il proprio aspetto esteriore.


FONTI
Fonte 1

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