maggio

Gli album del mese: maggio 2019

A seguito della rivoluzione digitale causata dallo streaming, ogni release musicale, di qualsiasi nazione, esce in contemporanea a mezzanotte. Per questo motivo, per ascoltare subito le nuove uscite settimanali è necessario passare le notti svegli ad ascoltarle. Ecco i 5 progetti (per par condicio saranno sempre: uno urban, uno indie/itpop, uno rock/pop, uno internazionale e un jolly) che più ci hanno convinto o stupito – dipende sempre dalle aspettative iniziali – e a cui vi consigliamo di dedicare un ascolto rispetto a tutto ciò che è stato pubblicato a marzo 2019. Rigorosamente in ordine cronologico (di uscita).

maggio

3 maggio: La terra sotto i piedi – Daniele Silvestri (pop/rock)

Nona fatica discografica per il cantautore romano classe 1968. Un disco lungo più di un’ora e impegnato, meno disincantato del precedente e fortunato Acrobati. Il lavoro è stato preannunciato a febbraio dall’intenso e vincente brano Argento Vivo, premiato con ben tre riconoscimenti al Festival di Sanremo. La Terra Sotto i Piedi si concentra sul presente: Silvestri sente l’urgenza artistica di prendere posizione rispetto all’aria che tira oggi nel nostro paese. Con ciò, non mancano certo le canzoni d’amore ma in generale, se i toni rimangono ironici, come l’uomo col megafono ci ha sempre abituati, i contenuti non possono fare a meno di essere fortemente allusivi alla nostra attualità. Un gesto coraggioso che non ha effetti collaterali, grazie anche alla straordinaria cura con cui i sempre complessi e intricati testi sono stati musicalmente rivestiti.

maggio

10 maggio: Animali Notturni – Fast Animals and Slow Kids (indie/itpop)

Sai
Per tanti anni
Pensavo fosse alternativo fare il punk
Ma oggi
Ho trent’anni
Vorrei soltanto dire quello che mi va
Lo so, ti parrà strano
Ma in fondo questa è la mia nuova libertà

Basterebbe la conclusione di Canzoni Tristi per riassumere questo album. La band perugina, attiva da ormai dieci anni, compie qui un decisivo passo verso la maturità artistica, rendendo accessibile la loro musica a un più ampio pubblico. I fan storici storceranno forse il naso, ma sono tante le nuove orecchie a cui in questo modo viene più semplice cantare le loro canzoni a squarciagola. Il tema principale è l’instabilità sentimentale, causata dall’intensità e dalla sensibilità di chi è consapevole del valore che l’amore comporta. Un album che si urla scorrevolmente d’un fiato, e alla fine del quale ti senti cambiato. Destinato a restare nel tempo, a differenza della maggior parte dei lavori odierni.

10 maggio: Liberato – Liberato (Jolly)

Dopo due anni da invisibile protagonista nelle cuffie di migliaia di giovani italiani, Liberato pubblica il primo album in cui include tutte le hit che lo hanno consacrato. Inoltre cinque nuovi brani, accompagnati dal corto Capri Rendez-Vous, vero gioiellino del regista Francesco Lettieri. La domanda è sempre la stessa: se questo cantante si mostrasse avrebbe lo stesso seguito? La sua trap neomelodica resta una proposta degna di menzione, che sperimenta e avvicina mondi veramente distanti e difficili da accostare con armonia. Inoltre – anche in occasione del suo live a Milano dell’anno scorso – ha dimostrato di saper tenere il palco e incendiare la folla, oltre al saper generare un effetto karaoke in una città così distante, visti i suoi testi in dialetto napoletano: non era per niente scontato.

album

10 maggio: Confessions of a Disturbed Mind – Logic (Internazionale)

Uscito per la Def Jam di Rick Rubin, è il secondo album consecutivo che finisce al numero uno delle classifiche statunitensi per uno dei più prolifici artisti del momento: 6 progetti e altrettanti mixtape in meno di una decade. L’ispirazione alla vecchia scuola, specie ai Wu-Tang Clan, rimane evidente e lo differenzia da molti suoi coetanei spesso privi di profondità e spessore. L’altra caratteristica in cui Logic primeggia è senz’altro la quantità di parole che riesce a pronunciare in pochissimo tempo e con una semplicità disarmante. Un po’ quel che è stato in grado di fare anche un altro rapper caucasico… il fiore all’occhiello rimane proprio l’aver convinto sua maestà Eminem a comparire in Homicide (non a caso, seconda traccia dell’album, che secondo la cabala sarà sempre la più riuscita). Da segnalare nel disco la presenza, tra gli altri, di Gucci Mane e Wiz Khalifa.

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31 maggio: 2001 – Psicologi (Urban)

Un EP di 5 tracce a soli diciotto anni per attirare l’attenzione di qualsiasi addetto ai lavori, al punto che, dopo il grande seguito dei primi quattro estratti, il progetto 2001 è stato distribuito sulle piattaforme dalla Universal Music Italia. Alessio Aresu e Marco De Cesaris raccontano i disagi di una gioventù disillusa, priva di prospettive, ma non per questo disinformata (si ascolti a tal proposito Alessandra, prodotta dagli affermati Frenetik&Orang3). Il suono è più tendente al graffiti pop dei conterranei Carl Brave e Franco126 che non alla trap sintetica dei loro coetanei. Chissà se questo promettente esordio darà il via a qualcosa di duraturo o se si tratterà di uno dei tanti fuochi fatui tipici di questi anni, specie nella scena rap.

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