I Sette Palazzi Celesti è il titolo di un’installazione gratuita permanente e site-specific esposta presso l’Hangar Bicocca di Milano, fondazione no profit ex stabilimento industriale riqualificato, oggi uno degli spazi espositivi di arte contemporanea più grandi d’Europa, ubicato nella periferia nord-orientale della città.
La mostra ha aperto le porte al pubblico nel 2004, anno in cui è stata realizzata dal suo autore, l’artista tedesco Anselm Kiefer.
Il titolo della mostra richiama il trattato del Sefer Hechalot, il Libro dei Palazzi, del IV-V secolo d.C. c.a. Kiefer rifacendosi alla tradizione mistica ebraica simboleggia, per mezzo delle sette torri, il tentativo di ascensione dell’uomo al divino attraverso i sette livelli di spiritualità che deve percorrere nel suo cammino per giungere a Dio.
Ogni torre ha un nome e delle caratteristiche distinte: Sefirot, Melancolia, Ararat, Linee di campo magnetico, JH & WH, Torre dei quadri cadenti.
Ai piedi e alla sommità della Torre dei quadri cadenti sono riposte invece cornici di ferro e lastre di vetro infrante e prive di soggetto.
«Questa molteplicità di lettura è connaturata all’opera stessa nel suo complesso che vuole essere insieme interpretazione della religione ebraica, ma anche rappresentazione delle macerie dell’Occidente dopo la Seconda Guerra Mondiale, e proiezione in un futuro possibile – al quale l’artista ci invita a guardare a partire dall’oggi, dal nostro presente rovinoso. Come qualcuno ha scritto, quest’opera è “il ritratto di una catastrofe avvenuta, la rappresentazione di un pianeta disabitato e ridotto in macerie, rappresentazione di un pianeta disabitato, ridotto a maceria.»
Bet Magazine Mosaico, 21 gennaio 2013
«Architetture-reliquie del desiderio di salvezza che emerge dalla storia, anche la più ferita. Andate a vedere. Per credere.»
Alessandro D’Avenia
Anselm Kiefer è nato in Germania l’8 marzo del 1945. Tra le sue esposizioni in Italia, quella di Venezia al Museo Correr del 1997, e la personale esposta alla GAM di Bologna del 1999. Ha realizzato inoltre l’opera Die Grosse Fracht per la Biblioteca San Giorgio di Pistoia, ed è accademico corrispondente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze (classe di pittura).