Chiara Ferragni si fa piccola per una grande causa

E’ impossibile non aver mai sentito parlare o non aver idea di chi sia Chiara Ferragni. C’è chi la conosce per essere la moglie di “Fedez”, chi per il suo ruolo di Influencer e chi per il suo lavoro nel campo della moda o addirittura per la famosa acqua dal costo esorbitante (prezzo non dettato dalla firma, ma dalla marca stessa della bottiglia). Nasce a Cremona nel 1987, ma ha scelto come basi in cui vivere, tra un viaggio e l’altro, le città di Milano e Los Angeles. La sua ascesa verso il successo comincia esattamente 10 anni fa con il lancio, Il 12 ottobre 2009, del suo blog «The Blond Salad», tradotto «insalata bionda». Chiara ha spiegato in diverse interviste che il nome doveva rappresentare l’insieme, ossia “un’insalata” di tutto ciò che le piaceva, moda, viaggia e bellezza. Oggi Chiara, a 32 anni, è l’imprenditrice digitale italiana più famosa al mondo, fondatrice della linea di moda Chiara Ferragni Collection caratterizzata dall’iconico occhio azzurro, diventato negli anni il suo marchio di fabbrica.

Secondo la piattaforma di Marketing Launchmetrics il suo sito e-commerce è sul podio in termini di gradimento a livello mondiale: in Italia, per esempio, una delle ricerche maggiormente effettuate dall’inizio dell’anno sono state le sue Sneakers Suite. La nostrana Blonde Salad è presente anche nella top 10 della rivista Forbes, classificandosi al sesto posto tra gli influencer più pagati al mondo. Oltre ai suoi abiti, Chiara ha costruito un vero e proprio impero tramite il suo profilo Instagram: si stima infatti che un suo post possa arrivare a valere circa 12 mila dollari. Chiara vanta una community particolarmente attiva e appassionata, la quale crea un engagement di oltre 40 milioni di utenti che la seguono e commentano i suoi post mensilmente.

Il matrimonio con il rapper Fedez è stato celebrato il 1 Settembre 2018 nella città di Noto, dopo solo due anni dall’incontro e l’innamoramento tra i due. La loro storia d’amore è nata quasi per gioco, ovvero nel momento in cui Chiara posta una foto in cui canta la strofa della hit estiva «Vorrei ma non posto» nella quale il rapper canta la frase «il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton». Sarà la risposta di Fedez a far scattare una serie di messaggi che li porteranno ad incontrarsi per la prima volta a Milano e a coronare il loro amore con il matrimonio e la nascita di loro figlio Leone Lucia Ferragni.

Ricca, realizzata, innamorata e mamma felice, quali problemi potrebbe mai avere questa giovane donna? Ebbene è proprio la sua principale fonte di guadagno che molto spesso le si rivolta contro. Il suo essere sempre presente sui social e il mostrare la propria vita privata la mette spesso e inevitabilmente di fronte alle critiche e alle invidie di chi la segue, non per ammirazione o interesse, ma solamente per sfogare il proprio odio e la propria invidia. Negli ultimi anni si è formato il fenomeno denominato come “Cyber Bullismo”, ovvero la pratica messa in atto da alcune persone sui social di criticare violentemente altri utenti, inveendo contro di loro, insultandoli pesantemente per l’aspetto fisico e il modo di essere. La stessa Chiara Ferragni, infatti, è costantemente presa di mira dagli haters, capaci di criticarla a partire dalla fisicità (“eccessivamente magra e con il seno troppo piccolo”), passando alle capacità lavorative e intellettive, fino a toccare addirittura il suo modo di essere mamma e di crescere il proprio figlio.

L’atteggiamento di alcuni utenti risulta assolutamente anacronisticio e allarmante. È assurdo sottovalutare i propri gesti e le proprie azioni, senza pensare che dall’altra parte dello schermo, a leggere determinate brutalità ci sia una persona in carne ed ossa, capace di provare emozioni. Spesso viene liquidato il problema sottolineando la volontà delle varie Influencer di esporsi ad un pubblico e quindi di dover accettare passivamente le critiche. La verità è che qualsiasi tipologia di bullismo, reale o digitale,  rivolto ad una persona comune o ad una persona famosa non può essere assolutamente tollerata. A questo proposito Chiara ha deciso di mettere in vendita la bambola di se stessa realizzata da Trudy per il suo matrimonio, con lo scopo di ricavare fondi da destinare alla associazione statunitense no profit «Stomp out Bullying», la quale si occupa proprio di educare tutti gli studenti con lo scopo di ridurre e prevenire il bullismo, il cyberbullismo e altri abusi digitali.  L’associazione si pone come obiettivo la sostituzione degli atteggiamenti omofobi, razzisti e discriminatori con la civiltà, l’inclusione e la tolleranza. Inoltre fornisce aiuto a chi ne ha bisogno, supportando soggetti in crisi depressive o chiunque sia colpito da questo fenomeno. «Stomp out Bullying» è solita creare collaborazioni con personaggi famosi, con il fine di sensibilizzare e raggiungere più facilmente la massa.

Per quanto il futuro appaia ancora molto oscuro, come si può evincere dai numerosi utenti che riescono addirittura a opporsi ad un atto di beneficenza, la speranza è che con il tempo si possa creare una rete più civile e soprattutto si redigano leggi apposite per difendere e punire gli atti di Cyber Bullismo. Attualmente in Italia è in vigore la legge n. 71, dedicata interamente alla tutela dei minori contro il fenomeno del cyberbullismo. Il secondo articolo della legge cita testualmente

 “Ai fini della presente legge,  per  «cyberbullismo»  si  intende qualunque  forma  di  pressione,  aggressione,   molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identita’, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento  illecito  di  dati personali in danno  di  minorenni,  realizzata  per  via  telematica”.

Nonostante lo stato si sia finalmente mosso in ambito penale, i casi di cyberbullissimo rimangono allarmanti, tanto da necessitare oltre che di una tutela legale, anche di una maggiore educazione civile e digitale nelle scuole e sul lavoro per poter estirpare il problema alla radice.



Fonte 3

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