album del mese

Gli album del mese: aprile 2019

A seguito della rivoluzione digitale causata dallo streaming, ogni release musicale, di qualsiasi nazione, esce in contemporanea a mezzanotte. Per questo motivo, per ascoltare subito le nuove uscite settimanali è necessario passare le notti svegli ad ascoltarle. Ecco i 5 progetti (per par condicio saranno sempre: uno urban, uno indie/itpop, uno rock/pop, uno internazionale e un jolly) che più ci hanno convinto o stupito – dipende sempre dalle aspettative iniziali – e a cui vi consigliamo di dedicare un ascolto rispetto a tutto ciò che è stato pubblicato a marzo 2019. Rigorosamente in ordine cronologico (di uscita).

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5 aprile: Colpa delle Favole – Ultimo (Pop)

Terzo disco in altrettanti anni: da perfetto sconosciuto a next big thing del pop italiano. Colpa delle Favole? Chi lo sa, sicuro due Sanremo vissuti da protagonista hanno aiutato. Il risultato concreto è un tour sold out appena iniziato, che lo porterà a riempire l’Olimpico di Roma la prossima estate. Come reggere simili aspettative? Rimanendo tradizionalissimi e puntando forte sulle qualità di questo ragazzo classe 1996. Un disco che rientra ampiamente nei canoni di cosa funziona oggi, che piacerà a mamme e figlie, e che verrà sicuramente passato in radio. Qualche pizzico di cantautorialità, quella vecchio stampo, emerge in Fateme Cantà (coraggioso secondo singolo) e in Aperitivo Grezzo. Da segnalare anche il placet di Antonello Venditti in persona, che ha speso parole non indifferenti per Ultimo. Se si tratti di un passaggio di consegne, è comunque presto per dirlo.

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5 aprile: 68 (Till the End) – Ernia (Urban)

ESSE magazine – hub culturale punto di riferimento per l’hip hop italiano – lo ha definito “il miglior repack degli ultimi mesi”. Sette nuove tracce che chiudono il periodo fortunatissimo dell’album 68, che aveva portato Ernia dalla periferia a riempire l’Alcatraz lo scorso marzo, tutto questo in circa sei mesi. Till The End è un bigliettino da visita che in breve riassume tutte le caratteristiche del rapper milanese e che ridà il giusto valore al cosiddetto EP, tanto raro in Italia, quanto frequente oltre oceano. Come sempre, è presente sia la sua parte spocchiosa e saccente, per esempio in Phi, sia quella conscious e romantica, di cui Ti Ho Perso rappresenta il miglior lavoro. Collaborazioni curiose e variegate, pur rimanendo nel suo tanto amato ambiente urban: dall’hardcore di Nitro, al Cardi B style di Chadia Rodriguez, senza dimenticare la grande strofa di Lazza ne Il Mondo Chico.

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5 aprile: Fuori dall’Hype – Pinguini Tattici Nucleari (Indie/Itpop)

Il precedente lavoro Gioventù Brucata – uscito nel 2017 in un momento di boom dell’indie italiano – li aveva messi sulla mappa, grazie a brani quali Irene e Tetris. Si era iniziato a parlare con insistenza di questa band, probabilmente una delle più originali e stravaganti del panorama, a partire dal nome. Da lì è arrivata la firma con Sony, step tanto importante quanto insidioso per un gruppo così libero. Fuori dall’Hype è il giusto compromesso. Sicuramente si sta andando verso il pop, ma i giochi di parole e soprattutto il mood scanzonato non vengono mai del tutto abbandonati. Probabilmente, a differenza di alcuni colleghi, i palazzetti sono ancora lontani, ma il percorso dei Pinguini Tattici Nucleari si conferma a fuoco e consapevole. Per questi bergamaschi il futuro appare roseo e per quanto cerchino di tenere basse le aspettative, l’hype sarà sempre più alto e giustificato.

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19 aprile: Appunti di un Lungo Viaggio – Gino Paoli (Bonus)

A 84 anni suonati, Gino Paoli festeggia i 60 anni di carriera con quattro nuove canzoni. Sole quattro canzoni la cui durata totale è però equivalente alla maggior parte degli album di oggi, più di mezzora. Estate, Inverno, Primavera e Autunno sono un’incredibile testimonianza di freschezza creativa. Il cantautore genovese non ha perso il tocco, sia a livello di penna, sia per quanto riguarda la sua straordinaria abilità interpretativa. Sembra che il tempo per lui non sia mai trascorso. Una simile uscita discografica nel 2019, oggi che siamo circondati per lo più da musica usa e getta, fa un certo effetto. Sempre che si abbia la pazienza di ascoltare. Consigliato infatti a tutti coloro che sanno riconoscere il patrimonio culturale che ci ha preceduto. Appunti di un Lungo Viaggio è un incredibile tentativo di unire un tempo che sembrava ormai perduto, al presente. Un tentativo prezioso e riuscitissimo.

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26 aprile: Hurts 2B Human – P!nk (internazionale)

Indecisi se inserire Khalid o P!nk, vista la presenza di entrambi nella title track, abbiamo optato per la seconda. L’artista americana torna a due anni da Beautiful Trauma con l’ottavo album in studio in carriera. Walk Me Home, Hustle e Can We Pretend i singoli che lo hanno anticipato. P!nk si conferma capace di essere efficace sia per pezzi più lenti e intimi, sia per quelle che sono le esigenze della radio. Se si considera l’ampio pubblico a cui si rivolge, questo è un lavoro praticamente ineccepibile: non mancano infatti, arrivata quasi a quarant’anni, anche i momenti di riflessione sul tempo che scorre. Da segnalare anche la bellissima copertina, oggi che l’aspetto grafico, avendo sempre l’immagine del disco sullo schermo del mezzo su cui lo stiamo ascoltando, ha una rilevanza sempre maggiore.

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