ll “peso” sociale dell’anoressia, la testimonianza di Valentina Dallari

Valentina Dallari è una famosa dj e influencer che, a soli 25 anni, conta sul suo profilo instagram più di 1.1 milioni di follower. Il suo successo – come forse ricorderanno gli amanti del programma Uomini e Donne – ha inizio nel 2015, quando le viene comunicato di essere diventata la nuova tronista.

Per 8 mesi l’allora 21enne, seduta sul tanto ambito trono rosso, vive emozioni contrastanti: agitazione durante le risse tra i suoi corteggiatori in studio, estrema felicità durante la scelta con i petali rossi e soprattutto per il fidanzamento – terminato purtroppo non nei migliori dei modi – con il fashion blogger Andrea Melchiorre; oltre a questi stati d’animo più che comprensibili, Valentina ha rivelato di avere sentito spesso l’ansia di essere continuamente esposta al giudizio altrui, divenuta un personaggio pubblico. Valentina racconta all’inviata de Le Iene, Veronica Ruggeri, in un  servizio andato in onda lo scorso 26 Febbraio, come l’essere diventata improvvisamente un volto noto in Italia sia stato per lei difficile e motivo d’ansia.

Sei sulla bocca di tutti – confida Valentina alla Ruggeri – scrivi il tuo nome su google, compare sulle notizie, è stato un po’ una botta.

Quella botta le è costata molto più di quanto credesse e, non sapendo reggere le continue critiche – del tutto immotivate – sul suo peso e sulla sua persona, è entrata come moltissime giovani donne al giorno d’oggi nel tunnel dell’anoressia. All’inizio dell’esperienza come tronista Valentina pesava 60 kg, ma, non felice del suo peso, ha iniziato a dimagrire sempre di più, al punto che la stessa Maria De Filippi in una puntata si è dimostrata preoccupata del suo dimagrimento così repentino. Da 60 kg è arrivata nel giro di un anno o poco più a pesarne quasi la metà. Accogliendo il saggio consiglio di amici e parenti, però, ha deciso di curarsi in una clinica specializzata in questo tipo di disturbi.

Valentina spiega come sia dura vivere in una società in cui tutti i valori sono sacrificati al solo scopo di apparire e non essere, in cui il canale della nostra vita sociale è instagram pieno di foto di ragazze famose magrissime e di come sia difficile essere famosi ed esporsi sui social network nei quali il corpo non è più solo del proprietario delle foto, ma anche di tutti i suoi seguaci. I follower, infatti, a volte per invidia, a volte per pura cattiveria, si lasciano andare a commenti pesanti e a critiche non costruttive, anzi del tutto distruttive, e non tutti sono in grado di sopportare questa pressione.

Sempre più ragazze mi scrivevano: “con quei vestiti sembri tre volte più larga, chissà come sei sotto”. La verità è che mi sentivo in dovere di perdere del peso per i miei followers, per le ragazze che mi amavano e mi vedevano come un’icona; avevo paura che la gente si stufasse e mi smettesse di seguire. Ricordo di aver fatto un servizio fotografico quasi in simpatia e – me lo ricorderò per sempre – mi dissero: “Guarda che caviglie grosse che hai”. Mi si faceva notare che avevo la pancia e la cellulite.

Come spesso accade Valentina, seppur influencer era anche una follower, e come tale spesso guardava le foto degli altri volti famosi come la celeberrima Chiara Ferragni, imprenditrice digitale, o la blogger Chiara Biasi. Vedere queste donne famose pesare meno di lei e avere un seguito più grande del suo la influenzò al punto da farle credere che per essere famose bisognasse essere magre come loro, lo stesso pensiero che hanno milioni di ragazzine fragili come lei.

Valentina è un esempio di come i social possano influenzarci tanto da destare in noi la volontà cambiare la nostra stessa immagine. E’ stato calcolato che in media una ragazza passa più tempo a guardare le foto degli altri piuttosto che a migliorare il proprio corpo. Ma come si fa ad apprezzare noi stessi quando i social sembrano suggerire modelli di bellezza difficili da raggiungere?

Innanzitutto è bene avere la consapevolezza che molte foto pubblicate suoi social sono state in precedenza modificate per eliminare quei piccoli difetti estetici che tutti noi abbiamo; inoltre, è importante capire che ogni corpo è diverso e nessuno è perfetto. Cercare di assomigliare fisicamente ad un’altra persona è inutile e significherebbe mirare insistentemente una perfezione che non esiste e che potrebbe portare nel corso tempo ad ammalarsi di disturbi alimentari.

Il web può, altresì, essere piuttosto pericoloso per tutte quelle persone che cercano in esso una conferma al pregiudizio che l’unico modo per essere belli ed apprezzati sia pesare poco, anzi pochissimo.

Sulla rete è possibile  trovare numerosi siti “pro anoressia” che rivelano strategie per niente sane per dimagrire velocemente come vomitare subito dopo i pasti o digiunare. Spesso su instagram sono presenti diversi profili fake i cui nomi richiamano spesso alla parola “anoressia”. Essi seppur usati probabilmente per chiedere aiuto costituiscono un grande stimolo alla malattia per tutti coloro che li leggono, portandoli a pensare che tutto ciò che è bello e piacevole deve essere magro.

Bisogna imparare a chiedere aiuto a chi è più competente di noi e ai nostri cari; rifugiarsi sui social in cerca di conferme fittizie o sostegno non è mai la scelta migliore.

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