Scuole di moda: una passione tra studio e pratica

Il desiderio di iniziare a lavorare in uno dei settori più fertili, creativi e stimolanti del panorama odierno, è forte in molti giovani. Da qualche parte si dovrà pur iniziare: i pilastri della moda hanno tutti origini diverse. Coco Chanel ha iniziato a cucire in orfanotrofio, Emilio Pucci, grazie alla sua famiglia di nobili origini, partecipo’ alle Olimpiadi Invernali del 1936. Come inizia la sua carriera da stilista? Disegnando le divise da sci per la sua squadra. Yves Saint Laurent, d’altro canto, iniziò quasi per gioco a disegnare abiti per la madre e per le sorelle. Ovviamente, la gavetta e la pratica continua sono sempre fortemente consigliati, specialmente per chi si avvicina al mestiere dello stilista. Tuttavia, negli ultimi anni, le proposte a livello accademico si sono moltiplicate. La moda, oggi più che mai, richiede tanta passione ma anche tanto studio.

Solo nella città di Milano, le offerte sono molteplici. Risale al 1935 l’inizio dell’esperienza di Giulio Marangoni, già famoso per gli abiti che forniva all’aristocrazia italiana. “Si può insegnare la moda?” Questa fu la domanda che lo portò alla fondazione dell’Istituto Marangoni, che negli ultimi anni, ha aperto nuove scuole. Londra nel 2003, a Parigi nel 2006, a Shanghai nel 2013. In più l’Istituto Marangoni ha aperto la nuova Scuola di Moda, Arte e Design a Firenze a settembre 2016 e più recentemente a Shenzhen (2016), Mumbai (2017) e Miami (2018). Nella città meneghina i corsi si suddividono in undergraduate, postgraduate e short courses.

Il  Global Fashion School Ranking 2017, ha premiato con l’ottava posizione globale e la prima a livello nazionale la scuola POLIMODA di Firenze. Centro di eccellenza nato nel 1986, vanta oltre trent’anni di esperienza nella formazione specializzata per il settore moda e lusso. L’offerta formativa, si articola tra Fashion design, Fashion Business, Art direction e Design management. Tra importanti corsi e partneriship (tra cui Gucci), POLIMODA resta un’ottima opzione anche per il suo placement rate: 88%. Tra gli altri nomi della ricerca, nelle posizioni immediatamente successive, figura anche l’Accademia Costume e Moda di Roma. Fondata nel 1964 a Roma da Rosana Pistolese, disegnatrice per l’Alta Moda e costumista per il teatro, televisione e cinema, nonché scrittrice e pubblicista di moda e costume. L’offerta prevede una didattica molto incentrata sulla produzione di moda e la sua storia.

Corsi per tutte le età ed esigenze, con un focus che non prevede solo la progettazione dell’abito. Importante esperienza in tal senso è quella dell’istituto IED di Milano. Grande operatore, ormai riconosciuto a livello mondiale, attivo nel campo della formazione e della ricerca. I punti centrali sono le discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione. Nato nel 1966 grazie alla felice intuizione di Francesco Morelli, è oggi un’eccellenza internazionale di matrice completamente italiana. Un centro in cui prendono forma professionalità di nuova generazione, una fucina di idee che sviluppa creatività. L’offerta prevede corsi Post diploma, Master e di Specializzazione. Importante esperienza nell’ambito master anche quella de Il Sole 24 Ore Business school.  Con i suoi master va a coprire l’istruzione, oggi più che mai necessaria, di tutte quelle figure relative al management del lusso e della moda.

Non sono solo gli stilisti, infatti, a rendere la gigantesca macchina della moda il settore con un giro d’affari pari al 4% circa del PIL. Le competenze tecniche, gestionali  e manageriali sono importantissime per questo settore sempre in rapida crescita. Come ci ricorda il sito di presentazione del master full time luxury and fashion management:

i manager delle aziende del  lusso e della moda devono essere in grado di coniugare creatività e capacità di innovare con l’abilità di leggere, interpretare ed anticipare il business attraverso la conoscenza e la gestione di strumenti specifici.

Ma l’offerta formativa per i futuri talenti della moda non si ferma alle scuole di moda. Diverse università italiane si sono infatti impegnate nel fornire dei corsi. Dal 2005, l’Università Iuav di Venezia propone la moda come materia di insegnamento. L’offerta prevede un corso di laurea triennale in Design della moda e arti multimediali e un corso di laurea magistrale in Moda. Immancabile è poi l’esperienza del Politecnico e POLI.Design di Milano.

Qui non formiamo semplici stilisti, ma progettisti della moda che conoscano bene i processi produttivi e questo è il punto di forza della scuola

dice Giovanni Maria Conti, direttore del corso di alta formazione in Design della maglieria al POLI.design di Milano. L’offerta formativa prevede un corso di laurea di primo livello in Design della moda, una laurea magistrale in Design per il sistema moda. Nell’area fashion del Poli.design troviamo un master in Accessory design nonché un corso di alta formazione in Design del gioiello, in Design del teatro ma anche per costumi, in Licensing & brand extension.

I corsi proposti sul territorio italiano risultano estremamente variegati, adatti a qualsiasi background. Promettono una formazione avanzata e un elevato tasso di inserimento nel mercato della moda. In questo caso, possiamo davvero dire che si stava meglio quando si stava peggio? Le nuove leve della moda, formate dalle scuole, riusciranno a diventare i nuovi miti del domani?


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