8 tour a Milano: il ritorno dei Subsonica

Trasformiamo questo luogo in una discoteca!

Così Samuel, frontman dei Subsonica, inizia il concerto del 19 febbraio scorso al Mediolanum Forum di Assago. Noi de Lo Sbuffo ci siamo stati, ed è stata davvero una grande festa.

Copertina dell’album 8

8 è l’ottavo album dei Subsonica, gruppo torinese che da oltre vent’anni ci fa saltare e cantare a squarciagola. L’8 tour è stata una vera e propria svolta, grazie al mash-up tra Microchip Emozionale (il secondo album del gruppo, risalente al 1999) e questo lavoro. Dopo una pausa di quattro anni dall’ultimo lavoro, il gruppo torinese ha scritto nero su bianco chi comanda nel mondo musicale, lanciando così un guanto di sfida agli artisti più giovani.

Oltre al quintetto torinese c’era anche Willie Peyote, il quale ha collaborato con il gruppo per il brano L’Incubo. La canzone può ricordare Radioestensioni, ha quel groove un po’ nostalgico presente durante gli esordi.

Samuel e Willie Peyote

Il concerto si apre con Bottiglie Rotte, brano presente nell’ultimo album, ma subito dopo c’è un’esplosione, un ritorno alle origini con Discolabirinto e l’omaggio a Battiato con Up Patriots to Arms.

Vorrei una discoteca labirinto
Bianca senza luci colorate
Grande un centinaio di chilometri
Dalla quale non si possa uscire

A metà concerto, prima della pausa, eseguono Perfezione, concludendola con una cover di Creep dei Radiohead. Finita la pausa inizia la seconda parte, Samuel, alzato da una pedana, canta Respirare, un altro brano estratto da 8. I Subsonica non fanno solo ballare, infatti eseguono Le Onde, un omaggio al produttore Carlo Rossi, molto vicino alla band, morto in un incidente stradale nel 2015.

Dopo un momento toccante come questo riparte la festa ed eseguono brani come Benzina Ogoshi con Boosta che urla “bastardi” al pubblico, I cieli su Torino e L’odore. Non è mancata la loro canzone, forse, più famosa: Tutti i miei Sbagli, brano ormai presente nell’olimpo della musica italiana.

La scenografia non passa in secondo piano, semplice ed efficace: solo alcuni mega schermi sullo sfondo, in cui veniva ripreso il gruppo durante il concerto, e delle luci a led. Questo perché lo spettacolo erano loro, bastava vedere i balletti funky di Boosta mentre suonava la tastiera, lo stile un po’ new wave di Max alla chitarra, la tecnica mai banale di Ninja, la concentrazione di Vicio e la voglia di saltare da una parte all’altra di Samuel.

«Rolling Stone» ci ha azzeccato quando ha detto che “i Subsonica sono la migliore band italiana, ancora”. Trenta brani, otto album, due ore di concerto. Un ritorno che difficilmente dimenticheremo. E non preoccupatevi se ve lo siete persi, quest’estate si replica con il tour estivo.

Scaletta:

Bottiglie Rotte
Discolabirinto
Up Patriots to Arms
Nuova Ossessione
Jolly Roger
Fenice
Punto Critico
Liberi Tutti
Il Diluvio
Perfezione/Creep
L’incredibile performance di un uomo morto
Respirare
Cieli in Fiamme
L’incubo feat. Willie Peyote
I cani feat. Willie Peyote
Radioestensioni feat. Willie Peyote
La Glaciazione
Nuvole Rapide
Veleno
Aurora Sogna
Depre
Le onde
Il cielo su Torino
L’odore
Abitudine
Benzina Ogoshi
Tutti i miei Sbagli
Strade


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