Cloud Atlas: una sinfonia attraverso i secoli

I call it the Cloud Atlas Sextet. There are whole movements imagining us meeting again and again in different lives, different ages.

Sei storie. Sei vicende intrecciate tra loro attraverso lo spazio e il tempo, diverse eppure consonanti, collegate da un filo impalpabile a tracciare un’eterea mappa dell’esistenza umana. Cloud Atlas, visionario film delle sorelle Wachowski (già creatrici di Matrix) e del regista Tom Tykwer, è l’ambizioso adattamento del romanzo L’atlante delle nuvole di David Mitchell; racconta una serie di episodi ambientati in luoghi ed epoche differenti, ma uniti da un profondo senso del destino a comporre un’unica, immensa epopea del genere umano.   

Isole del Pacifico, 1849: l’avvocato Adam Ewing assiste in prima persona agli orrori della schiavitù; durante il viaggio di ritorno narra nel suo diario il progressivo aggravarsi delle proprie condizioni di salute, avvelenato a sua insaputa dall’avido medico di bordo. Sarà salvato dallo schiavo che ha aiutato a liberare. Scozia, 1936, il giovane musicista Robert Frobisher trova lavoro come copista presso l’anziano compositore Vyvyan Ayrs; leggendo il diario di bordo di Ewing è ispirato a comporre il suo capolavoro: il Sestetto dell’Atlante delle Nuvole. Tuttavia Ayrs intende rubargli l’opera minacciando di rilevare al mondo la segreta relazione omosessuale di Frobisher con l’amante Rufus Sixsmith. San Francisco, 1973: la reporter Luisa Rey è coinvolta in una rischiosa inchiesta giornalistica nata dalla denuncia di un ormai vecchio Sixsmith: le indagini riguardano i segreti celati dietro la nuova centrale nucleare del magnate Lloyd Hooks, disposto a commettere qualunque crimine pur di insabbiare il caso.

I believe we do not stay dead long. Find me beneath the Corsican stars, where we first kissed.

Inghilterra, 2012, l’editore Timothy Cavendish è perseguitato dai fratelli di Dermot Hoggins, autore criminale di cui ha pubblicato l’ultimo libro. Sommerso dai debiti, chiede aiuto al suo ricco fratello, ma si ritroverà rinchiuso contro la sua volontà in una casa di riposo. Neo Seul, 2144, distopica megalopoli governata da un regime totalitario e insensibile in cui la società funziona grazie allo sfruttamento degli artifici, cloni simili agli umani progettati per essere usati come schiavi e carne da macello. Una di loro, Somni-451, si ribellerà unendosi alle fila della Resistenza. 2312, oltre un secolo dopo la Caduta: Zachry è tra i pochi sopravvissuti all’olocausto nucleare che ha quasi annientato l’umanità; la sua tribù, minacciata dalle incursioni di un gruppo di cannibali, è regredita all’età della pietra e venera Somni-451 come una divinità. Un giorno riceve la visita di Meronyma, una Presciente alla ricerca della mappa planetaria per le colonie oltremondo.

In Cloud Atlas, l’interconnessione tra le sei storie è stabilita e rinsaldata da un insieme di espedienti e dispositivi, sia tecnici che narrativi. Le vicende sono incastonate in una struttura a cornice, con un prologo e un epilogo che vedono protagonista un ormai anziano Zachry raccontare ai propri nipoti gli episodi del film. Gli attori (tra cui spiccano i nomi di Tom Hanks, Halle Berry, Hugo Weaving, Ben Whishaw, Hugh Grant e Susan Sarandon) interpretano personaggi diversi nelle varie sezioni della trama, cambiando età, genere ed etnia grazie a un gran lavoro di make-up.

I protagonisti, contraddistinti da un marchio a forma di cometa, entrano in contatto in vario modo con la storia di chi li ha preceduti, e da essa prendono spunto per cambiare la propria. I continui rimandi e ricorsi tra le vicende sono rimarcati da un montaggio che intreccia continuamente le diverse trame: i passaggi da una all’altra avvengono in momenti particolari accumunati da una consonanza di temi, sentimenti, rivelazioni. Le storie seguono l’andamento di una musica sublime e misteriosa, un sestetto in sei movimenti, con le sue variazioni e riprese, le diverse tonalità ricondotte infine a un’unica profonda sinfonia che riecheggia attraverso i secoli.

That’s it! The music from my dream.

Tutto è connesso in Cloud Atlas: amore e odio, vita e morte, passato e futuro. Un destino ineluttabile lega inesorabilmente i personaggi in un’epica vicenda di creazione e disperazione. Le teorie dell’eterno ritorno di Nietzsche, della metempsicosi e del determinismo forgiano insieme una storia che sembra destinata a ripetersi sempre uguale, vincolata ai medesimi errori in luoghi e tempi diversi. Allo stesso tempo, però, si sottolinea l’importanza di ogni singolo atto di volontà individuale, la sua capacità di alterare le sorti del futuro. Proprio perché il flusso dell’esistenza unisce tutti quanti, ciascuna scelta, anche la più piccola e all’apparenza insignificante, si riverbera nel corso del tempo influenzandone molte altre, fino a cambiare lo svolgersi della storia.

I rapporti di potere oppressivi e totalitari sono una costante fondamentale di ciascuna trama, variando dalle istanze individuali alle strutture organizzative di intere civiltà. Lo schiavismo coloniale del XIX secolo; la discriminazione ai danni degli omosessuali; i crimini corporativi per silenziare chi lotta per la verità; una casa di riposo simile a una prigione per gli anziani; un’intera società edificata sull’implacabile sfruttamento degli oppressi; i cannibali che terrorizzano gli indifesi abitanti di un villaggio. Violenza, invidia, brutalità sono sentimenti insiti nell’animo umano, destinati a replicarsi in ogni epoca e a schiacciare gli individui sotto il proprio gravoso peso.

There is a natural order to this world, and those who try to upend it do not fare well.

Eppure, a ogni nuova vita torna a germogliare la speranza. In ciascun periodo ci sono persone che si oppongono con coraggio a un’oppressione costruita sulla paura e l’ignoranza. E anche se falliscono, sopraffatti da un potere troppo vasto per le loro forze, l’impatto delle loro azioni e delle loro scelte perdura nel tempo.  Ogni minimo atto di gentilezza ha la capacità di spezzare l’inesorabile catena di soprusi e prepotenze, diramandosi in direzioni inaspettate, mosso dalle forze invisibili che connettono ciascuno di noi. Un’azione rivoluzionaria è un germe che si muove nel tempo, generandone molte altre.

Belief, fear, love. These forces begin long before we are born, and continue after we perish. Our lives and our choices, each encounter, suggest a new potential direction.

Il ciclo di rivolta contro lo status quo che sopprime ogni libertà individuale raggiunge il suo apice nella storia di Somni-451. L’artificio si ribella alla propria programmata natura per denunciare al mondo gli orrori di un regime dispotico e perverso. Pur consapevole di essere destinata al fallimento e alla rovina, non esita a immolare se stessa per trasmettere un messaggio di fede e speranza, un’esortazione a conoscere e accogliere il diverso, invece di rifiutarlo e abbatterlo. La rivelazione di Somni trascende il tempo limitato della sua esistenza e si proietta nell’eternità perché fa riferimento a un’emozione comune che alberga nel cuore di ogni uomo e donna, a un valore universale che non può essere soppresso.

Our lives are not our own. From womb to tomb, we are bound to others, past and present. And by each crime and every kindness, we birth our future.

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