Se camminando per Milano, in zona Moscova vi siete imbattuti in un murales raffigurante uomini e donne coperti in parte con una spessa linea gialla e vi siete chiesti il suo significato, questo è l’articolo giusto per saperne di più, da chi è l’artista a cosa rappresenta, fino al suo sostenitore principale.
Ma chi si cela dietro a quest’arte di strada che i milanesi possono ammirare già da più di un mese? La risposta è: uno dei marchi leader della moda e dei capi di lusso, ovvero Gucci. MP5 ha dunque stretto un duplice rapporto di collaborazione con il marchio, il primo a Firenze sulle pareti del neonato Gucci Garden e il secondo, appunto con il murales di Via Moscova, entrambi per sostenere il progetto Gucci Chime for Change.
Gucci, da ormai 3 anni è riuscita a riposizionarsi all’interno del settore tramite scelte inusuali e coraggiose, unendo il suo amore per la moda e per l’artigianato al resto delle arti. Il 9 gennaio 2018 ha inaugurato un nuovo store che va molto oltre il semplice concetto di negozio dove acquistare e vendere i propri prodotti. Il Gucci Garden, progettato dal Direttore Creativo di Gucci Alessandro Michele nell’antico Palazzo della Mercanzia a Firenze, è un luogo eclettico composto da trearee principali: la boutique dove è possibile acquistare articoli unici, il ristorante Gucci Osteria da Massimo Bottura e l’area espositiva che accoglie diversi artisti periodicamente. La Maison si sviluppa su due piani e la prima area che si incontra è dedicata alla doppia G denominata guccification. Il percorso prosegue nelle sale Paraphernalia, dedicata ai codici della Maison, e Cosmorama, che racconta la storica clientela Gucci del jet-set internazionale e l’evoluzione dell’elemento araldico nel crest della Maison. Il secondo piano è anch’esso suddiviso in due aree, la prima richiama un museo di storia naturale, “De Rerum Natura”, nato grazie alla passione di Alessandro Michele per gli animali e i giardini. L’esperienza si conclude con Ephemera, sala in cui è possibile ripercorrere la storia di Gucci attraverso oggetti, video e ricordi della Maison.
È quindi grazie a questo innovativo progetto che MP5 ha avuto l’ennesima possibilità di esporre la sua arte e soprattutto di diffondere nel mondo la significativa causa “Gucci Chime for Change”, concettualizzata nel 2013 con Salma Hayek Pinault e Beyoncé Knowles-Carter.
“Crediamo nell’importanza e nel potere delle connessioni e dell’ascolto di tutte le voci, poiché ciascuna voce ha un peso nel processo di cambiamento. Insieme si possono ottenere grandi risultati. Senza la forza del gruppo, il progresso non è mai possibile.”
Il motto “l’unione fa la forza”. La nuova fase di questo progetto chiamata To Gather Together ha lo scopo di incentivare la forza delle nuove generazioni per accelerare il processo verso il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, chiamando la comunità globale a unirsi per combattere questa battaglia.
In giro per il mondo sono state realizzate, per mano di MP5, una serie di silhouette umane in bianco e nero, senza alcuna connotazione estetica, anagrafica, geografica o di genere, danno una forma estetica al messaggio della campagna. I murales presenti all’interno del Gucci Garden si presentano leggermente diversi, le semplici silhouette creano un contrasto con lo sfondo azzurro. MP5 ha dichiarato di essersi sentita subito parte di un progetto così importante, in quanto sintesi del lavoro che ha attuato negli anni. Sempre di forte ispirazione è stata la città di Firenze, poichè, l’artista, con la sua opera ha cercato di stravolgerne l’aspetto di affresco rinascimentale. Le figure rappresentate ci mostrano uomini e donne di ogni sesso o orientamento sessuale. In questo ampio spettro l’artista non ha paura di parlare dei numerosi tabù che circondano ancora oggi l’argomento sessualità e realizza immagini che raffigurano anche individui disabili. Ha infatti voluto sottolineare come anche le persone tetraplegiche o con differenti disabilità possano comunque gioire di un’attività sessuale serena.
“Volevo mostrare una dimensione intima, quella delle relazioni tra gli individui e della ricchezza dello scambio fisico ed emotivo, inserendola in un contesto il più astratto e lirico possibile.”