Argomento del giorno, da tempo ormai, è la parità dei sessi e l’eliminazione degli stereotipi in qualsiasi ambito: #notampontax, manager donne, il mammo… La rivoluzione non si ferma ai ruoli e alle responsabilità da assumere, ma passa anche dalla moda e dall’aspetto fisico.
Il primo passo verso un’attitudine unisex nella moda consisteva nella sostituzione della classica ventiquattrore maschile con la clutch, militare o in pelle, con le iniziali o a righe. Ora si può parlare di mascolinizzazione degli outfit: l’adattamento delle linee maschili alle forme femminili non è più un tabù.
Questa nuova tendenza ha avuto le sue prime manifestazioni nel settore cinematografico e in quello politico: la mitica “gossipgirl” Blake Lively ha cambiato totalmente look dopo le riprese del suo ultimo film, ma le senatrici e le deputate degli Stati Uniti l’avevano anticipata nel 2017.
Il suit style è molto vario: la giacca è d’obbligo, indossata o semplicemente appoggiata sulle spalle! Si può azzardare anche un tre pezzi, aggiungendo un gilet doppiopetto per giocare con i contrasti. Sulla camicia la classica cravatta, o una collana con pietre colorate e luccicanti, o ancora un foulard per spezzare. In alternativa, sotto la giacca, per combattere il freddo, un soffice lupetto. Attenzione anche ai bottoni (quelli d’oro sono il must have): più grandi sono, meglio è. Completo a tinta unica o fantasia; francesina, stivale o tacco… la scelta è ampia!
Le reazioni sono differenti: chi si sente confuso, chi ribelle e chi vede il rinnovamento, credendo che il cambiamento passi anche dalla moda. Voi da che parte stai? Nel frattempo Paola Turci ha adottato al meglio questa nuova tendenza durante il festival più importante della canzone italiana.
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