Oscure presenze in quel di Milano: storie di fantasmi meneghini

Milano, capitale della moda e del design, è una città piena di fascino, storia e cultura. Le sue origini sono antichissime e, nonostante si mostri sempre come una città all’avanguardia ha molte tradizioni, alcune delle quali davvero curiose. Si narra, infatti, che la città meneghina “ospiti” dei fantasmi che si aggirano per le zone più antiche della città.  Ecco i più famosi.

Il fantasma del Duomo

Uno dei fantasmi più famosi si trova proprio nel cuore di Milano, sotto la Madonnina: secondo la leggenda, infatti, c’è il fantasma di una donna che vaga per il Duomo di Milano. È capitato a diversi fotografi di scattare foto a coppie di sposi dopo la cerimonia nuziale sulla porta del Duomo e successivamente scorgere dietro di loro una donna sconosciuta, completamente vestita di nero.
Secondo la leggenda, questa misteriosa figura sembra essere il fantasma di Carlina, una donna probabilmente vissuta a Schignano, vicino a Como, dove era in voga l’antica usanza di far vestire le spose a lutto, completamente avvolte nella seta nera, per ingannare gli uomini del feudatario del luogo che si arrogava il famigerato Ius primae noctis (il diritto di consumare la prima notte di nozze con le giovani appena sposate).
Carlina si sposò avvolta nel suo abito nero e lei e il marito partirono per Milano per il viaggio di nozze. Decisero di salire sul Duomo di Milano nonostante la nebbia.
Lo spettacolo spettrale delle guglie e della Madonnina avvolte nella foschia iniziarono a inquietare la povera Carlina che portava nel cuore la colpa di essersi concessa ad un giovane straniero biondo poco tempo prima delle nozze, rimanendo incinta.
Carlina era intenzionata di far credere al suo novello sposo che quel figlio fosse suo ma, suggestionata da quello spettacolo, iniziò a correre verso la Madonnina per chiedere perdono ma cadde nel vuoto e sparì inghiottita tra le guglie. Secondo la leggenda il suo corpo fu cercato in lungo e in largo ma non venne mai trovato.

Il fantasma della Scala

Come ogni teatro che si rispetti anche la Scala di Milano ha il suo fantasma: pare, infatti, che un corista abbia visto, nella zona dei loggioni, il fantasma di Maria Callas intenta a spaventare coloro che non apprezzano la lirica, vendicandosi, così, dei fischi ricevuti durante una sfortunata performance a causa di una stecca.
Era il gennaio 1958 e la donna era al “Teatro dell’Opera” di Roma per interpretare la “Norma” di Vincenzo Bellini. Alla fine del primo atto, fischiatissima, tornò nei camerini e si rifiutò di riprendere l’esibizione. Tornata a Milano, entrò in conflitto con l’allora sovrintendente della Scala che le fece capire di non essere più desiderata. Così, la donna lasciò offesa il Teatro, per poi tornarci solo in “veste di fantasma”. Pare che il suo spettro appaia sempre nella zona dei loggioni e al mattino presto.
Secondo un’altra leggenda il fantasma che infastidisce le folle sarebbe quello di Maria Malibra, soprano ottocentesco.

Le nobildonne del Castello Sforzesco e di parco Sempione

Anche un altro dei luoghi simbolo della città meneghina ha i suoi “fantasmi”: pare, infatti, che al calar della notte il Castello Sforzesco e Parco Sempione, si riempiano di oscure presenze.
Secondo la leggenda, all’interno del castello si aggirano le anime in pena di alcune nobildonne tra cui Isabella d’Aragona, che vaga per le stanze del castello in cerca di un veleno per annientare gli Sforza e Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro, morta di parto mentre dava alla luce un bimbo morto.
Il fantasma più inquietante è però quello della “Dama Velata“. Secondo i racconti dei malcapitati che sostengono di averla incontrata, la descrivono come una bellissima donna vestita di nero e con il capo coperto che, aggirandosi tra le panchine di parco Sempione, seduce gli uomini.  La donna li conquista con la sua voce suadente fino a farli cadere nella sua rete. Cammina con loro nel Parco facendo perdere il senso del tempo e la cognizione dello spazio: infine, li porta in una casa con pareti coperte a lutto dove ballano per ore e trascorrono una notte d’amore. Ma quando al mattino l’amante di turno decide di guardare sotto il velo per vedere il volto della misteriosa signora, gli appare un teschio orribile senza orbite.

Queste sono solo alcune delle leggende che i milanesi tramandano ormai da anni. Che in queste affascinanti storie ci sia un fondo di verità o meno non possiamo saperlo. Nel dubbio, meglio guardarsi le spalle!


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